Archivio della parola chiave: Terrorismo

La vera rivoluzione di Vittorio Bachelet e quella falsa delle Brigate Rosse (che lo uccisero il 12 febbraio 1980)

Vittorio Bachelet (1926-1980)

(Nell’anniversario della morte riproponiamo l’articolo pubblicato in questo blog tre anni fa)

La sera prima che venisse assassinato dalle Brigate Rosse , Vittorio Bachelet si trovava con Achille Ardigò, amico e importante intellettuale cattolico, in casa di comuni amici, “tutte persone molto addentro alle cose della politica” (Ardigò ricordò l’episodio tre anni dopo, nel 1983, a Brentonico, in Trentino, alla scuola estiva di politica della Lega Democratica e della Rosa Bianca).

Leggi…

Aldo Moro, allargare le basi sociali della democrazia (dal libro “Tracce nella nebbia”)

Aldo Moro, al centro, tra Giorgio La Pira, alla sua destra, e Giuseppe Dossetti, alla sua sinistra, all’ Assemblea Costituente (1947).

«Più passa il tempo e più la sua grandezza si impone, mentre più torbido si rivela l’intreccio di brigatismo e camaleontico golpismo che, probabilmente, ne decretò la fine. La loggia massonica P2 imperava, anche in cruciali istituzioni della Repubblica.»

Leggi…

Giovanni Bianconi, “Terrorismo italiano”: sintesi magistrale di un tragico capitolo della nostra storia

350 morti e più di 1000 feriti: è il bilancio delle vittime del terrorismo italiano. Rosso e nero.

Giovanni Bianconi, cronista e studioso di terrorismo, ne racconta in una sintesi magistrale la tragica storia.

Un piccolo e importante libro che si distingue per chiarezza, solidità e obiettività.

Utile a tutti, sia ai giovani che non hanno vissuto quegli anni terribili, determinanti per la storia d’Italia, sia agli adulti che li hanno vissuti ma che cercano ancora di capire come e perché è accaduto tutto questo.

Leggi…

Memoria/1: “Io, mio padre e Ordine Nuovo” di Eugenio Occorsio (da “la Repubblica”). Fare memoria, mentre l’estrema destra, che non ha sconfessato né il fascismo né il neofascismo, è andata al potere

Il giudice Vittorio Occorsio (1929-1976) assassinato dai neofascisti.

“A beneficio della memoria collettiva, è bene ricordare – in un clima di surreali celebrazioni di Rauti, Almirante, l’Msi e tutto il paraphernalia neofascista – che lo Stato italiano non processa ideologie, processa fatti. Pestaggi, aggressioni, attentati – intercalati da seminari sulle “tecniche di guerra rivoluzionaria” – erano la pratica corrente di Ordine Nuovo, fondato nel 1956 da Pino Rauti che porta la responsabilità politica di tutti gli atti del gruppo.

Nel 1973 il pm Vittorio Occorsio, mio padre, mise 43 dirigenti di On sotto processo per violenza e apologia, ottenendo la condanna di trenta di essi…» (Eugenio Occorsio, giornalista di “Repubblica”, figlio del giudice  Vittorio Occorsio assassinato dai neofascisti nel 1976).

Leggi…

Memoria/2: «Mario Amato, lasciato solo contro il terrorismo nero» (da “Tracce nella nebbia”).

Il giudicie Mario Amato (1934-1980) assassinato dai neofascisti.

«“Nessun aiuto mi è stato dato”, disse al Csm. Nessun collega si era prestato ad affiancarlo, né il capo della Procura di Roma, Giovanni Di Matteo, aveva ritenuto di nominarne uno d’ufficio.
Amato era solo e indifeso, esposto ai continui attacchi della stampa e degli avvocati legati alla destra, e alla guerra che gli faceva il collega Aliprandi, padre di un terrorista neofascista. L’inchiesta era costata la vita, quattro anni prima, a un altro coraggioso giudice, Vittorio Occorsio, 47 anni, sposato e padre di due figli, ucciso dal neofascista Pier Luigi Concutelli. Amato stava ricostruendo la rete del terrorismo nero…»

Leggi…

“Carlo Maria Martini e gli Anni di piombo”, un importante libro di Silvia Meroni

Carlo Maria Martini ci ha lasciato 10 anni fa, il 31 agosto 2012.

L’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini aprì con coraggio, saggezza e autorevolezza il dialogo con i terroristi perché rinnegassero la strada della violenza, ponendo al cuore della sua azione la memoria delle vittime e il dolore dei familiari.

Il 13 giugno 1984 i terroristi dei “Comitati dei Comunisti Rivoluzionari”, legati alle Brigate Rosse, consegnarono in Arcivescovado un vero e proprio arsenale. Una resa, di fatto, non solo simbolica.

Su questa pagina di storia, così cruciale nella vicenda del terrorismo italiano, c’è un importante libro di Silvia Meroni.

Leggi…

Addio a David Trimble, politico protestante, uno degli artefici dello storico Accordo di pace del 1998 in Irlanda del Nord

David Trimble (15 ottobre 1944 – 25 luglio 2022)

David Trimble, politico protestante nordirlandese, morto a 77 anni lunedì 25 luglio, fu premiato, insieme al leader cattolico socialdemocratico John Hume, con il Nobel per la pace nel 1998, lo stesso anno dell’Accordo di pace che, grazie soprattutto a loro, aveva messo fine a decenni di terrore e a secoli di ingiustizie e repressioni in Irlanda del Nord. Riconoscimento meritatissimo, perché i due leader nordirlandesi, insieme al premier britannico Tony Blair e al presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, riuscirono in un’impresa difficilissima, superando enormi ostacoli e tenendo a bada i moltissimi nemici dell’accordo di pace.

Leggi…

John Hume, il tessitore della pace in Irlanda del Nord (da “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”)

John Hume (18 gennaio 1937 – 3 agosto 2020)

Pubblichiamo il ritratto di John Hume, tratto dal nostro libro “Tracce nella nebbia”, politico cattolico nordirlandese, scomparso il 3 agosto 2020, protagonista con David Trimble, politico protestante scomparso lunedì 25 luglio (vedi il relativo articolo su questo blog), dello storico Accordo di pace del Venerdì Santo del 1998 in Irlanda del Nord.

Leggi…

Trump: debole con i forti, forte con i deboli

Debole con i forti, forte con i deboli. Se c’è un Paese sotto accusa per aver alimentato, finanziato, diffuso il terrorismo internazionale questo è l’Arabia Saudita, ma essa è esclusa dall’ordine esecutivo firmato venerdì 27 gennaio dal presidente Donald Trump, con cui si vieta, senza limiti temporali, ai rifugiati siriani l’ingresso negli Stati Uniti, si sospende per quattro mesi l’ammissione nel Paese di tutti gli altri rifugiati e si blocca per tre mesi l’ingresso dei cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria, Yemen.

Leggi…

L’attentato

Nelle stesse ore in cui dei barbari appiccavano il fuoco al portone della casa delle suore Elisabettine di Lavarone, rinomato centro turistico trentino, destinata ad accogliere ventiquattro donne profughe provenienti dalla Nigeria, le Nazioni Unite diffondevano un drammatico appello alla comunità internazionale per salvare la vita di 75 mila bambini che nei prossimi mesi rischiano di morire di fame proprio in Nigeria.

Leggi…

Fallimento del cinismo politico

Il cinico non è adatto a questo mestiere. Ryszard Kapuscinski, uno dei più grandi reporter di sempre, pensava così del suo mestiere. Non puoi raccontare bene il mondo se non hai simpatia per gli esseri umani, se non provi compassione per la povertà e la sofferenza. Se disprezzi gli ideali e i valori più nobili. Cambia mestiere, perché non sei in grado di capire la realtà nella sua verità. E quindi non puoi farla comprendere agli altri.

Leggi…

Judit, Reginette e le altre sorelle

Le 4 suore uccise (Foto di “Avvenire”)

Avevano nomi leggeri, come di danzatrici: Judit, Reginette, Anselm, Marguerite.

Erano suore di Madre Teresa di Calcutta e assistevano disabili e anziani in una casa di cura ad Aden, in Yemen, il Paese più povero del Vicino Oriente.

Il 4 marzo scorso un gruppo terroristico, probabilmente jihadista, irrompe nella casa di cura e le massacra, insieme ad altre dodici persone, dipendenti e collaboratori.

Leggi…

L’anno dei profughi

L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle (2015) ha visto un aggravarsi senza precedenti del dramma dei profughi asiatici e africani che cercano salvezza in Europa. Quanto sul modo di rispondere a questo dramma, davvero epocale, potranno influire le orrende stragi terroristiche, rivendicate dagli estremisti islamici dell’Isis, che venerdì 13 novembre hanno insanguinato Parigi (dopo la strage di Charlie Hebdo del 7 gennaio), non è dato ancora di sapere.

Leggi…

Addio Margaret

Dublino piange la sua concittadina Margaret Fitzsimons Hassan brutalmente assassinata dai suoi rapitori in Iraq. È un giorno di lutto amarissimo anche per il volontariato internazionale e per il mondo della pace.

Lei poteva andarsene e invece ha voluto restare. Come era restata durante la prima Guerra del Golfo, nel 1991, e durante gli anni nerissimi delle sanzioni Onu contro l’Iraq di Saddam Hussein.

Leggi…