Archivio della parola chiave: Tracce nella nebbia

Oscar Arnulfo Romero: “In nome di Dio, cessate la repressione!” (da “Tracce nella nebbia”)

Il vescovo Oscar Arnulfo Romero (1917-1980) con il suo popolo.

Il 24 marzo 1980 il vescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero, che aveva denunciato ripetutamente le repressioni dell’esercito e le ingiustizie sociali, veniva assassinato mentre celebrava la messa. Combatté la buona battaglia accanto al suo popolo, ma isolato dalle gerarchie ecclesiastiche e lasciato solo dal Vaticano. Papa Francesco lo ha proclamato santo. Un testimone indimenticabile. Questo il suo profilo tratto dal libro Tracce nella nebbia.

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Le “spaventevoli” difficoltà e i “miracoli” di Francesca Cabrini, patrona dei migranti (dal libro “Tracce nella nebbia”)

Francesca Saverio Cabrini (1850-1917)

«Di fronte a “spaventevoli difficoltà, fastidi, disgrazie, dispiaceri”, annotava, “di che temerò?”. Aveva una grande fede in Dio e in se stessa.

Schietta e allegra, ardita e tenace affrontò senza timori un mondo, ecclesiastico e laico, poco abituato a trattare affari e grandi questioni con le donne: “Devo lavorare come una giovanotta, devo sostenere forti ragioni contro forti uomini ingannatori”, scriveva alle consorelle nel 1904.»

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Presentazione di “Tracce nella nebbia” a Cimego, in Valle del Chiese (Trento) il 14 marzo

Il 14 marzo prossimo a Cimego, in Valle del Chiese in Trentino, si presenta il libro “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni” nell’ambito dei Martedì di Quaresima promossi dalle parrocchie della zona e dedicati ai diritti umani, ai testimoni della giustizia e della libertà, alla memoria dei missionari uccisi nel 2022. L’appuntamento è per le 20.30 al Centro socio-culturale. Con l’autore, Vincenzo Passerini, dialogherà Giacomo Bonazza.

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Memoria/2: «Mario Amato, lasciato solo contro il terrorismo nero» (da “Tracce nella nebbia”).

Il giudicie Mario Amato (1934-1980) assassinato dai neofascisti.

«“Nessun aiuto mi è stato dato”, disse al Csm. Nessun collega si era prestato ad affiancarlo, né il capo della Procura di Roma, Giovanni Di Matteo, aveva ritenuto di nominarne uno d’ufficio.
Amato era solo e indifeso, esposto ai continui attacchi della stampa e degli avvocati legati alla destra, e alla guerra che gli faceva il collega Aliprandi, padre di un terrorista neofascista. L’inchiesta era costata la vita, quattro anni prima, a un altro coraggioso giudice, Vittorio Occorsio, 47 anni, sposato e padre di due figli, ucciso dal neofascista Pier Luigi Concutelli. Amato stava ricostruendo la rete del terrorismo nero…»

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Carlo Maria Martini: un ponte tra credenti e non credenti (Da “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”)

Carlo Maria Martini con Giuseppe Dossetti.

«Nell’87 dà vita alla “Cattedra dei non credenti”, dialoghi in duomo con personalità laiche: Cacciari, Natoli, Dioguardi, Vegetti Finzi, Boncinelli, Gustavo Zagrebelsky…

“Ciascuno di noi ha dentro di sé un credente e un non credente”, dice il cardinale. “Vorrei individui pensanti.”»

A dieci anni dalla morte (31 agosto 2012) la lezione biblica, pastorale, sociale dell’arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, è più necessaria che mai.

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Recensione di “Tracce nella nebbia” su “Nigrizia”, mensile dei missionari Comboniani

La copertina di “Nigrizia”, giugno 2022 (vedi il sito www.nigrizia.it)

«Dedica a ciascun testimone due pagine: un breve ritratto, un promemoria per ritornare a riflettere su figure che hanno attraversato il nostro tempo e hanno lasciato più di qualche traccia.

Il valore aggiunto di questo libro – Passerini ha svolto la professione di bibliotecario e si vede – è che dedica un ampio spazio finale alle fonti a cui ha attinto l’autore e alle opere scritte dal testimone o sul testimone. »

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“Tracce nella nebbia” a Pedersano, ricordando tre grandi donne, e a Ravina, con una mostra in biblioteca dopo l’incontro

Anna Politkovskaja

Il 6 aprile prossimo si presenta a Perdersano (comune di Villalagarina) “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni” (Teatro parrocchiale, ore 20.30). Si parte dal ricordo di padre Remo Villa, missionario e testimone di fraternità evangelica scomparso recentemente. Si leggeranno i profili di Anna Politkovskaja, Annalena Tonelli, Hevrin Kahlaf. Introducono Giacomo Bonazza e Simone Berlanda.

A Ravina la Biblioteca ha allestito una mostra di libri di alcuni testimoni raccontati in “Tracce nella nebbia”.

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Bolzano, “Città della memoria 2022”, ricorda la Rosa Bianca e Mayr-Nusser con “Tracce nella nebbia”

Josef Mayr-Nusser (1910-1945)

Hans Scholl, Sophie Scholl e Christoph Probst della Weisse Rose (Rosa Bianca).

“Testimoni di verità e giustizia dalla Rosa Bianca e Josef Mayr-Nusser ai giorni nostri” il 24 febbraio a Bolzano.

L’evento rientra nell’insieme delle iniziative di “Bolzano città della Memoria 2022”. Organizza il Centro Pace in collaborazione con il Comune di Bolzano e il Circolo Franca “Anita” Turra Hans Egarter.

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Venerdì 18 febbraio ore 21 serata online di letture contro il razzismo e l’antisemitismo con la Rosa Bianca (il programma e il link)


Un poliziotto prende le impronte digitali a Rosa Parks, tra i “Testimoni” di “Tracce nella nebbia”.

Venerdì 18 febbraio alle ore 21, anniversario dell’arresto di Sophie e Hans Scholl, l’associazione Rosa Bianca propone un incontro online con letture antirazziste e storie di testimoni tratte dal libro “Tracce nella nebbia”.

Parteciperanno, tra gli altri, studentesse e studenti dell’Istituto Massimo di Roma e dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi di Palermo.

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“Lottare, non arrendersi, stare vicini al prossimo…”. Tre studentesse commentano alla Rai di Bolzano “Tracce nella nebbia”

Etty Hillesum è tra i cento testimoni raccontati in “Tracce nella nebbia”.

“Mai scappare dagli ostacoli che la vita ci pone davanti”, “Lottare, non arrendersi, stare vicini al prossimo”, “Spronare le persone a fare un po’ di più”, “Essere noi i testimoni di domani …”

Carmela Marsibilio ha raccolto, per una trasmissione della Rai di Bolzano, le impressioni di tre studentesse – Isabella, Gloria, Matilde – sulla lettura di Tracce nella nebbia e l’incontro con l’autore. Ecco l’audio.

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Elisa Springer, morte e resurrezione dopo il lager

Elisa Springer (Vienna 1918 – Matera 2004)

«Col cuore in gola suonò. “Cosa vuole?”, le chiese la donna che le aprì. Riuscì a dire qualcosa e fu fatta entrare. Alle pareti c’erano ancora i quadri di famiglia. La donna le lasciò prenderne uno. Era “tutto” per Elisa. Lasciò la città. “Vienna non aveva più posto per i suoi figli”, dirà.»

(da Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni)

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“Una specie di testo di educazione civica fatto con le testimonianze”

Aleksandr Solzenicyn tra i cento Testimoni

Primo Levi tra i cento Testimoni

«Questo libro [Tracce nella nebbia] vuole essere anche una specie di testo di educazione civica, fatto con le testimonianze.»
«I profili sono semplici e sono adatti a tutti, ma hanno una loro complessità: negli sguardi di queste persone si riassume in poche righe una tragedia collettiva.”

«Storie diverse accomunate dal bisogno di verità che non conosce confini. Nel libro non ci sono scelte ideologiche: troviamo i martiri dei Gulag e quelli dei Lager, figure di ogni ambito ideologico e religioso, credenti e non.”

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“Testimoni scomodi” (di Patrizia Niccolini)

Alexander Langer, uno dei cento testimoni di “Tracce nella nebbia”.

“Sono luci, o per meglio dire, lanterne e fiaccole che si intravedono in lontananza e muovendosi lasciano una ‘scia’ che squarcia nebbie di ignoranza, indifferenza, pigrizia, disimpegno.

Sono scomodi per lo stesso motivo, perché portano alla luce ciò che altri vogliono nascondere, ignorare, far finta di non vedere”.

(Patrizia Niccolini, dall’articolo sulla presentazione di “Tracce nella nebbia”)

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Le associazioni per la pace e i diritti umani presentano a Rovereto “Tracce nella nebbia” il 16 dicembre

Giorgio Ambrosoli, uno dei testimoni raccontati nel libro.

Con l’intervento, oltre che dell’autore, di Beatrice Taddei Saltini, dell’Atlante dei conflitti e delle guerre, e di Paolo Mantovan, vicedirettore del quotidiano “Alto Adige, un gruppo di associazioni impegnate sul fronte della pace e dei diritti umani promuove a Rovereto la presentazione del libro “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”. L’appuntamento, patrocinato dal Forum trentino per la pace e i diritti umani, è giovedì 16 dicembre 2021 alle ore 20.30 presso il Centro Civico del Brione.

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Presentazione a Trento e Rovereto di “Tracce nella nebbia”. Ecco i volti di alcuni dei cento testimoni

Nadia De Munari, la volontaria di Schio uccisa in Perù nell’aprile 2021.

Sabato 11 dicembre presentazione a Trento di “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”, con alcuni familiari di testimoni e, in streaming da Roma, il direttore de “L’Espresso” Marco Damilano.

A Rovereto presentazione il 16 dicembre. 

Ecco i volti di alcuni dei 100 testimoni…

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“Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”, di Vincenzo Passerini- La prefazione di Marco Damilano – Recensioni, segnalazioni, filmati

È in libreria “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”, il nuovo libro di Vincenzo Passerini.

I testimoni, scrive nella prefazione Marco Damilano, “sono tracce nella nebbia, sono impronte nel deserto, sono segnali nel buio, ti mostrano la strada che loro hanno percorso per primi, spesso cercandola da soli, guidati dalla loro coscienza nel momento di dire un sì o un no, animati dalla passione per la vita.”

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