Memoria/2: «Mario Amato, lasciato solo contro il terrorismo nero» (da “Tracce nella nebbia”).

Il giudicie Mario Amato (1934-1980) assassinato dai neofascisti.
«“Nessun aiuto mi è stato dato”, disse al Csm. Nessun collega si era prestato ad affiancarlo, né il capo della Procura di Roma, Giovanni Di Matteo, aveva ritenuto di nominarne uno d’ufficio.
Amato era solo e indifeso, esposto ai continui attacchi della stampa e degli avvocati legati alla destra, e alla guerra che gli faceva il collega Aliprandi, padre di un terrorista neofascista. L’inchiesta era costata la vita, quattro anni prima, a un altro coraggioso giudice, Vittorio Occorsio, 47 anni, sposato e padre di due figli, ucciso dal neofascista Pier Luigi Concutelli. Amato stava ricostruendo la rete del terrorismo nero…»