Archivio dell'area tematica: Pensieri del giorno

“Basta, per favore! Fermatevi!”. Nuovo, fortissimo, appello di papa Francesco per un immediato cessate il fuoco a Gaza

Pensiero del giorno

Immagine tratta dal sito www.vaticannews.va

Basta, per favore! Fermatevi!

Le parole di papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 3 marzo 2024

 

Cari fratelli e sorelle!

Porto quotidianamente nel cuore, con dolore, la sofferenza delle popolazioni in Palestina e in Israele, dovuta alle ostilità in corso. Le migliaia di morti, di feriti, di sfollati, le immani distruzioni causano dolore, e questo con conseguenze tremende sui piccoli e gli indifesi, che vedono compromesso il loro futuro. Mi domando: davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo, davvero si pensa di raggiungere la pace? Basta, per favore! Diciamo tutti noi: basta, per favore! Fermatevi!

Incoraggio a continuare i negoziati per un immediato cessate-il-fuoco a Gaza e in tutta la regione, affinché gli ostaggi siano subito liberati e tornino dai loro cari che li aspettano con ansia, e la popolazione civile possa avere accesso sicuro ai dovuti e urgenti aiuti umanitari.

E per favore non dimentichiamo la martoriata Ucraina, dove ogni giorno muoiono tanti. C’è tanto dolore là.

Il 5 marzo ricorre la seconda Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione. Quante risorse vengono sprecate per le spese militari che, a causa della situazione attuale, continuano tristemente ad aumentare! Auspico vivamente che la comunità internazionale comprenda che il disarmo è innanzitutto un dovere, il disamo è un dovere morale. Mettiamo questo in testa. E questo richiede il coraggio da parte di tutti i membri della grande famiglia delle Nazioni di passare dall’equilibrio della paura all’equilibrio della fiducia.

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A due anni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina ricordiamo con le vittime anche i pacifisti e gli oppositori russi

Pensiero del giorno

Ucraina: Bucha, familiari davanti a una fosse comune con i corpi delle vittime degli eccidi commessi dall’esercito russo.

«L’organizzazione OVID-Info (https://en.ovdinfo.org) ha documentato 19.747 casi (al 30 settembre 2023) di pacifisti incarcerati, tra cui molti giovani e donne, per aver protestato contro l’invasione. Alcuni sono rimasti in prigione pochi giorni, altri vi resteranno anni. Forse 1 milione i russi fuggiti all’estero.

Ma ci sono oppositori che, con enorme coraggio, sono ritornati in Russia, sapendo a cosa andavano incontro, per sfidare apertamente Putin nel proprio Paese. Come Vladimir Kara-Murza, condannato poi a 25 anni di carcere di massima sicurezza in Siberia, e Aleksej Navalnyj, condannato a 19 anni di colonia penale.

Sono loro e le altre coscienze libere che stanno salvando la Russia che amiamo. E che un giorno, speriamo vicino, anche grazie all’appassionata azione di papa Francesco, potrà costruire una pace vera, fondata sulla giustizia, con la sorella massacrata Ucraina.»

Vincenzo Passerini

da “Tanya in fuga dall’inferno di Bucha”,

un paragrafo del libro “La speranza che muove il mondo. Umanità migrante”.

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“Potevamo salvarli, e non li abbiamo salvati”. Un anno fa la strage di Cutro

Pensiero del giorno

Immagine tratta dal sito www.vaticannews.va

«Potevamo salvarli e non li abbiamo salvati. Quei 94 morti, tra i quali 35 minori, e poi forse altri 20 o 30 dispersi nel naufragio di Cutro (i superstiti sono una ottantina) pesano come una vergogna inamovibile sulla coscienza del nostro Paese. In primo luogo, del governo. Un governo che considera i profughi un problema di sicurezza, non un dramma umano. (…)

Segnalato alle 23 di sabato da Frontex a 27 indirizzi mail, il barcone dei profughi è naufragato nella tempesta alle 4 di domenica (26 febbraio 2023). C’erano 5 ore di tempo per soccorrerlo. Ma non è stato soccorso. (…)

Quello che è successo è ingiustificabile. È vergognoso. Disumano. Dobbiamo gridarlo. Perché quei poveri morti lo impongono. Perché altri profughi non muoiano a causa di questa malata e disumana cultura politica della sicurezza che disprezza umanità e solidarietà.»

Vincenzo Passerini

dal libro La speranza che muove il mondo. Umanità migrante

 

Sulla strage di Cutro VEDI in questo blog.

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I discorsi di Mattarella: lezioni fondamentali di educazione civica e politica

Pensiero del giorno

I discorsi pubblici del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, soprattutto quelli riguardanti i temi più controversi del nostro presente e della nostra storia, sono delle vere e proprie lezioni di educazione civica e politica di cui abbiamo estremamente bisogno. Vanno letti, diffusi, conservati. Sono una bussola che ci può orientare nella babele di parole da cui siamo invasi. (VP)

 

Vedi in questo blog Sergio Mattarella

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Don Giovanni Minzoni al Segretario del Fascio: “Siete coscienze ammalate”

Pensiero del giorno

 

Dalla lettera al Segretario del Fascio di Argenta scritta da don Minzoni poche settimane prima della morte.

 

“Ieri sistemi ciechi e tiranni osteggiavano la libertà di fede e di religione nella sua forma vera e pratica. In nome di un materialismo che era logicamente in antitesi con ogni concezione spiritualistica della vita e logicamente si muoveva la persecuzione religiosa, alla quale il sacerdote resisteva persuaso che la dura dottrina di Nostro Signor Gesù Cristo non sarebbe rimasta soccombente.

Oggi sono i cavalieri della libertà, i paladini dell’ordine, i moralisti della disciplina che professandosi, ostentandosi (…) per dei cattolici combattono, osteggiano, minacciano l’opera dei parroci o meglio del Papa. Sarebbe una farsa se non ci fosse di mezzo la vita di tante coscienze. E con questi mezzi e con simili ammalate coscienze si vuole rifare il paese di Argenta!”

 

(da Scritti di Don Minzoni, a cura di Nicola Palumbi, Diabasis, Reggio Emilia, 2011, pp. 114-116)

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Andrea Purgatori e l’ideale funerale in Duomo

Pensiero del giorno

Andrea Purgatori (Roma, 1 febbraio 1953 – 19 luglio 2023).

L’Italia civile ricorda il giornalista Andrea Purgatori, scomparso nei giorni scorsi a 70 anni, con gratitudine e ammirazione, e celebra idealmente il suo solenne funerale in un Duomo gremito di tutti i vivi e di tutti i morti che hanno amato e amano l’Italia della verità e della giustizia, e per essa si sono battuti e continuano a battersi.

 

Vincenzo Passerini

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Complottismo

Pensiero del giorno

“Perdita di contatto con la realtà”

di Simone Weil

(1934)

 

«Si è ossessionati da ogni parte da una raffigurazione della vita sociale che, pur differendo sensibilmente da un ambiente all’altro, è sempre fatta di misteri, di qualità occulte, di miti, di idoli, di mostri; ciascuno crede che la potenza risieda misteriosamente in uno degli ambienti a cui non ha accesso, perché quasi nessuno comprende che essa non risiede da nessuna parte, cosicché ovunque il sentimento dominante è questa paura vertiginosa che produce sempre la perdita di contatto con la realtà. […]

In una situazione del genere, qualsiasi travicello può essere scambiato per un re e

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Blaise Pascal – 2 / Chateaubriand: “Un genio portentoso”

Pensiero del giorno

Blaise Pascal (1623-1662)

“Ci fu un uomo che a dodici anni, con aste e cerchi, creò la matematica; che a sedici anni stese il più dotto trattato sulle coniche dall’antichità in poi; che a diciannove anni condensò in una macchina una scienza che è interamente dell’intelletto; che a ventitré anni dimostrò i fenomeni del peso dell’aria ed eliminò uno dei grandi errori della fisica antica; che all’età in cui altri iniziano appena a vivere,

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Blaise Pascal a 400 anni dalla nascita – 1/ Fragilità e dignità dell’uomo

Pensiero del giorno

Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662)

“L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quando anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di ciò che lo uccide, dal momento che egli sa di morire e il vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero. È in virtù di esso che dobbiamo elevarci, e non nello spazio e nella durata che non sapremmo riempire. Lavoriamo dunque a ben pensare: ecco il principio della morale.”

Blaise Pascal

 

da Pensieri, traduzione di Adriano Bausola e Remo Tapella, Bompiani, 2009, p. 153.

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«Cercasi un fine.» Don Lorenzo Milani, prete e maestro (Firenze, 27 maggio 1923 – 26 giugno 1967)

Pensiero del giorno

Don Lorenzo Milani e i ragazzi della scuola di Barbiana.

«Cercasi un fine. Bisogna che sia onesto. Grande. Che non presupponga nel ragazzo null’altro che d’essere uomo. Cioè che vada bene per credenti e atei.

Io lo conosco. Il priore me l’ha imposto fin da quando avevo 11 anni e ne ringrazio Dio. Ho risparmiato tanto tempo. Ho saputo minuto per minuto perché studiavo.

Il fine giusto è dedicarsi al prossimo.

E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola? Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte. Contro i classisti che siete voi, contro la fame, l’analfabetismo, il razzismo, le guerre coloniali.»

Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa,

Libreria Editrice Fiorentina, 1967, p. 94.

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“Il nonno più invidiato del quartiere” (di Paolo Giuntella)

Pensiero del giorno

Paolo Giuntella (5 ottobre 1946 – 22 maggio 2008)

«Papà [Vittorio Emanuele Giuntella] era il nonno più invidiato del quartiere. Un nonno con la lunga barba bianca come quello dei cartoni animati, un nonno che divideva la sua attività tra un’infinita serie di conferenze in tutte le scuole d’Italia sulla Resistenza  e i lager, e i suoi nipoti, che proprio da lui hanno ricevuto e interiorizzato la lezione della nonviolenza, dell’ecumenismo, l’amicizia per gli ebrei e dunque la sensibilità acutissima contro certi ambienti di morte e certe volgarità antisemite e razziste, che erano di ritorno, purtroppo, tra i loro compagni di scuola.»

Paolo Giuntella

 

Da Paolo Giuntella e Vittorio E. Giuntella, Il gomitolo dell’alleluja. Di padre in figlio il filo della fede, a cura di Laura Rozza Giuntella, prefazione alla nuova edizione di David Sassoli, Ave, Roma, 2009).

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A proposito di “sostituzione etnica”

Pensiero del giorno

SOSTITUIAMOLI!

 

Il ministro Francesco Lollobrigida non vuole che i migranti sostituiscano gli italiani. “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica”, ha detto.

Perché non prendere sul serio il ministro? Perché sprecare tante parole? Proviamo a rifiutare adesso, immediatamente, e in concreto questa sostituzione, così pericolosa secondo il ministro. In concreto, non a chiacchiere.

Propongo che tutti gli immigrati presenti in Italia

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La premier Meloni in Etiopia. Dimenticata la più sanguinosa guerra contemporanea dopo quella del Congo

Pensiero del giorno

 

SEMPRE PIÙ DIMENTICATE LE 800 MILA  VITTIME DEL TIGRAY

Etiopia, Tigray, sfollati (Ansa)

Il capo del governo italiano è in visita in Etiopia. Restituisce  la visita a Roma del febbraio scorso di Abiy Ahmed, premier etiope. Ma chi ricorda che in Etiopia, anche per gravissime responsabilità di Abiy Ahmed, c’è stata in questi due anni e mezzo, e non è del tutto finita malgrado gli accordi di pace, una spaventosa guerra civile che ha fatto 800 mila morti, in gran parte civili? La più sanguinosa guerra del nostro tempo dopo quella del Congo. Con crimini contro l’umanità denunciati da molte organizzazioni internazionali alle quali il premier etiope ha sempre vietato l’ingresso in Tigray.

Si veda il nostro editoriale su “Vita trentina” del 23 febbraio 2023 “Le vittime dimenticate del Tigray”.

Vittime sempre più dimenticate.

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Il Margine, festa del ringraziamento

Pensiero del giorno

 

«…una festa del ringraziamento… Il Margine per molti di noi non è stato solo una rivista, ma un pezzo della nostra vita. Ha rappresentato qualcosa di profondo, vitale, indispensabile, anche se piccolo e fragile, sottoposto ai cambiamenti… Forse le fondamenta ideali erano buone, e anche per questo è durato 43 anni. Il miracolo è questa durata. La ricchezza dei contributi raccolti in questo numero specialissimo e quelli scaturiti dalla serata, testimoniano che attenzione, preoccupazione, speranza, sono vive, che siamo cioè al margine di un funerale o di un battesimo, perché non sappiamo ancora bene cosa sia. Confidiamo di trovare un momento successivo in cui fare tesoro delle riflessioni emerse, per vedere se qualcosa può ancora maturare» (Vincenzo Passerini, dall’articolo di Gabriella Brugnara per il quotidiano “Il T”, 26 marzo 2023)

PDF Il T domenica 26 marzo 2023 IL MARGINE

Leggi il testo sul sito de Il T

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“La vita è breve, amatevi”. Il testamento di Uday, il giovane palestinese morto nel naufragio di Cutro (Adnkronos)

Pensiero del giorno

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Uday Ahmed

“Tanti familiari, tanti amici sono morti nella guerra in Palestina. Scappiamo dalla guerra, dalla povertà. La vita non si ferma per nessuno, anche se siamo addolorati per tutte le nostre perdite. La vita è breve, amatevi.”  (Uday Ahmed)

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La risoluzione dell’Onu per una pace “giusta, completa e duratura” condanna l’invasione russa dell’Ucraina e chiede a Mosca di ritirare il suo esercito

Pensiero del giorno

Il 23 febbraio 2023 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato con 141 sì, 32 astenuti, 7 contrari una risoluzione che condanna con parole forti e chiare l’invasione russa dell’Ucraina.

Quattro i punti essenziali della risoluzione: “La necessità di una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”; l’impegno per la “sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”; “la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe dal territorio ucraino”. (ANSA)

Hanno votato contro, insieme alla Russia: Bielorussia, Corea del Nord, Eritrea, Mali,

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“Lo scandalo della libertà” (di Georges Bernanos). Dedicato ai coraggiosi testimoni di libertà del 2022

Pensiero del giorno

Georges Bernanos, scrittore francese (1888-1948)

“A che serve la libertà? È un bel titolo, non c’è che dire, e lo ripeto tanto più liberamente in quanto non sono stato io a trovarlo. A che serve la libertà?, come sapete, è una celebre frase di Lenin, che esprime, luminosamente e con terribile lucidità, questa specie di disamore cinico per la libertà che ha già corrotto tante coscienze….

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La gioia del Natale risplende a Gaza

Pensiero del giorno

Natale a Gaza (dicembre 2022).

Dal 15 al 18 dicembre si è svolta nella Striscia di Gaza la tradizionale visita natalizia di Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme. Ancora una volta, i cristiani di Gaza, accogliendo il loro vescovo con il consueto calore ed entusiasmo, hanno dimostrato la loro resilienza e la forza della loro fede. (dal sito del Patriarcato Latino di Gerusalemme)

“Gaza è la regione più povera della nostra diocesi. La situazione economica e politica è la più complicata. Per questo sono qui con loro” (P. Pizabballa)

Nella Striscia di Gaza, territorio palestinese stretto tra Egitto e Israele, vivono quasi 2 milioni di abitanti, tre quarti dei quali rifugiati.


 

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Ucraina,l’appello di Papa Francesco: meno spese per le feste e più aiuti per la popolazione  del martoriato Paese

Pensiero del giorno

(Foto Sergei Chuzavkov /Afp – da “L’Osservatore romano”)

“«Si soffre tanto in Ucraina, tanto, tanto! E io vorrei attirare l’attenzione un po’ sul prossimo Natale». Con nel cuore il popolo ucraino martoriato dalla guerra, Papa Francesco lancia all’udienza generale odierna (14 dicembre) un invito ad abbassare «un po’ il livello delle spese», esortando a «un Natale più umile, con regali più umili», per poter inviare quanto risparmiato a quella gente «che ha bisogno, soffre tanto». Spiega il Papa: «fanno la fame, sentono il freddo e tanti muoiono perché non ci sono medici, infermieri a portata di mano». Per questo il vescovo di Roma chiede di non dimenticare l’Ucraina a Natale invocando un «gesto concreto» di solidarietà.” (“L’Osservatore Romano”, 14 dicembre 2022)

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“Meglio affogare nell’oceano che essere strangolati dalla miseria”. Ricordiamo il Canto degli emigranti italiani mentre il governo italiano prepara disumane regole per punire chi salva i naufraghi

Pensiero del giorno

Vestiti di stracci, in grandi greggi,

noi, carichi di un incredibile dolore,

ci recammo nella terra grande e lontana.

Alcuni di noi affogarono davvero.

 Alcuni di noi morirono davvero di stenti.

Ma per ogni dieci che morirono, un migliaio sopravvisse e tenne duro.

Meglio affogare nell’oceano che essere

 strangolati dalla miseria.

Meglio ingannarsi da sé che essere

ingannati dai lupi.

Meglio morire a modo nostro che essere

peggio delle bestie.

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Liliana Segre: “Sono stata…”

Pensiero del giorno

«Sono stata una bambina espulsa dalla scuola, sono stata una clandestina con i documenti falsi, sono stata una richiedente asilo poi respinta dalla Svizzera. Poi sono stata carcerata, ho conosciuto la deportazione e nella deportazione sono stata operaia-schiava, poi ho conosciuto di nuovo la libertà.»

Liliana Segre

da Il mare nero dell’indifferenza, People, 2019.

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Josef Mayr-Nusser: contro l’uso della religione per politiche razziste, nazionaliste, di guerra

Pensiero del giorno

“È un’affermazione impertinente e menzognera quando si definisce la religione come legata al sangue e alla razza. La verità della Chiesa è sottratta all’arbitrio degli uomini, è infinitamente superiore a valori come razza, sangue, territorio…” (Josef Mayr-Nusser)

La citazione è tratta da una  relazione al corso di formazione dei giovani di lingua tedesca dell’Azione Cattolica di Bolzano (autunno 1936-primavera 1937). In pieno nazifascismo (la propaganda nazista era potentissima in Alto Adige), Josef Mayr-Nusser, giovane dirigente dell’Azione Cattolica (era nato nel 1910), criticò ripetutamente nei suoi discorsi e nelle sue relazioni il razzismo dilagante. Il suo “no” a Hitler, che gli costò la vita, aveva profonde radici.

L’incontro a Bolzano su “Resistere: quando è il momento?” (“Wiederstand: wann fängt er an?”), svoltosi il 3 ottobre 2022 in ricordo di Josef Mayr-Nusser, promosso dalla Diocesi e dal Centro Pace. Da destra: Alex Lamprecht, Brigitte Foppa, Johanna Brunner, Karin Rassler, Vincenzo Passerini.

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Non è la vittoria del centrodestra, ma degli eredi del fascismo. Una disfatta morale per l’Italia

Pensiero del giorno

La disfatta morale dell’Italia

Che gli eredi politici del fascismo vincano le elezioni politiche del 2022 è la disfatta morale dell’Italia. Gli stranieri la colgono con doverosa indignazione. Troppi italiani, invece, fanno finta di non vedere. Non è vero che gli elettori hanno sempre ragione. Gli elettori fanno anche errori sciagurati, come li fanno le élite. Nessuno può essere esentato da un giudizio morale. Nemmeno i popoli, nemmeno le loro maggioranze politiche. Una vittoria non trasforma il male in bene. Può essere legittima, ma nondimeno moralmente inaccettabile. Legittimo non vuol dire giusto. Né buono. Che la maggioranza degli elettori italiani consideri l’essere eredi del fascismo, mai nei fatti ripudiato e condannato, un qualcosa di secondaria importanza, questo è indice di disfatta morale. Quel regime ha tolto per vent’anni la libertà al Paese, ha ucciso, imprigionato, esiliato gli oppositori, ha invaso con le armi Paesi stranieri e ha massacrato i loro popoli, ha praticato il razzismo più volgare, ha perseguitato con leggi ripugnanti gli ebrei e ha partecipato al loro sterminio nei lager, è stato alleato del nazismo in una guerra che ha causato 60 milioni di morti, decine di milioni di profughi, distruzioni immani, conseguenze irreparabili su persone, popoli, Paesi. Il fascismo lo giudichiamo e condanniamo per queste colpe vergognose. Non per la politica economica, sociale o ambientale. Lo stesso vale per il post-fascismo. Se “Fratelli d’Italia” e la sua leader Giorgia Meloni non condannano e ripudiano nei fatti, e non con giochi di parole, quel regime oppressore e violento ne saranno sempre moralmente corresponsabili. Per questo la loro vittoria è una vergogna per l’Italia.

Vincenzo Passerini

26 settembre 2022

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Nessuna equidistanza tra vittime e carnefici

Pensiero del giorno

Come ieri con i terroristi, così oggi con l’aggressione russa all’Ucraina che continua a seminare distruzioni e morte: nessuna equidistanza tra vittime e carnefici è ammissible, nessun orrore può essere dimenticato in nome di una ipocrita “complessità”. Nessun silenzio può essere giustificabile.

C’è che aggredisce e chi è aggredito, chi bombarda e chi è bombardato, chi invade e chi è costretto a lasciare la sua casa, i suoi affetti, le sue cose, il suo Paese e cercare altrove, privato di tutto, un rifugio.

Chi ama la pace può essere credibile solo se parte da una condanna esplicita, incessante, implacabile dei crimini e delle violazioni del diritto internazionale che la Russia continua a compiere contro l’Ucraina e il suo popolo.

Vincenzo Passerini

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Carnefici e vittime

Ucraina, famiglia sterminata.

Pensiero del giorno

Mettere sullo stesso piano aggressori e aggrediti, carnefici e vittime è uccidere le vittime una seconda volta. In Ucraina e ovunque.

Tacere sui crimini, minimizzarli, coprirli di dubbi è mettersi al servizio della propaganda dei carnefici. Sempre e dappertutto la stessa ripugnante fabbrica di menzogne.

Chiedere una riconciliazione senza verità e giustizia è farsi complici della menzogna e dell’ingiustizia.

(VP)

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«Soldato, lascia cadere la tua arma e sarai un vero eroe!»

Pensiero del giorno

San Pietroburgo, Yelena Osipova mentre viene arrestata per la sua protesta contro la guerra (immagine da www.theguardian.com).

 

«Soldato, lascia cadere la tua arma e sarai un vero eroe!»

San Pietroburgo, 2 marzo 2022: Yelena Osipova, personaggio molto noto, artista e attivista per i diritti umani, sopravvissuta all’assedio di Leningrado (ora San Pietroburgo), viene arrestata mentre protesta contro l’invasione dell’Ucraina. Su un cartello la grande scritta: «Soldato, lascia cadere la tua arma e sarai un vero eroe!». L’immagine è tratta da un video del quotidiano britannico The Guardian (www.theguardian.com).

È lei il simbolo delle coraggiose proteste dei pacifisti russi contro l’invasione dell’Ucraina, duramente represse dal regime di Putin.

I pacifisti russi, con Yelena Osipova in prima fila, hanno dato una lezione di verità e coraggio a molti pacifisti italiani, troppo morbidi su Putin e spesso addirittura equidistanti. È questo un pacifismo che tradisce l’essenza della pace fondata sulla verità e la giustizia, sulla netta distinzione tra aggressore e aggredito, sul dovere di schierarsi con la vittima contro il carnefice.

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“Chi sogna?” (L. Tolstoj)

Pensiero del giorno

“La dottrina di Cristo è un sogno? Ma non è un sogno che la vita di uomini, nel cui animo pur albergano pietà e amore reciproco, sia trascorsa e trascorra tuttora per alcuni nell’organizzare un complesso di roghi, scudisciate, supplizi della ruota, sferzate, narici a brandelli, torture, ceppi, galere, forche, fucilazioni, segregazioni in cella, prigioni per donne e bambini, nell’organizzare massacri per decine di migliaia di uomini in guerra, nell’organizzare periodiche rivoluzioni e atti terroristici …

Basta capire la dottrina di Cristo per capire che il mondo, non quello dato da Dio per la gioia dell’uomo, ma il mondo organizzato dagli uomini per la propria rovina, è un sogno, un sogno dei più assurdi e orrendi, il vaneggiamento di un folle…”.

 

Lev N. Tolstoj, La mia fede, 1884

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Il Presidente? “Magistrato di persuasione e di influenza” (Valerio Onida)

Pensiero del giorno

Il Presidente della Repubblica

«C’è una bella espressione usata alla Costituente per indicare il ruolo del presidente: “magistrato di persuasione e di influenza” (magistrato, non nel senso di appartenente alla magistratura, ma in quello di carica istituzionale): la sua autorevolezza morale, la sua capacità di collocarsi al di sopra della contrapposizione fra maggioranza e opposizioni, sul terreno dunque schiettamente costituzionale, possono avere, nelle vicende spesso turbolente della politica, un effetto di salvaguardia di valori essenziali della convivenza politica e della collaborazione fra poteri. Naturalmente, trattandosi dell’unica carica schiettamente “monocratica” fra quelle supreme, conta molto la personalità del suo titolare.»

 

Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale

(da V. Onida, La Costituzione, Il Mulino, 2007, p. 99)

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