Archivio dell'area tematica: Antisemitismo

Lettera 3 / Papa Francesco per la pace e contro l’antisemitismo: “Ai fratelli e alle sorelle ebrei in Israele”

La visita di papa Francesco alla Sinagoga di Roma il 16 gennaio 2016.

«Anche la Terra Santa, purtroppo, non è stata risparmiata da questo dolore, e dal 7 ottobre è precipitata in una spirale di violenza senza precedenti. Il mio cuore è lacerato alla vista di quanto accade in Terra Santa, dalla potenza di tante divisioni e di tanto odio. (…)

Il percorso che la Chiesa ha avviato con voi, l’antico popolo dell’alleanza, rifiuta ogni forma di antigiudaismo e antisemitismo, condannando inequivocabilmente le manifestazioni di odio verso gli ebrei e l’ebraismo, come un peccato contro Dio. (…)

Il mio cuore è vicino a voi, alla Terra Santa, a tutti i popoli che la abitano, israeliani e palestinesi, e prego perché prevalga su tutti il desiderio della pace.» (Papa Francesco, dalla “Lettera ai fratelli e alle sorelle ebrei in Israele”, 2 febbraio 2024)

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Di fronte agli eredi del fascismo, oggi alla guida del governo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda le complicità del fascismo italiano nello sterminio degli ebrei (il testo integrale del suo discorso per il Giorno della memoria))

«Celebrare doverosamente i Giusti non deve far dimenticare i tanti, troppi ingiusti: i pavidi, i delatori per denaro, per invidia o per conformismo; i cacciatori di ebrei; gli assassini; gli ideologi del razzismo.

Non c’è torto maggiore che si possa commettere nei confronti della memoria delle vittime che annegare in un calderone indistinto le responsabilità o compiere superficiali operazioni di negazione o di riduzione delle colpe, personali o collettive.

Non si deve mai dimenticare che il nostro Paese, l’Italia, adottò durante il fascismo – in un clima di complessiva indifferenza –  le ignobili leggi razziste: il capitolo iniziale del terribile libro dello sterminio; e che gli appartenenti alla Repubblica di Salò collaborarono attivamente alla cattura, alla deportazione e persino alle stragi degli ebrei.»

Sergio Mattarella

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I libri e la testimonianza di Edith Bruck, sopravvissuta ai lager nazisti (e altri testimoni e libri)

Edith Bruck

Vedi in questo blog i libri e la testimonianza di Edith Bruck, ebrea, scrittrice italiana di origini ungheresi, sopravvissuta ai lager nazisti.

(VEDI)

Vedi in questo blog tutti gli articoli sulla Shoah: riflessioni, testimoninaze, letture.

(VEDI)

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L’incontro di Edith Bruck con gli studenti del Liceo Socrate di Roma. Memoria vivente della Shoah, impegno a non dimenticare la barbarie del nazismo e del fascismo

Edith Bruck al Liceo Socrate di Roma. Al microfono Antonella Caronna dell’associazione Ideerranti. Seduti, con la scrittrice al centro, l’insegnante Simona Vecchini e Vincenzo Passerini.

L’incontro di Edith Bruck con gli studenti del Liceo Socrate di Roma, programmato per il 6 febbraio e rinviato per una indisposizione della scrittrice e testimone della Shoah, si è svolto il 27 aprile scorso, a ridosso dell’anniversario della Liberazione.

Promosso dall’associazione Ideerranti, rappresentata da Antonella Caronna, e introdotto da Vincenzo Passerini, l’incontro ha visto la partecipazione diretta di oltre cento studenti e di tanti altri in collegamento dalle rispettive aule.

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Irena Sendler, l’angelo del Ghetto di Varsavia. Salvò dalla morte 2500 bambini ebrei (da “Tracce nella nebbia. Cento storie di Testimoni”)

Irena Sendler (Varsavia 1910-2008)

Il 19 aprile è stato ricordato l’80° anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia quando 750 ebrei si ribellarono agli occupanti e sterminatori nazisti. La rivolta durò fino al 16 maggio. Pochi i superstiti di quell’eroica Resistenza. Il presidente della Repubblica di Germania Frank-Walter Steinmeier, partecipando alla commemorazione insieme ai presidenti di Polonia e Israele, ha detto: “Oggi sono davanti a voi e chiedo perdono per i crimini che i tedeschi hanno commesso qui”. E poi: “I tedeschi hanno pianificato e realizzato meticolosamente il crimine umano della Shoah. I tedeschi hanno perseguitato, ridotto in schiavitù e ucciso gli ebrei europei e gli ebrei di Varsavia con una crudeltà e una disumanità inimmaginabili”.

Ricordiamo la tragedia del Ghetto di Varsavia con la storia bellissima di Irena Sendler, che riuscì a salvare 2500 bambini, pubblicata nel nostro libro “Tracce nella nebbia”.

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“L’Italia tollera l’odio antisemita. E chi dovrebbe vigilare si gira dall’altra parte”. Intervista a Edith Bruck, testimone dell’Olocausto (di Emanuela Giampaoli, “la Repubblica”)

Edith Bruck (1931), ebrea, ungherese, sopravvissuta ad Auschwitz, naturalizzata italiana, scrittrice, vive a Roma.

“Abbiamo assistito inermi alle manifestazioni dichiaratamente fasciste, ai saluti romani, perfino ai funerali e ai politici con i simboli nazifascisti tatuati sulla pelle in Parlamento. Ci rendiamo conto?”

“C’è un clima di rilassamento spaventoso, un vuoto pericoloso”

“È un’Italia irriconoscibile”

Edith Bruck

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La Lega e i neonazisti. “Lettera aperta all’assessore sui testimoni della Shoah” (di Vincenzo Passerini, pubblicata sul quotidiano “l’Adige” il 1° febbraio 2023)

«Egregio assessore Bisesti, in occasione del Giorno della Memoria lei ha chiesto ai giovani di essere loro i testimoni della Shoah una volta che i sopravvissuti allo sterminio non ci saranno più.

Forse i giovani avrebbero dovuto risponderle: perché non cominciate voi adulti a fare i testimoni? Perché chiedete a noi di fare quello che non fate voi? Noi la nostra parte la faremo – avrebbero potuto dirle i giovani -, ma voi adulti la state forse facendo? Voi politici la state facendo? Voi leghisti la state facendo?

Non so cosa avrebbe potuto rispondere loro, perché il suo partito, la Lega, è alleato con i partiti europei più vicini ai gruppi neonazisti, neofascisti, antisemiti, razzisti. È questo il modo di testimoniare la Shoah?

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“Il pane perduto” di Edith Bruck. L’intenso, forte, emozionante racconto di una ragazza ebrea nel lager

“Ma la buona vicina di casa Lidi aveva donato subito la farina per il pane alla fine della festa, che cadeva quasi sempre in aprile, e le mani amate della madre con gioia visibile stavano lavorando nella madia, dando pugni e schiaffi alla pasta. Nelle grandi ciotole di legno, durante la notte, sarebbero ben lievitate per essere infornate all’alba.

La madre era già semisveglia per preparare il fuoco quando bussarono forte alla fragile porta, e si svegliarono di colpo tutti… Nel vano apparvero due gendarmi che urlavano di uscire entro cinque minuti, con un solo ricambio di abiti, lasciando valori e denari a casa.” (E. Bruck, Il pane perduto, pp. 29-30)

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“Ogni straniero è nemico”: un’infezione minacciosa dell’animo umano (l’ammonimento di Primo Levi)

Pensiero del giorno

«A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che ‘ogni straniero è nemico’. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero.

Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.»

Primo Levi

“Prefazione” alla prima edizione di Se questo è un uomo (1947)

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“La memoria della Shoah”. Dialogo con Edith Bruck, testimone di Auschwitz e scrittrice, insieme agli studenti del Liceo Socrate di Roma e a Vincenzo Passerini (lunedì 6 febbraio 2023)

“Auschwitz è stata la mia università”. Sono parole di Edith Bruck, lucida testimone di deportazioni nei lager nazisti, oggi scrittrice instancabile che ha scelto di raccontare l’orrore della Shoah anche per tutti coloro che non sono sopravvissuti. I suoi libri si imprimono nella memoria di chi legge, le sue parole sono autentiche, le sue riflessioni e la narrazione della sua esperienza sono sempre attraversate da una volontà incrollabile di credere che “in fondo al buio c’è la luce”. (A cura dell’associazione Ideerranti)

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“Sono Francesco”. Il commovente libro in cui Edith Bruck racconta la visita a casa sua di papa Francesco

L’abbraccio tra Papa Francesco e Edith Bruck (20 febbraio 2021)

“… sono rimasto colpito dalla forza calma e luminosa di questa donna… E così, nemmeno un mese dopo, andai a trovarla nella sua casa nel centro di Roma” (Papa Francesco)

“Io sto pensando come abbia fatto un Papa ad approvare la mia “Lettera a Dio” che aveva letto sul “Messaggero”. Ma cosa approvava? I miei dubbi? Papa Francesco si avvicina, come intuisse le mie domande silenziose, quasi a sfiorare il mio viso, e sussurrando dice: ‘Dio è una ricerca continua’.” (Edit Bruck)

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Il discorso di Liliana Segre in Senato in apertura della XIX Legislatura: una luce nell’ora più nera della Repubblica, a cento anni dalla marcia fascista su Roma

13 ottobre 2022: la senatrice a vita Liliana Segre presiede la prima assemblea dei senatori dopo le elezioni del 25 settembre. (Agf)

«Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la Presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica.

Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente, perché – vedete – ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre ed è impossibile, per me, non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco della scuola elementare» (Liliana Segre)

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Liliana Segre: “Sono stata…”

Pensiero del giorno

«Sono stata una bambina espulsa dalla scuola, sono stata una clandestina con i documenti falsi, sono stata una richiedente asilo poi respinta dalla Svizzera. Poi sono stata carcerata, ho conosciuto la deportazione e nella deportazione sono stata operaia-schiava, poi ho conosciuto di nuovo la libertà.»

Liliana Segre

da Il mare nero dell’indifferenza, People, 2019.

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“Quei conti mai fatti di Meloni con il fascismo” (un’altra puntata dell’inchiesta di Paolo Berizzi per “la Repubblica”)

La rivista fascista “La difesa della razza”, fondata da Telesio Interlandi nel 1938 per sostenere le imminenti e famigerate leggi razziali antiebraiche di Mussolini.

Giorgio Almirante? Uno degli uomini più straordinari che abbiano solcato la storia dell’Italia repubblicana”, dice Giorgia Meloni che si candida a presiedere il prossimo governo.

Diceva di sé Almirante, fondatore del Msi, partito erede del fascismo: «Sono stato, nel ’38, uno dei pochi giornalisti italiani che abbiano aderito alle tesi razziste enunziate dal regime… In qualità di segretario di redazione della rivista La Difesa della Razza ho scritto articoli intonati alla rivista».

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“Il passato che non passa. Quell’ombra nera mai fugata da Meloni”. Un reportage su “Repubblica” dell’esperto di neofascismo Paolo Berizzi (da anni sotto scorta perché minacciato di morte)

La marcia su Roma di Mussolini e delle sue bande armate.

A 100 anni dalla marcia su Roma di Mussolini e le sue bande armate (28 ottobre 1922) che segnò la presa del potere da parte del fascismo, anche grazie alla pavidità dello Stato e del Re, le imminenti elezioni politiche (25 settembre 2022) rischiano di consegnare il Paese agli eredi di quella nefasta stagione. Occorre parlare chiaro, evitare la frammentazione dello schieramento democratico, proporre ai cittadini programmi e persone credibili per scongiurare tale sciagura. Parlare chiaro, innanzitutto, come fa Paolo Berizzi (sotto scorta perché minacciato di morte) che da anni racconta su “la Repubblica” il neofascismo italiano, i suoi legami col neonazismo, i loro stretti rapporti con Fratelli d’Italia.

Da leggere e da diffondere.

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Venerdì 18 febbraio ore 21 serata online di letture contro il razzismo e l’antisemitismo con la Rosa Bianca (il programma e il link)


Un poliziotto prende le impronte digitali a Rosa Parks, tra i “Testimoni” di “Tracce nella nebbia”.

Venerdì 18 febbraio alle ore 21, anniversario dell’arresto di Sophie e Hans Scholl, l’associazione Rosa Bianca propone un incontro online con letture antirazziste e storie di testimoni tratte dal libro “Tracce nella nebbia”.

Parteciperanno, tra gli altri, studentesse e studenti dell’Istituto Massimo di Roma e dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi di Palermo.

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Elisa Springer, morte e resurrezione dopo il lager

Elisa Springer (Vienna 1918 – Matera 2004)

«Col cuore in gola suonò. “Cosa vuole?”, le chiese la donna che le aprì. Riuscì a dire qualcosa e fu fatta entrare. Alle pareti c’erano ancora i quadri di famiglia. La donna le lasciò prenderne uno. Era “tutto” per Elisa. Lasciò la città. “Vienna non aveva più posto per i suoi figli”, dirà.»

(da Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni)

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“Nessun gruppo sociale, non una comunità religiosa o professionale o scientifica in Germania e in Europa si oppose allo sterminio…” (S. Friedländer)

Nella Giornata della memoria dello sterminio degli ebrei non si possono dimenticare alcune semplici e atroci verità. Sulle quali riflettiamo troppo poco. Ce le ricorda lo storico Saul Friedländer, nato a Praga nel 1932, cittadino francese e israeliano, docente a Tel Aviv e Los Angeles. I suoi due volumi sono quanto di più completo, inequivocabile, documentato si possa trovare sulla Shoah e sulle responsabilità collettive della Germania, ma anche dell’Europa, nello sterminio.

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“Schiuma della terra” (Hannah Arendt)

Hannah Arendt

“La disgrazia degli individui senza status giuridico non consiste nell’essere privati della vita, della libertà, del perseguimento della felicità, dell’eguaglianza di fronte alla legge e della libertà di opinione (formule intese a risolvere i problemi nell’ambito di determinate comunità), ma nel non appartenere più ad alcuna comunità di sorta…”.

Hannah Arendt

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Liliana Segre presidente della Commissione contro il razzismo: “Una piccola pietra”

«Devo dire che sono molto emozionata. Mi faccio da sola un grande coraggio per iniziare questo percorso, visto che ho 90 anni. Il linguaggio dell’odio è una cosa che mi ha ferito tutta la vita. Ho cominciato molto presto a sentire le parole dell’odio, se posso concludere la mia vita mettendo una di quelle piccole pietre che nei cimiteri ebraici si mettono sulle tombe per dire ‘io sono venuto a trovarti’, bene. Anche questo inizio di commissione è una piccola pietra.»
 

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Riuscita la serata di letture contro il razzismo e l’antisemitismo in ricordo di Piergiorgio Cattani

Bambini a Birkenau, particolare, da P.M.A. Cywiński, “Non c’è una fine. Trasmettere la memoria di Auschwitz”.

Partecipata, forte e sentita serata online di letture per il Giorno della Memoria, promossa dall’associazione Rosa Bianca e dalla rivista Il Margine, introdotta da Fabio Caneri e Vincenzo Passerini e con interventi di Albertina Soliani, Massimo Giuliani, Elza Ferrario, Francesco Ghia, Lina Verrillo, Alidad Shiri, Federica Pannocchia, Tommaso Giuntella, Giuliana Martirani.

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Con Piergiorgio Cattani contro il razzismo

Piergiorgio Cattani

Una delle peggiori eredità del quadriennio di Trump al potere, accanto alla più recente e devastante sottovalutazione, degenerata in irrisione, del Covid, è stata l’aver scatenato nel mondo parole e politiche razziste e xenofobe che nel presidente del Paese “guardiano del mondo” hanno trovato la più potente legittimazione. Joe Biden e il mondo intero avranno molto da fare per ritrovare parole e politiche degne di una civiltà umana.

Al culmine del quadriennio, nel gennaio del 2018, mentre a casa nostra il leghismo trumpista si faceva più arrogante che mai, Piergiorgio Cattani, al quale l’altro ieri abbiamo dato l’ultimo saluto, mi telefonò. “Dobbiamo fare qualcosa, il razzismo dilaga, la situazione peggiora ogni giorno”.

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L’infezione dell’animo umano

Troppi pio pio e troppi silenzi accompagnano gli atti xenofobi e razzisti del governo provinciale leghista. C’è una corsa al non dire. Non mancano le voci che si oppongono. Ma il Trentino si rivela in tutto il suo supino splendore. Dall’alto in basso. Imprenditori silenti, chiesa silente, cultura silente, scuola silente, politica pio pio, organi di informazione all’acqua di rose. E intanto, atto dopo atto, il governo provinciale leghista esclude, discrimina, caccia. Chi è il nemico? Lo straniero.

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Il falso santo Simonino. Una fake news antisemita smontata dopo cinque secoli

Facciamo sosta in questa antica contrada di Trento per ricordare che ottanta anni fa, nel 1938, il regime fascista varava le leggi razziali anti ebraiche. Non possiamo dimenticare quelle vergognose leggi con le quali gli ebrei venivano considerati esseri umani di serie B e privati dei diritti fondamentali.

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La lettera della vergogna. Visita al museo ebraico di Dublino

Il rotolo della Torah, esposto per la lettura, nella piccola sinagoga del Museo ebraico di Dublino. (Foto V. Passerini)

Difficile dimenticare il piccolo museo ebraico di Dublino in Walworth Road.

Un vecchio di origini lituane lo tiene aperto la domenica, seduto in un angusto corridoio tra vecchie foto e pile di ritagli ingialliti di giornale.

Un’unica saletta, le vetrine zeppe di oggetti e documenti, dove è in bella vista anche una foto di Joyce che fece di un ebreo il protagonista del suo capolavoro, l’ “Ulisse”, in tempi in cui l’antisemitismo contagiava anche i migliori, conformisti o anticonformisti che fossero.

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Primo Levi e il duce: duello in libreria

“La sua opera ce la troveremo davanti anche al momento del Giudizio Universale” scrisse Claudio Magris nell’aprile del 1987 quando Primo Levi morì.

Ricordate? “Voi che vivete sicuri/ nelle vostre tiepide case /… considerate se questo è un uomo / che lavora nel fango / che non conosce pace / … considerate se questa è una donna / senza capelli e senza nome / senza più forza di ricordare…”.

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