Archivio del mese Agosto 2022

“La guerra degli innocenti”. Secondo l’Unicef, sono almeno 400 i bambini uccisi in Ucraina dalla criminale invasione russa

Nella foto di Rick Mave un bambino gioca a Bucha, luogo di crimini russi. Sull’edificio la scritta “Bambini” per dissuadere l’esercito di Mosca dal bombardarlo (da “La Stampa”, 29 agosto 2022).

«Sono almeno 379 i minori uccisi in Ucraina per lo più a causa degli attacchi delle forze russe… I sei mesi di conflitto, inoltre, hanno costretto 3,1 milioni di bambini a rifugiarsi nei Paesi vicini, mentre altri 3 milioni sono sfollati entro i confini nazionali… L’uso di bombe, missili ed esplosivi ha causato la maggior parte delle vittime, si tratta di armi che non discriminano tra civili e combattenti, specialmente quando usate in aree densamente popolate come è avvenuto a Mariupol, Luhansk, Kremenchuk e Vinnytsia.»

Toby Fricker, che lavora con l’Unicef in Ucraina, racconta a “La Stampa” (29 agosto 2022) la tragedia dei minori ucraini uccisi, sfollati, profughi: “Non una singola vita è stata risparmiata”.

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Mattarella: “Una guerra scellerata provocata dall’aggressione della Russia all’Ucraina”

Ucraina, bombardamenti dell’esercito russo sui civili ucraini.

«A poca distanza da noi, nel cuore dell’Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina.

L’Europa è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica.

Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l’intera umanità nei suoi valori fondativi e l’Europa nella sua stessa identità.»

Sergio Mattarella, 20 agosto 2022

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Nessuna equidistanza tra vittime e carnefici

Pensiero del giorno

Come ieri con i terroristi, così oggi con l’aggressione russa all’Ucraina che continua a seminare distruzioni e morte: nessuna equidistanza tra vittime e carnefici è ammissible, nessun orrore può essere dimenticato in nome di una ipocrita “complessità”. Nessun silenzio può essere giustificabile.

C’è che aggredisce e chi è aggredito, chi bombarda e chi è bombardato, chi invade e chi è costretto a lasciare la sua casa, i suoi affetti, le sue cose, il suo Paese e cercare altrove, privato di tutto, un rifugio.

Chi ama la pace può essere credibile solo se parte da una condanna esplicita, incessante, implacabile dei crimini e delle violazioni del diritto internazionale che la Russia continua a compiere contro l’Ucraina e il suo popolo.

Vincenzo Passerini

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“Carlo Maria Martini e gli Anni di piombo”, un importante libro di Silvia Meroni

Carlo Maria Martini ci ha lasciato 10 anni fa, il 31 agosto 2012.

L’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini aprì con coraggio, saggezza e autorevolezza il dialogo con i terroristi perché rinnegassero la strada della violenza, ponendo al cuore della sua azione la memoria delle vittime e il dolore dei familiari.

Il 13 giugno 1984 i terroristi dei “Comitati dei Comunisti Rivoluzionari”, legati alle Brigate Rosse, consegnarono in Arcivescovado un vero e proprio arsenale. Una resa, di fatto, non solo simbolica.

Su questa pagina di storia, così cruciale nella vicenda del terrorismo italiano, c’è un importante libro di Silvia Meroni.

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Carlo Maria Martini: un ponte tra credenti e non credenti (Da “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”)

Carlo Maria Martini con Giuseppe Dossetti.

«Nell’87 dà vita alla “Cattedra dei non credenti”, dialoghi in duomo con personalità laiche: Cacciari, Natoli, Dioguardi, Vegetti Finzi, Boncinelli, Gustavo Zagrebelsky…

“Ciascuno di noi ha dentro di sé un credente e un non credente”, dice il cardinale. “Vorrei individui pensanti.”»

A dieci anni dalla morte (31 agosto 2012) la lezione biblica, pastorale, sociale dell’arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, è più necessaria che mai.

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Come si vive nel centro per i migranti a Lampedusa? La relazione degli esperti dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI)

L’hotspot per i migranti di Lampedusa in una immagine di fine luglio 2022 (foto ASGI)

«A partire dalla visita effettuata da una delegazione di ASGI il 15 marzo 2022, dall’attività di monitoraggio e dai dati raccolti attraverso gli accessi civici svolti dall’associazione nell’ambito del progetto InLimine, questo report intende restituire una testimonianza di cosa sia il centro hotspot di Lampedusa e di come esso operi e abbia operato nel corso del tempo, e quindi di aggiungere un ulteriore tassello ai fini della messa in discussione di tale sistema.» (dall’Introduzione al report)

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Mediterraneo di sangue: barcone di migranti diretto in Italia affonda nell’Egeo, 29 i salvati, decine (forse 50) i dispersi (da www.avvenire.it)

Barcone di migranti (Ansa)

Nuova tragedia nel Mediterraneo, decine di dispersi. Il barcone era partito dalla Turchia per l’Italia. I 29 migranti salvati provengono da Afghanistan, Iraq e Iran. La ricerca di un futuro migliore continua a spingere tante persone ad affrontare il rischio del mare, su barconi pericolanti, in assenza di vie normali di accesso all’Europa.

Ma la destra politica italiana fa del terrorismo sui disperati. Noi invece dobbiamo continuare a ricordare queste tragedie, i nostri irrinunciabili doveri di accoglienza, la necessità di politiche italiane ed europee che aprano canali normali di ingresso per chi cerca un futuro migliore.

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Un importante libro dello storico Andrea Graziosi sulla grande carestia con cui Stalin eliminò 4 milioni di ucraini. Non si può capire la guerra di oggi senza conoscere quello spaventoso crimine

Ucraina, morti per fame nella Grande carestia staliniana (foto tratta da “Gariwo. La foresta dei Giusti”).

Andrea Graziosi è il maggior storico italiano, e tra i maggiori al mondo, dell’Unione Sovietica. I suoi studi sulle terrificanti carestie del 1932-1933, provocate dalle decisioni di Stalin, sono stati pubblicati anche in Russia e negli Stati Uniti e sono un riferimento per tutti gli storici. Da poco è uscito il suo libro La grande guerra contadina in Urss. Bolscevichi e contadini 1918-1933 . Stalin eliminò per fame almeno 4 milioni di ucraini e 1 milione di kazaki.

L’aggressione armata all’Ucraina da parte della Russia di Putin, riabilitatore di Stalin, è un nuovo aberrante capitolo della storia di non riconoscimento della dignità e indipendenza del popolo ucraino da parte dello zar o despota russo di turno.

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“Quei conti mai fatti di Meloni con il fascismo” (un’altra puntata dell’inchiesta di Paolo Berizzi per “la Repubblica”)

La rivista fascista “La difesa della razza”, fondata da Telesio Interlandi nel 1938 per sostenere le imminenti e famigerate leggi razziali antiebraiche di Mussolini.

Giorgio Almirante? Uno degli uomini più straordinari che abbiano solcato la storia dell’Italia repubblicana”, dice Giorgia Meloni che si candida a presiedere il prossimo governo.

Diceva di sé Almirante, fondatore del Msi, partito erede del fascismo: «Sono stato, nel ’38, uno dei pochi giornalisti italiani che abbiano aderito alle tesi razziste enunziate dal regime… In qualità di segretario di redazione della rivista La Difesa della Razza ho scritto articoli intonati alla rivista».

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