Archivio dell'area tematica: Crimini politici, etnici, religiosi

Oscar Arnulfo Romero: “In nome di Dio, cessate la repressione!” (da “Tracce nella nebbia”)

Il vescovo Oscar Arnulfo Romero (1917-1980) con il suo popolo.

Il 24 marzo 1980 il vescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero, che aveva denunciato ripetutamente le repressioni dell’esercito e le ingiustizie sociali, veniva assassinato mentre celebrava la messa. Combatté la buona battaglia accanto al suo popolo, ma isolato dalle gerarchie ecclesiastiche e lasciato solo dal Vaticano. Papa Francesco lo ha proclamato santo. Un testimone indimenticabile. Questo il suo profilo tratto dal libro Tracce nella nebbia.

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“Le vittime dimenticate del Tigray”. La guerra più sanguinosa di questo secolo dopo quella del Congo (editoriale di Vincenzo Passerini su “Vita trentina”, 23 febbraio 2023)

«A un anno dall’inizio della barbara invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, le immani sofferenze subite dalla popolazione non conoscono fine. La pace sembra ancora lontana. In Etiopia, nella regione del Tigray (o Tigrè), la pace, per quanto fragile, è stata raggiunta nel novembre scorso dopo due anni di guerra. La guerra più sanguinosa di questo secolo dopo quella del Congo che papa Francesco ha denunciato con veementi parole nel suo recente viaggio nel martoriato paese. Le vittime nel Tigray sarebbero addirittura 800 mila, la maggior parte civili, secondo stime delle Nazioni Unite.» (Vincenzo Passerini)

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Le stragi delle foibe e l’esodo degli italiani di Istria e Dalmazia: nel Giorno del Ricordo il forte discorso del presidente Mattarella

“Vessazioni e violenze dure, ostinate, che conobbero eccidi e stragi e, successivamente, l’epurazione attraverso l’esodo di massa. Un carico di sofferenza, di dolore e di sangue, per molti anni rimosso dalla memoria collettiva e, in certi casi, persino negato. Come se le brutali vicende che interessarono il confine orientale italiano e le popolazioni che vi risiedevano da secoli rappresentassero un’appendice minore e trascurabile degli eventi della fosca epoca dei totalitarismi o addirittura non fossero parte della nostra storia.” (Sergio Mattarella, 10 febbraio 2023)

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