“La speranza che muove il mondo” il 27 luglio 2025 in Val di Peio, a Strombiano, oree 21, con Sara Podetti di SOS Humanity

STROMBIANO. Il borgo torna a essere palcoscenico di cultura e musica con la nuova edizione di Strombiano d’Autore, la rassegna estiva che anima le sere della Val di Peio con appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico.

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Il dolore di Leone XIV per Gaza: “Basta ostilità! Il prezzo lo pagano bambini e malati” (da Vatican News)

“È sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza. Rinnovo il mio appello accorato a consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani e dalle persone malate”

Papa Leone, 21 maggio 2025

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Intervista a Daniela Fatarella «Ecco perché il referendum sulla cittadinanza è un’occasione storica» (Diego Motta, “Avvenire”, 17 maggio 2025)

«Il referendum sulla cittadinanza va visto con gli occhi dei bambini stranieri nati e cresciuti nel nostro Paese. “È in gioco il loro futuro” ripete Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia, una delle realtà protagoniste della mobilitazione in corso dentro la società civile in vista della consultazione dell’8 e 9 giugno.»

 

«I tempi per la concessione della cittadinanza nei principali Paesi europei sono decisamente più bassi rispetto a quel che accade da noi. L’eventuale esito positivo del referendum ci porterebbe ad avere una legge, in tema di naturalizzazioni, simile a quelle in vigore in Francia, Germania e Svezia.»

 

Diego Motta, “Avvenire”, 17.5.2025

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Gaza: “La strage infinita dei bambini. Ne sono morti quasi 20 mila, un milione rischia fame e malattie” “…Mentre a qualche metro, ai cancelli della prigione-gaza, centinaia di camion stracolmi di tutto attendono di entrare…” (“La denuncia di Save the Children”, da “Corriere della sera” 18 maggio 2025)

Gaza (Foto Afp – Corriere della sera)

 

“A Gaza, dicono, muore un bambino ogni 45 minuti.”

 

“Sono i bambini di Gaza. Piccoli corpi senza vita in fila in un corridoio di un ospedale. Occhi castani sbarrati, senza più nessuno da cercare. Salme leggere avvolte in lenzuoli bianchi, sorrette da padri disperati. Cadaveri ammucchiati in camion della morte. Volti impolverati. Neonati sulle ginocchia di madri orfane di altri figli.”

 

“Ieri [16 maggio 2025], il ministero della Salute palestinese ha detto che in 24 ore sono state uccise 153 persone dai raid dell’autorità israeliana. Unicef fa sapere che in due giorni sono morti almeno 45 bambini. Da marzo, da quando il governo di Benjamin Netanyahu ha violato la tregua ricominciando a bombardare l’enclave palestinese, il bilancio è da record: uccisi 950 minori (quasi 20 mila dall’inizio della guerra).”

 

“Mentre a qualche metro, ai cancelli della prigione-Gaza, centinaia di camion stracolmi di tutto attendono di entrare: potrebbero sfamare la popolazione per almeno quattro mesi, dicono dall’Onu.”

 

(da “Corriere della sera”, 18 maggio 2025)

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Addio al nostro caro Papa Francesco, il Grande Avvocato dei profughi e dei migranti nell’epoca del Grande Odio verso di loro

Papa Francesco a Lampedusa con i profughi l’8 luglio 2013.

Che le strazianti e dure parole pronunciate da Papa Francesco a Lampedusa l’8 luglio 2013 nel suo primo viaggio dopo la sua elezione al soglio di Pietro continuino, in queste ore di lutto, partecipato, forte, sincero, ma spesso anche falso e ipocrita, a risuonare senza tregua nell’orecchio e nel cuore dei potenti e di tutti gli altri artefici del Grande Odio verso i migranti, compresi i milioni di complici piccoli e grandi, compresi coloro che li votano e li sostengono:

 

“‘Dov’è tuo fratello?’, la voce del suo sangue grida fino a me, dice Dio. Questa non è una domanda rivolta ad altri, è una domanda rivolta a me, a te, a ciascuno di noi. Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, non trovano accoglienza, non trovano solidarietà! E le loro voci giungono fino a Dio!”

Papa Francesco

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Il testo integrale del discorso pronunciato dal presidente Mattarella a Marsiglia e definito “blasfemo” dalla portavoce del Cremlino. Ma blasfema è la “guerra santa” di aggressione all’Ucraina scatenata da Putin e da Kirill

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso a Marsiglia (foto tratta dal sito del Quirinale).

A Putin non poteva piacere il discorso, importantissimo, che il presidente Mattarella ha tenuto all’Università di Marsiglia il 5 febbraio scorso in occasione del conferimento della laurea honoris causa. La portavoce del ministero degli esteri russo l’ha definito “blasfemo”.

Ma blasfema è la “guerra santa” di aggressione scatenata da Putin e dal patriarca Kirill contro l’Ucraina.

Questo il discorso integrale, tratto dal sito del Quirinale (www.quirinale.it),  pronunciato a Marsiglia dal presidente Mattarella. Le sottolineature sono nostre.

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Mons. Perego (responsabile commissione immigrazione dei vescovi italiani): “Lo ius Italiae? Un passo indietro segnato dalla paura”

Immagine tratta dal sito www.gaiaedizioni.it

“Questo cambio di nome, ius Italiae – per segnalare che si tratta di un modello italiano – non mi convince, anzi non vedo nessun modello, piuttosto un passo indietro rispetto allo ius scholae.

Dieci anni sono troppi, non hanno senso per tanti studenti che sono nati in Italia e hanno fatto un percorso prima di arrivare a fare la scuola elementare nel nostro Paese. Quindi credo che la proposta dello ius scholae sia più significativa nei tempi precedentemente indicati.

Se è vero che la scuola è il luogo fondamentale della formazione anche del cittadino, come è vero, credo che come vale per gli altri bambini, debba valere anche per i bambini di altre nazionalità che frequentano la nostra scuola e il più delle volte sono nati in Italia”. (Mons. Giancarlo Perego)

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Scuole di cittadinanza: dove lo Ius Scholae esiste già (intervista di Sara De Carli a Eraldo Affinati, dalla rivista “Vita”)

Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, fondatore della Scuola Penny Wirton

«La cittadinanza non deve essere concepita come un premio. Significa riconoscere i diritti di chi vive e lavora in Italia, paga le tasse, è già parte della comunità nazionale. Il successo o l’insuccesso scolastico non devono entrarci. Dovrebbe valere solo la frequenza scolastica a testimonianza di una presenza attiva nel Paese, nel rispetto reciproco delle regole di convivenza, il che comporta diritti e doveri, secondo il dettato costituzionale.» (Eraldo Affinati)

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«L’integrazione che funziona, la storia di Eghe e della sua nuova vita nelle Giudicarie» (di Laura Galassi, Rai – TGR Trento, 18 agosto 2024)

Eghe con la sua famiglia (immagine tratta dal servizio Rai di Laura Galassi)

“Nigeriano, Eghe è arrivato in Trentino nel 2015. Alle spalle le dolorose traversate di Sahara e Mediterraneo. In Italia ha imparato l’italiano e un mestiere. È operaio a Storo e quest’anno è riuscito a ricongiungersi con i quattro figli e la moglie Marian.(…)

Eghe abita in una casa di Valdaone che altrimenti sarebbe rimasta disabitata. Il bando del Comune era pensato per aiutare i richiedenti asilo.” (Laura Galassi, Rai)

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«L’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo funziona» (intervista di Davide Sighele della Rai di Trento a Vincenzo Passerini, 17 agosto 2024)

«Ammassare i profughi in una grande struttura in città è dannoso per i profughi e per la comunità”.

Accoglierli in piccoli gruppi nelle valli e nei paesi – aggiunge – mobilita invece le realtà locali: “Queste esperienze funzionano bene, i profughi si integrano, lavorano e si rendono indipendenti.»

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Mattarella: “Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica.” (testo integrale del discorso alla stampa)

Palazzo del Quirinale, 24 luglio 2024: il Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna del “Ventaglio” (Foto tratta dal sito della Presidenza della Repubblica www.quirinale.it)

«Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano a esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’art.21 della Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo.

Si vanno, negli ultimi tempi, infittendo contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Come anche a Torino, nei giorni scorsi.

Documentazione di quel che avviene, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni.

Per citare ancora una volta Tocqueville, “democrazia è il potere di un popolo informato”.

Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica.»

Sergio Mattarella

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Arrivata a Parigi la Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO che rappresenterà oltre 100 milioni di sfollati ai Giochi 2024

La squadra olimpica dei rifugiati (da TG2000).

Trentasette atleti provenienti da 11 Paesi diversi, ospitati da 15 Comitati Olimpici Nazionali (CNO) e che gareggiano in 12 sport.

Per la prima volta dalla creazione della squadra Olimpica dei Rifugiati sono presenti due atleti rifugiati residenti in Italia. Si tratta di Iman Mahdavi, lotta libera 78kg, e Hadi Tiranvalipour, taekwondo categoria -58kg, entrati a far parte del Programma Olimpico per i Rifugiati nel 2022 e 2023. (dal sito di Unhcr Italia)

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No africani ben vestiti e in buona salute. “Come scrivere d’Africa”, di Binyavanga Wainaina (da “Granta” e “Internazionale”)

“Mai mettere in copertina (ma neanche all’interno) la foto di un africano ben vestito e in buona salute, a meno che quell’africano non abbia vinto un Nobel. Usate, piuttosto, immagini di persone a torso nudo con costole in evidenza.”

La rivista “Internazionale” ha riproposto questo articolo dello scrittore keniano Binyavanga Wainaina, pubblicato sulla rivista britannica “Granta” e poi da “Internazionale il 24 febbraio 2006 che prende in giro il nostro modo di vedere e raccontare l’Africa. Sono passati quasi vent’anni, ma, più o meno, siamo sempre lì.

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Trump guidò la politica di distruzione delle famiglie migranti. E non si trovano più i genitori di 545 bambini

L’azione più vergognosa e disumana della politica di Trump è stata la separazione dei bambini dai loro genitori quando venivano arrestati dopo aver illegalmente attraversato il confine tra Messico e Stati Uniti.

La decisione venne adottata nella primavera del 2018 nell’ambito della politica di “tolleranza zero” verso gli immigrati e portò alla deportazione e separazione di circa 3.000 bambini, anche molto piccoli, 60 di loro di età inferiore ai 5 anni.

Gli uni e gli altri rinchiusi in centri di detenzione diversi e molto distanti.

Una spietata barbarie.

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“Il più implacabile avversario di Mussolini.” Giacomo Matteotti veniva assassinato dal regime fascista cento anni fa, il 10 giugno 1924. Il ritratto, da “Tracce nella nebbia”, e le iniziative del Centenario

Giacomo Matteotti, 1885-1924 (al centro)

«Il 30 maggio 1924 Matteotti denunciò in Parlamento con un memorabile discorso, tra le continue interruzioni dei fascisti, le aggressioni, le uccisioni e i brogli con cui Mussolini aveva vinto le elezioni: “I candidati non avevano libera circolazione… Nessun elettore si è trovato libero di decidere… Il Presidente del Consiglio affidava ai militi fascisti la custodia dei seggi… L’onorevole Piccinini fu assassinato nella sua casa per aver accettato la candidatura… I nostri opuscoli furono sequestrati, i giornali invasi, le tipografie devastate…”

Vincenzo Passerini

da “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”

 

In fondo alla pagina i link delle iniziative del Centenario.

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Incontro dell’Anpi per ricordare i 299 malati psichici e disabili deportati nel 1940 verso la morte nei lager in Germania (Pergine Valsugana, Trento, 25 maggio 2024)

«Nel maggio del 1940, 299 uomini e donne di lingua tedesca ricoverati nel manicomio regionale di Pergine furono deportati in Germania; l’operazione era stata concordata fra autorità tedesche e italiane nel quadro delle cosiddette “opzioni” – per cui gli allogeni potevano “scegliere” se rimanere in Italia o trasferirsi nel Reich – e del programma Aktion 4, che prevedeva l’eliminazione per eutanasia dei malati psichici e dei disabili considerati “vite senza valore”, non degne di essere vissute, ai quali, pertanto, l’“opzione” fu sostanzialmente imposta, se non preclusa.

La maggior parte trovò la morte per malattia, carenza alimentare, stenti, ma anche nel contesto delle operazioni naziste per” la purificazione della razza”»

A cura del Laboratorio di storia di Rovereto

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Francesco a “Arena di pace”: Non spettatori della guerra ma seminatori di speranza e costruttori di pace

Arena di pace: l’abbraccio tra l’israeliano Maoz Inon e il palestinese Aziz Abu Sarah.

Deportare i profughi: l’ultima disumanità. È entrato in vigore il vergognoso accordo Italia-Albania

«Il 25 marzo scorso è entrato in vigore l’accordo tra Italia e Albania sulla deportazione in veri e propri centri di detenzione, appositamente costruiti e gestiti in territorio albanese a spese dell’Italia, di una parte dei profughi soccorsi in mare dalla Guardia costiera italiana. Un accordo disumano e vergognoso. E costoso. »

Vincenzo Passerini (da “Vita trentina”)

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Peter Gatrell, “L’inquietudine dell’Europa. Come la migrazione ha rimodellato un continente”. Il più importante libro sulle migrazioni in Europa dopo la Seconda guerra mondiale

“Il mio libro parla delle domande che la migrazione ha posto all’Europa e delle richieste che i migranti hanno rivolto all’Europa stessa.

Le risposte offerte formano una parte integrante della storia europea.

Una lettura dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale che non mettesse tra i suoi elementi centrali la migrazione e i migranti, sarebbe necessariamente incompleta.

In effetti tutti i principali sviluppi nell’Europa del dopoguerra sono legati alla migrazione.”

Peter Gatrell

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“Donne e uomini in cammino: eretici, soldati, filantropi, migranti”: incontri con l’autore alla Biblioteca di Riva del Garda. Sabato 18 maggio, ore 10.30, “La speranza che muove il mondo”

“Donne e uomini in cammino: eretici, soldati, filantropi, migranti” è un nuovo ciclo di incontri con l’autore che sbarca in biblioteca con la volontà di proporre non solo un tema originale e stimolante ciascuna volta ma anche allietare l’approfondimento con un piacevole accompagnamento musicale ad opera degli allievi del Conservatorio di Musica F. A. Bonporti di Riva del Garda e con le letture del volontari della biblioteca che, di volta in volta, proporranno dei passaggi tratti dal libro protagonista dell’incontro (a cura della Biblioteca Civica di Riva del Garda)

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Aprile a Monteveglio, con Caponnetto, Borrelli e Zanotelli nel ricordo di Dossetti (riproponiamo questo nostro articolo del 2002 su un memorabile incontro che ci riconduce alle radici dei nostri mali presenti)

Antonino Caponnetto (1920-2002)

Domenica 28 aprile 2002 nella piazza di Monteveglio (Bologna), il paese che ospita sulle sue colline la comunità monastica di Dossetti, si è ritrovato un pezzo di Italia civile, cattolica e laica, che aveva accolto l’invito del giovane sindaco a partecipare alla pubblica cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria ad Antonino Caponnetto, creatore del pool antimafia di Falcone e Borsellino.

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Dietro le parole fascismo e antifascismo due opposte visioni di umanità, oggi come ieri

Mussolini, Hitler e Vittorio Emanuele III.

Cosa c’è dietro le parole fascismo e antifascismo? Nazismo e antinazismo? Solo passato, come dicono tanti? No, ci sono due opposte visioni di umanità che continuano a contrapporsi.

Riproponiamo il nostro intervento pronunciato il 15 agosto 2017 alla commemorazione delle vittime dell’eccidio nazifascista di Malga Zonta (Folgaria, Trento). (VP)

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La grande trilogia di Antonio Scurati su Mussolini e il fascismo e il testo del monologo dello scrittore censurato dalla Rai

Lo scrittore Antonio Scurati.

Lo scrittore Antonio Scurati, autore del grande romanzo storico su Mussolini e il fascismo, è stato censurato dalla Rai del governo Meloni che ha impedito la messa in onda di un suo monologo sul 25 aprile dove, tra l’altro, affermava che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non ha mai ripudiato nel suo insieme l’esperienza fascista. La censura ha suscitato fortissime proteste e reazioni, e non poteva essere altrimenti.

La giornalista della Rai Serena Bortone, che aveva denunciato la censura, ha poi letto spontaneamente in tv il testo del monologo di Scurati, pubblicato anche da molti organi di informazione, siti internet, social.

Pubblichiamo di seguito il testo del monologo di Scurati, il video di Serena Bortone che lo legge, le schede editoriali della grande trilogia dello scrittore su Mussolini e il fascismo. Vale la pena davvero di prendersi il tempo per leggere questo imponente ritratto storico in forma di romanzo, dove di inventato non c’è nulla, del più sciagurato periodo della nostra storia.

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Thérèse Nyirabayovu, la piccola, grande, sconosciuta Schindler del Ruanda

Ruanda, i giorni del genocidio (immagine tratta dal sito internet della Società Missioni Africane; vedi).

Ricordiamo a trent’anni dal genocidio in Ruanda, che costò la vita a 800 mila persone, la storia, pressoché sconosciuta, di Thérèse Nyirabayovu, ostetrica, madre di sei figli, vedova, appartenente all’etnia hutu che salvò, a rischio della propria vita, 31 tutsi. La storia è tratta dal nostro libro “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”. (VP)

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“La speranza…” a Pedersano il 27 marzo con il “Gruppo aiuto compiti” (volontari che insegnano l’italiano agli stranieri)

La speranza che muove il mondo. Umanità migrante si presenta mercoledì 27 marzo 2024 alle 20.30 al Teatro parrocchiale di Pedersano (Tn) con l’autore e il Gruppo aiuto compiti” di Villalagarina, un bel gruppo di volontari che da anni, ogni sabato, dà lezioni gratuite di italiano alle persone immigrate della zona.

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