Archivio dell'area tematica: Xenofobia

Alberto Cairo, grande testimone di solidarietà, in Afghanistan dal 1989, racconta la situazione nel martoriato Paese a un anno dal ritorno dei Talebani al potere

Alberto Cairo

Alberto Cairo, fisioterapista, uno dei grandi testimoni di solidarietà con le vittime delle guerre, dal 1989 in Afghanistan, dove, con la Croce Rossa, cura feriti e disabili, ha raccontato su “la Repubblica” del  15 agosto 2022 qual è la situazione nel martoriato Paese a un anno dal ritorno al potere dei Talebani.

Ma a che servirebbe la sua testimonianza se poi chiudessimo gli occhi davanti agli afghani che fuggono e bussano alle nostre porte?

La destra italiana torna a fare campagna elettorale contro i profughi per guadagnare voti sulla paura dello straniero, sbandierando vergognosamente anche sedicenti valori cristiani.

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Venerdì 18 febbraio ore 21 serata online di letture contro il razzismo e l’antisemitismo con la Rosa Bianca (il programma e il link)


Un poliziotto prende le impronte digitali a Rosa Parks, tra i “Testimoni” di “Tracce nella nebbia”.

Venerdì 18 febbraio alle ore 21, anniversario dell’arresto di Sophie e Hans Scholl, l’associazione Rosa Bianca propone un incontro online con letture antirazziste e storie di testimoni tratte dal libro “Tracce nella nebbia”.

Parteciperanno, tra gli altri, studentesse e studenti dell’Istituto Massimo di Roma e dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi di Palermo.

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Dopo la demagogia razzista: il bisogno drammatico di lavoratori fa raddoppiare gli ingressi consentiti agli stranieri

Immagine tratta da globalist.it.

Il nuovo decreto flussi del 21 dicembre 2021 rappresenta una netta svolta: il bisogno drammatico di manodopera straniera vince sulla demagogia e la xenofobia e il numero di lavoratori stranieri non comunitari che potranno entrare in Italia nel 2022 è più che raddoppiato rispetto agli ultimi sei anni: 69.700 lavoratori. Del tutto insufficiente, comunque. E manca ancora una politica migratoria. Si va avanti con procedure complicate e inadeguate che sono tra le cause dell’immigrazione irregolare.

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L’Italia accoglie 85.000 polacchi. Perché la Polonia non ha accolto neanche 100 profughi arrivati in Italia…?

Profughi colpiti da gas lacrimogeni e getti violenti di acqua gelida in pieno novembre – La Polonia li ferma così sul confine con la Bielorussia – Disumanità e barbarie indegne di un Paese europeo e cattolico  – Che esporta ovunque emigranti, ma che non vuole immigrati – Che riceve milioni di euro dall’Unione Europea, ma che fa il sovranista anti-Europa.

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Il popolo profugo dei Rohingya perde il suo grande leader progressista

Mohib Ullah

“Le minacce di morte erano diventate parte della sua vita”, ha scritto Hanna Beech sul “New York Times” del 2 ottobre scorso.

Mohib Hullah, 46 anni, fondatore e leader dell’Arakan Rohingya Society for Peace and Human Rights, è stato ucciso il 29 settembre nel campo profughi di Katupalong, in Bangladesh, il più grande del mondo, che accoglie 600 mila profughi Rohingya dei 900 mila accolti nel distretto di Cox’s Bazar.

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Voghera, la fine della giustizia (editoriale su “l’Adige”, sabato 24 luglio 2021)

Youns El Boussettaoui

Le lacrime e il grido “Dov’è la giustizia?” di Bahuja, la sorella di Youns El Boussettaoui, la persona senza dimora ammazzata a Voghera con un colpo di pistola al cuore, durante una lite, dall’assessore leghista Massimo Adriatici, cadono in un vile clima di minimizzazioni in cui è finito un Paese senza più dignità.

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Liliana Segre presidente della Commissione contro il razzismo: “Una piccola pietra”

«Devo dire che sono molto emozionata. Mi faccio da sola un grande coraggio per iniziare questo percorso, visto che ho 90 anni. Il linguaggio dell’odio è una cosa che mi ha ferito tutta la vita. Ho cominciato molto presto a sentire le parole dell’odio, se posso concludere la mia vita mettendo una di quelle piccole pietre che nei cimiteri ebraici si mettono sulle tombe per dire ‘io sono venuto a trovarti’, bene. Anche questo inizio di commissione è una piccola pietra.»
 

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Una struttura di accoglienza per i profughi dei Balcani. Sosteniamo la raccolta fondi di Acli e Caritas!

Cominciata la costruzione del centro accoglienza profughi di Ipsia-Acli e Caritas a Lipa, in Bosnia (Foto Ipsia-Acli).

Dopo la raccolta di vestiti e di cibo, ora per i profughi di Lipa, in Bosnia, costretti a sopravvivere in condizioni disumane in questo gelido inverno, è stata avviata la costruzione di alcune strutture di accoglienza e un refettorio.

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I valori irrinunciabili di Walter Lübcke. Ergastolo al suo assassino, un estremista di destra.

Walter Lübcke

Walter Lübcke fu assassinato da un estremista xenofobo e neonazista per la sua politica di accoglienza dei profughi il 2 giugno 2019.

Fu il primo assassinio di un alto esponente politico in Germania ad opera dell’estrema destra dal 1945. Lübcke, 65 anni, era presidente del comprensorio di Kassel e apparteneva alla Cdu (Unione cristiano democratica), il partito centrista di Angela Merkel.

L’assassino, Stephan Ernst, 47 anni, è stato condannato all’ergastolo giovedì 28 gennaio 2021 dalla Corte di appello di Francoforte.

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Riuscita la serata di letture contro il razzismo e l’antisemitismo in ricordo di Piergiorgio Cattani

Bambini a Birkenau, particolare, da P.M.A. Cywiński, “Non c’è una fine. Trasmettere la memoria di Auschwitz”.

Partecipata, forte e sentita serata online di letture per il Giorno della Memoria, promossa dall’associazione Rosa Bianca e dalla rivista Il Margine, introdotta da Fabio Caneri e Vincenzo Passerini e con interventi di Albertina Soliani, Massimo Giuliani, Elza Ferrario, Francesco Ghia, Lina Verrillo, Alidad Shiri, Federica Pannocchia, Tommaso Giuntella, Giuliana Martirani.

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Trump guidò la politica di distruzione delle famiglie migranti. E non si trovano più i genitori di 545 bambini

L’azione più vergognosa e disumana della politica di Trump è stata la separazione dei bambini dai loro genitori quando venivano arrestati dopo aver illegalmente attraversato il confine tra Messico e Stati Uniti.

La decisione venne adottata nella primavera del 2018 nell’ambito della politica di “tolleranza zero” verso gli immigrati e portò alla deportazione e separazione di circa 3.000 bambini, anche molto piccoli, 60 di loro di età inferiore ai 5 anni.

Gli uni e gli altri rinchiusi in centri di detenzione diversi e molto distanti.

Una spietata barbarie.

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Un nastro rosso per salutare Agitu

Le spoglie di Agitu Ideo Gudeta torneranno in Etiopia per il funerale e la sepoltura lunedì 11 gennaio 2021.

 

Al cimitero di Trento, sabato 9 gennaio 2021 alle ore 11, ci sarà una celebrazione religiosa per l’ultimo saluto ad Agitu da parte della comunità che l’ha accolta e che lei ha arricchito con la sua presenza, la sua intelligenza, il suo lavoro, il suo amore.

 

Il Comitato delle Associazioni per la Pace di Rovereto, la Casa delle Donne di Rovereto, il Coordinamento Associazioni Vallagarina per l’Africa, l’Anpi Trentino invitano chi vuole simbolicamente partecipare al saluto (data l’emergenza Covid che vieta gli spostamenti da un Comune all’altro) ad appendere al balcone della propria abitazione un nastro rosso.

Leggi il volantino dell’iniziativa

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Con Piergiorgio Cattani contro il razzismo

Piergiorgio Cattani

Una delle peggiori eredità del quadriennio di Trump al potere, accanto alla più recente e devastante sottovalutazione, degenerata in irrisione, del Covid, è stata l’aver scatenato nel mondo parole e politiche razziste e xenofobe che nel presidente del Paese “guardiano del mondo” hanno trovato la più potente legittimazione. Joe Biden e il mondo intero avranno molto da fare per ritrovare parole e politiche degne di una civiltà umana.

Al culmine del quadriennio, nel gennaio del 2018, mentre a casa nostra il leghismo trumpista si faceva più arrogante che mai, Piergiorgio Cattani, al quale l’altro ieri abbiamo dato l’ultimo saluto, mi telefonò. “Dobbiamo fare qualcosa, il razzismo dilaga, la situazione peggiora ogni giorno”.

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Nessuno difende i Rohingya

Habiburahman

Tanti popoli stanno vivendo un momento drammatico. Per il Covid 19, per le guerre, le oppressioni, la miseria.

Ma nessuno patisce un martirio come i Rohingya.

Non riconosciuti, perseguitati, massacrati, costretti a fuggire dal loro Paese, il Myanmar (ex Birmania) del Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, i Rohingya sperano che le elezioni dell’8 novembre prossimo portino qualche cambiamento. Sperano con la forza della disperazione.

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Cancellati i decreti sicurezza

Con la cancellazione delle norme più disumane dei decreti cosiddetti “sicurezza”, approvata dal governo lunedì notte 5 ottobre, l’Italia torna ad essere un paese civile.

Non sarà più respinta, ad esempio, una persona verso uno Stato quando rischi di subire “trattamenti inumani o degradanti”, non solo la tortura, è scritto nell’art. 1 del nuovo decreto.

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Xenofobia, la Svizzera ha detto no (anche il Tribunale di Trento)

Un popolo e un tribunale hanno aperto in questi giorni un altro squarcio nel muro di discriminazione verso gli stranieri sul quale la destra italiana e internazionale ha costruito in questi anni le sue fortune elettorali. E hanno riaffermato il principio dell’uguaglianza tra gli esseri umani. Domenica 27 settembre il popolo svizzero ha bocciato il referendum anti immigrati, tra i quali ci sono moltissimi italiani, sostenuto dalla destra, Lega in testa (Lega anti italiani? Certo).

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Addio Willy piccolo grande eroe

Due fratelli violenti, nullatenenti, ma coi  suv, bella vita. Tra sabato e domenica, a Colleferro, alla periferia di Roma, hanno ammazzato a calci in viso un ragazzo di 21 anni, Willy Monteiro Duarte.

Un ragazzo tranquillo, che imparava a fare il cuoco, lavorava in un ristorante, giocava a calcio. Era intervenuto a far da paciere in una rissa per proteggere un amico.

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Quando la verità si fa strada

Se un preside o un autista di autobus o un dirigente d’azienda o un infermiere commettessero atti irrazionali e irragionevoli con pesanti conseguenze per gli studenti, i passeggeri, i lavoratori, i malati cosa accadrebbe?

È facile immaginarlo. Indignazioni, proteste, punizioni, cause giudiziarie, magari licenziamenti. E la pubblica gogna. Non così per i politici.

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Kompatscher e la memoria da non tradire

In molte scuole si sta ricordando lo sterminio degli ebrei da parte del regime nazista. E la collaborazione del regime fascista a questo spaventoso crimine. Ma il vero problema, oggi, non sono i giovani che non sanno, sono gli adulti che dimenticano. Dimenticano, e tradiscono i valori in cui sono cresciuti. La tragedia di oggi è il tradimento degli adulti. Contro i traditori della memoria Primo Levi scagliò a suo tempo una terribile invettiva: “Vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi”.

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L’infezione dell’animo umano

Troppi pio pio e troppi silenzi accompagnano gli atti xenofobi e razzisti del governo provinciale leghista. C’è una corsa al non dire. Non mancano le voci che si oppongono. Ma il Trentino si rivela in tutto il suo supino splendore. Dall’alto in basso. Imprenditori silenti, chiesa silente, cultura silente, scuola silente, politica pio pio, organi di informazione all’acqua di rose. E intanto, atto dopo atto, il governo provinciale leghista esclude, discrimina, caccia. Chi è il nemico? Lo straniero.

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Le bugie di Golia contro Davide. Come ti comunico i migranti

Davide contro Golia. Vincerà un giorno Davide, il migrante? Un giorno vincerà. Forse alla seconda, più probabilmente alla terza, di sicuro alla quarta generazione. I suoi figli, i suoi nipoti, i suoi pronipoti e quelli che verranno dopo vinceranno. Lo dice la storia dell’umanità, quella dei Davide italiani in primo luogo.

Ma adesso Davide, il migrante, è un essere troppo debole. È vero, ha coraggio da vendere, ha attraversato deserti e mari, superato un’infinità di pericoli, lasciato tutto per un sogno. Ma si trova davanti un Golia subdolo, sleale, vigliacco. Il Golia informazione-propaganda. Che spara da dentro un carro armato. Che duello è mai questo? Lui, con la fionda?

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Uomini e cani

L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle ha visto lo spirito di umana solidarietà umiliato e offeso dal nuovo potere politico. Con parole, comportamenti, leggi. Ma ha visto anche un bel pezzo di società reagire con coraggio a questa degenerazione e affermare con parole, comportamenti e azioni che non intende abbandonare la solidarietà nelle mani dei suoi distruttori.

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Il falso santo Simonino. Una fake news antisemita smontata dopo cinque secoli

Facciamo sosta in questa antica contrada di Trento per ricordare che ottanta anni fa, nel 1938, il regime fascista varava le leggi razziali anti ebraiche. Non possiamo dimenticare quelle vergognose leggi con le quali gli ebrei venivano considerati esseri umani di serie B e privati dei diritti fondamentali.

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