Archivio dell'area tematica: Xenofobia

“Mi sveglio con gli incubi di quei bambini morti”. Alidad Shiri racconta la strage di Cutro e lo strazio dei familiari delle vittime (intervista al quotidiano “Alto Adige”)

Alidad Shiri (foto “Alto Adige”)

“Ho fatto tutto il possibile per mettere in contatto le famiglie con la polizia scientifica. C’erano file di cavaveri senza nome. Madri, padri che ci chiamavano disperati e ci mandavano le foto…”

“Mi sveglio con gli incubi di quei bambini morti…”

Alidad Shiri

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“È la speranza che muove il mondo” (di Vincenzo Passerini, “Vita trentina”, 9 marzo 2023)

Alcuni volti e nomi delle vittime della strage di Crotone. (www.corriere.it)

“Potevamo salvarli e non li abbiamo salvati. Quei 72 morti, tra cui 28 bambini, e poi forse altri 20 o 30 dispersi, nel naufragio di Crotone pesano come una vergogna inamovibile sulla coscienza del nostro Paese. In primo luogo del governo. Un governo che considera i profughi un problema di sicurezza, non un dramma umano. E che ha varato norme che limitano l’azione di soccorso dei naufraghi da parte delle navi delle ong.”

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Le “spaventevoli” difficoltà e i “miracoli” di Francesca Cabrini, patrona dei migranti (dal libro “Tracce nella nebbia”)

Francesca Saverio Cabrini (1850-1917)

«Di fronte a “spaventevoli difficoltà, fastidi, disgrazie, dispiaceri”, annotava, “di che temerò?”. Aveva una grande fede in Dio e in se stessa.

Schietta e allegra, ardita e tenace affrontò senza timori un mondo, ecclesiastico e laico, poco abituato a trattare affari e grandi questioni con le donne: “Devo lavorare come una giovanotta, devo sostenere forti ragioni contro forti uomini ingannatori”, scriveva alle consorelle nel 1904.»

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Naufragio di Crotone: “Risparmiateci le finte lacrime” (di Vincenzo Passerini, pubblicato sui quotidiani “l’Adige” e “Alto Adige” il 28 febbraio 2023)

Afp

«È mai possibile che un barcone carico di profughi partito dalla Turchia non sia stato visto per tre giorni da nessuno se non quando era a duecento metri dalle coste italiane? La domanda vera di fronte alla spaventosa tragedia di Crotone costata la vita a più di sessanta persone è questa.

E ha una risposta. Sì, è possibile, se si fa finta di non vedere i naufraghi e si ostacolano in tutti i modi le navi delle ong che cercano di salvarli. È la disumanità dominante la vera responsabile di questa e di altre tragedie che hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero.»

Vincenzo Passerini, “l’Adige” e “Alto Adige”, 28 febbraio 2023

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“Ogni straniero è nemico”: un’infezione minacciosa dell’animo umano (l’ammonimento di Primo Levi)

Pensiero del giorno

«A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che ‘ogni straniero è nemico’. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero.

Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.»

Primo Levi

“Prefazione” alla prima edizione di Se questo è un uomo (1947)

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Caporalato: 230mila irregolari. I nuovi schiavi sono un quarto dell’intera forza lavoro in agricoltura

«Nel 2021 sono stati circa 230mila i lavoratori irregolari nei campi, vittime di caporali e imprenditori. Tra loro ben 55mila donne. Questo esercito di sfruttati, immigrati e italiani, raggiunge oltre un quarto dell’intera forza lavoro in agricoltura. È lo scenario descritto dal VI Rapporto agromafie e caporalato dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil. Un mondo di nuovi schiavi fortemente radicato in Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e Lazio, con tassi di oltre il 40%, ma ben presente anche nel Centro-Nord con percentuali tra il 20 e il 30 per cento.» (Antonio Maria Mira, “Avvenire”, 30 novembre 2022)

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“Meglio affogare nell’oceano che essere strangolati dalla miseria”. Ricordiamo il Canto degli emigranti italiani mentre il governo italiano prepara disumane regole per punire chi salva i naufraghi

Pensiero del giorno

Vestiti di stracci, in grandi greggi,

noi, carichi di un incredibile dolore,

ci recammo nella terra grande e lontana.

Alcuni di noi affogarono davvero.

 Alcuni di noi morirono davvero di stenti.

Ma per ogni dieci che morirono, un migliaio sopravvisse e tenne duro.

Meglio affogare nell’oceano che essere

 strangolati dalla miseria.

Meglio ingannarsi da sé che essere

ingannati dai lupi.

Meglio morire a modo nostro che essere

peggio delle bestie.

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“Quei nove bambini morti in mare” (di Riccardo Bruno).

Volti di vittime della strage quotidiana nel Mediterraneo.

«Il medico che ha fatto la prima ispezione sul cadavere, ha stabilito che il piccolo è deceduto per ipotermia, per il troppo freddo. Un altro minore che non ce l’ha fatta, un altro migrante bambino o addirittura appena nato che non raggiungerà mai la salvezza. Solo nelle ultime settimane le cronache hanno raccontato almeno 9 storie, solo un tassello di una strage quotidiana.» (Riccardo Bruno, “Corriere della sera”, 11 nov. 2022)

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Immigrati in Italia: produttori di ricchezza, eppure sempre più poveri (Dal Dossier statistico immigrazione 2022 di Idos)

«Lavorano in condizioni peggiori, sono più sovraistruiti e sottoccupati, ma contribuiscono in misura rilevante all’economia del Paese, con un saldo positivo di 1,3 miliardi di euro per le casse dello Stato. E restano largamente esclusi da molte prestazioni sociali, pur avendo un tasso di povertà 4 volte superiore a quello degli italiani. Se venissero impiegati meglio assicurerebbero vantaggi ancora più alti all’economia nazionale (…)

Sono il 15,3% degli occupati nel settore degli alberghi/ristoranti, il 15,5% nelle costruzioni, il 18,0% in agricoltura e ben il 64,2% nei servizi alle famiglie, dove quasi i due terzi degli addetti sono stranieri.

Tutti settori che, in assenza di manodopera straniera, entrerebbero in profonda crisi. Nel caso dell’assistenza alle persone, la gran parte delle famiglie italiane con anziani, minori o disabili sarebbero più sole e prive di aiuto.» (Centro studi e ricerche Idos)

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Josef Mayr-Nusser: contro l’uso della religione per politiche razziste, nazionaliste, di guerra

Pensiero del giorno

“È un’affermazione impertinente e menzognera quando si definisce la religione come legata al sangue e alla razza. La verità della Chiesa è sottratta all’arbitrio degli uomini, è infinitamente superiore a valori come razza, sangue, territorio…” (Josef Mayr-Nusser)

La citazione è tratta da una  relazione al corso di formazione dei giovani di lingua tedesca dell’Azione Cattolica di Bolzano (autunno 1936-primavera 1937). In pieno nazifascismo (la propaganda nazista era potentissima in Alto Adige), Josef Mayr-Nusser, giovane dirigente dell’Azione Cattolica (era nato nel 1910), criticò ripetutamente nei suoi discorsi e nelle sue relazioni il razzismo dilagante. Il suo “no” a Hitler, che gli costò la vita, aveva profonde radici.

L’incontro a Bolzano su “Resistere: quando è il momento?” (“Wiederstand: wann fängt er an?”), svoltosi il 3 ottobre 2022 in ricordo di Josef Mayr-Nusser, promosso dalla Diocesi e dal Centro Pace. Da destra: Alex Lamprecht, Brigitte Foppa, Johanna Brunner, Karin Rassler, Vincenzo Passerini.

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Alberto Cairo, grande testimone di solidarietà, in Afghanistan dal 1989, racconta la situazione nel martoriato Paese a un anno dal ritorno dei Talebani al potere

Alberto Cairo

Alberto Cairo, fisioterapista, uno dei grandi testimoni di solidarietà con le vittime delle guerre, dal 1989 in Afghanistan, dove, con la Croce Rossa, cura feriti e disabili, ha raccontato su “la Repubblica” del  15 agosto 2022 qual è la situazione nel martoriato Paese a un anno dal ritorno al potere dei Talebani.

Ma a che servirebbe la sua testimonianza se poi chiudessimo gli occhi davanti agli afghani che fuggono e bussano alle nostre porte?

La destra italiana torna a fare campagna elettorale contro i profughi per guadagnare voti sulla paura dello straniero, sbandierando vergognosamente anche sedicenti valori cristiani.

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Venerdì 18 febbraio ore 21 serata online di letture contro il razzismo e l’antisemitismo con la Rosa Bianca (il programma e il link)


Un poliziotto prende le impronte digitali a Rosa Parks, tra i “Testimoni” di “Tracce nella nebbia”.

Venerdì 18 febbraio alle ore 21, anniversario dell’arresto di Sophie e Hans Scholl, l’associazione Rosa Bianca propone un incontro online con letture antirazziste e storie di testimoni tratte dal libro “Tracce nella nebbia”.

Parteciperanno, tra gli altri, studentesse e studenti dell’Istituto Massimo di Roma e dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi di Palermo.

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Dopo la demagogia razzista: il bisogno drammatico di lavoratori fa raddoppiare gli ingressi consentiti agli stranieri

Immagine tratta da globalist.it.

Il nuovo decreto flussi del 21 dicembre 2021 rappresenta una netta svolta: il bisogno drammatico di manodopera straniera vince sulla demagogia e la xenofobia e il numero di lavoratori stranieri non comunitari che potranno entrare in Italia nel 2022 è più che raddoppiato rispetto agli ultimi sei anni: 69.700 lavoratori. Del tutto insufficiente, comunque. E manca ancora una politica migratoria. Si va avanti con procedure complicate e inadeguate che sono tra le cause dell’immigrazione irregolare.

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L’Italia accoglie 85.000 polacchi. Perché la Polonia non ha accolto neanche 100 profughi arrivati in Italia…?

Profughi colpiti da gas lacrimogeni e getti violenti di acqua gelida in pieno novembre – La Polonia li ferma così sul confine con la Bielorussia – Disumanità e barbarie indegne di un Paese europeo e cattolico  – Che esporta ovunque emigranti, ma che non vuole immigrati – Che riceve milioni di euro dall’Unione Europea, ma che fa il sovranista anti-Europa.

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Il popolo profugo dei Rohingya perde il suo grande leader progressista

Mohib Ullah

“Le minacce di morte erano diventate parte della sua vita”, ha scritto Hanna Beech sul “New York Times” del 2 ottobre scorso.

Mohib Hullah, 46 anni, fondatore e leader dell’Arakan Rohingya Society for Peace and Human Rights, è stato ucciso il 29 settembre nel campo profughi di Katupalong, in Bangladesh, il più grande del mondo, che accoglie 600 mila profughi Rohingya dei 900 mila accolti nel distretto di Cox’s Bazar.

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Voghera, la fine della giustizia (editoriale su “l’Adige”, sabato 24 luglio 2021)

Youns El Boussettaoui

Le lacrime e il grido “Dov’è la giustizia?” di Bahuja, la sorella di Youns El Boussettaoui, la persona senza dimora ammazzata a Voghera con un colpo di pistola al cuore, durante una lite, dall’assessore leghista Massimo Andreaci, cadono in un vile clima di minimizzazioni in cui è finito un Paese senza più dignità.

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Liliana Segre presidente della Commissione contro il razzismo: “Una piccola pietra”

«Devo dire che sono molto emozionata. Mi faccio da sola un grande coraggio per iniziare questo percorso, visto che ho 90 anni. Il linguaggio dell’odio è una cosa che mi ha ferito tutta la vita. Ho cominciato molto presto a sentire le parole dell’odio, se posso concludere la mia vita mettendo una di quelle piccole pietre che nei cimiteri ebraici si mettono sulle tombe per dire ‘io sono venuto a trovarti’, bene. Anche questo inizio di commissione è una piccola pietra.»
 

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Una struttura di accoglienza per i profughi dei Balcani. Sosteniamo la raccolta fondi di Acli e Caritas!

Cominciata la costruzione del centro accoglienza profughi di Ipsia-Acli e Caritas a Lipa, in Bosnia (Foto Ipsia-Acli).

Dopo la raccolta di vestiti e di cibo, ora per i profughi di Lipa, in Bosnia, costretti a sopravvivere in condizioni disumane in questo gelido inverno, è stata avviata la costruzione di alcune strutture di accoglienza e un refettorio.

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I valori irrinunciabili di Walter Lübcke. Ergastolo al suo assassino, un estremista di destra.

Walter Lübcke

Walter Lübcke fu assassinato da un estremista xenofobo e neonazista per la sua politica di accoglienza dei profughi il 2 giugno 2019.

Fu il primo assassinio di un alto esponente politico in Germania ad opera dell’estrema destra dal 1945. Lübcke, 65 anni, era presidente del comprensorio di Kassel e apparteneva alla Cdu (Unione cristiano democratica), il partito centrista di Angela Merkel.

L’assassino, Stephan Ernst, 47 anni, è stato condannato all’ergastolo giovedì 28 gennaio 2021 dalla Corte di appello di Francoforte.

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Riuscita la serata di letture contro il razzismo e l’antisemitismo in ricordo di Piergiorgio Cattani

Bambini a Birkenau, particolare, da P.M.A. Cywiński, “Non c’è una fine. Trasmettere la memoria di Auschwitz”.

Partecipata, forte e sentita serata online di letture per il Giorno della Memoria, promossa dall’associazione Rosa Bianca e dalla rivista Il Margine, introdotta da Fabio Caneri e Vincenzo Passerini e con interventi di Albertina Soliani, Massimo Giuliani, Elza Ferrario, Francesco Ghia, Lina Verrillo, Alidad Shiri, Federica Pannocchia, Tommaso Giuntella, Giuliana Martirani.

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Trump guidò la politica di distruzione delle famiglie migranti. E non si trovano più i genitori di 545 bambini

L’azione più vergognosa e disumana della politica di Trump è stata la separazione dei bambini dai loro genitori quando venivano arrestati dopo aver illegalmente attraversato il confine tra Messico e Stati Uniti.

La decisione venne adottata nella primavera del 2018 nell’ambito della politica di “tolleranza zero” verso gli immigrati e portò alla deportazione e separazione di circa 3.000 bambini, anche molto piccoli, 60 di loro di età inferiore ai 5 anni.

Gli uni e gli altri rinchiusi in centri di detenzione diversi e molto distanti.

Una spietata barbarie.

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Un nastro rosso per salutare Agitu

Le spoglie di Agitu Ideo Gudeta torneranno in Etiopia per il funerale e la sepoltura lunedì 11 gennaio 2021.

 

Al cimitero di Trento, sabato 9 gennaio 2021 alle ore 11, ci sarà una celebrazione religiosa per l’ultimo saluto ad Agitu da parte della comunità che l’ha accolta e che lei ha arricchito con la sua presenza, la sua intelligenza, il suo lavoro, il suo amore.

 

Il Comitato delle Associazioni per la Pace di Rovereto, la Casa delle Donne di Rovereto, il Coordinamento Associazioni Vallagarina per l’Africa, l’Anpi Trentino invitano chi vuole simbolicamente partecipare al saluto (data l’emergenza Covid che vieta gli spostamenti da un Comune all’altro) ad appendere al balcone della propria abitazione un nastro rosso.

Leggi il volantino dell’iniziativa

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Con Piergiorgio Cattani contro il razzismo

Piergiorgio Cattani

Una delle peggiori eredità del quadriennio di Trump al potere, accanto alla più recente e devastante sottovalutazione, degenerata in irrisione, del Covid, è stata l’aver scatenato nel mondo parole e politiche razziste e xenofobe che nel presidente del Paese “guardiano del mondo” hanno trovato la più potente legittimazione. Joe Biden e il mondo intero avranno molto da fare per ritrovare parole e politiche degne di una civiltà umana.

Al culmine del quadriennio, nel gennaio del 2018, mentre a casa nostra il leghismo trumpista si faceva più arrogante che mai, Piergiorgio Cattani, al quale l’altro ieri abbiamo dato l’ultimo saluto, mi telefonò. “Dobbiamo fare qualcosa, il razzismo dilaga, la situazione peggiora ogni giorno”.

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Nessuno difende i Rohingya

Habiburahman

Tanti popoli stanno vivendo un momento drammatico. Per il Covid 19, per le guerre, le oppressioni, la miseria.

Ma nessuno patisce un martirio come i Rohingya.

Non riconosciuti, perseguitati, massacrati, costretti a fuggire dal loro Paese, il Myanmar (ex Birmania) del Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, i Rohingya sperano che le elezioni dell’8 novembre prossimo portino qualche cambiamento. Sperano con la forza della disperazione.

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Cancellati i decreti sicurezza

Con la cancellazione delle norme più disumane dei decreti cosiddetti “sicurezza”, approvata dal governo lunedì notte 5 ottobre, l’Italia torna ad essere un paese civile.

Non sarà più respinta, ad esempio, una persona verso uno Stato quando rischi di subire “trattamenti inumani o degradanti”, non solo la tortura, è scritto nell’art. 1 del nuovo decreto.

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