Archivio della parola chiave: Weiße Rose/Rosa Bianca

Il primato della coscienza contro l’indifferenza (a 80 anni dal martirio dei giovani antinazisti della Rosa Bianca)

Sophie Scholl

I volantini che diffondono i giovani antinazisti della Rosa Bianca si rivolgono sì al popolo tedesco, ma ancora di più a ogni singola coscienza: “Ciascuno è colpevole, colpevole, colpevole!”, “Chiedo a te che sei cristiano…”, “Se ognuno aspetta che sia l’altro a dare avvio all’opposizione…”.

Un appello immortale. Oggi raccolto da tante coscienza libere. In Iran, in Afghanistan, in Russia.

 

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“Addio all’ultima Rosa Bianca. A 103 anni, a Charleston, è morta Traute Lafrenz, un amore di Hans Scholl, sopravvissuta al carcere nazista” (di Paolo Ghezzi, “Il Dolomiti”)

Traute Lafrenz (foto da www.ildolomiti.it)

“Aveva un volto splendido da ultracentenaria, Traute: le rughe come la carta geografica della sua vita, come le vene dei suoi dolori e dei suoi amori, lunghe e intrecciate come il secolo breve.

Traute Lafrenz è l’ultima protagonista della Rosa Bianca a lasciare questo mondo. Aveva 103 anni, e dal dopoguerra viveva negli Stati Uniti dove ha lavorato lunghissimi anni come pediatra.” (Paolo Ghezzi)

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Nuova edizione del libro di Paolo Ghezzi “La Rosa Bianca. La resistenza al nazismo in nome della libertà”. Presentato a Trento il 22 febbraio nell’80° anniversario del martirio di Hans e Sophie Scholl

“Dalla occupazione della Polonia sono stati trucidati in quel paese nel modo più bestiale trecentomila ebrei. In questo noi vediamo il più orrendo delitto contro la dignità dell’uomo, un delitto di cui non se ne può trovare uno analogo in tutta la storia umana.”

(Dal quarto volantino della Rosa Bianca)

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“Nella logica del martirio”, di Rainald Becker (ricordando i giovani antinazisti della Rosa Bianca)

Da sinistra: Hans Scholl, Sophie Scholl, Christoph Probst del gruppo antinazista della Rosa Bianca di Monaco di Baviera che comprendeva anche Willi Graf, Alexander Schmorell e il professor Kurt Huber.

«I vari membri della Rosa Bianca erano una sorta di “cristiani rinati”; rappresentavano una comunità di convinzione su base ecumenica. Protestanti rinnovati, cattolici provenienti dal movimento giovanile, ma anche credenti di ritorno e convertiti alla Chiesa e perfino seguaci dell’ortodossia, come per esempio Alexander Schmorell, formavano una mentalità religiosa che rispondeva alle sfide poste dal regime e cresceva sotto di esse.» (Rainald Becker, “L’Osservatore Romano”, 23 febbraio 2023)

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Ragazze russe contro la guerra nel nome della Rosa Bianca

Le ragazze della rete femminista russa contro la guerra nel nome della Rosa Bianca (da “Specchio”).

Mentre il popolo ucraino resiste con enorme coraggio alla feroce invasione dell’esercito di Putin che ogni giorno si macchia di indicibili atrocità (come fece in Cecenia e in Siria), bagliori di opposizione interna alla guerra illuminano l’orrenda notte in cui è precipitata la Russia. Come le proteste delle ragazze femministe che si richiamano all’opposizione antinazista dei giovani tedeschi della Rosa Bianca.

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Bolzano, “Città della memoria 2022”, ricorda la Rosa Bianca e Mayr-Nusser con “Tracce nella nebbia”

Josef Mayr-Nusser (1910-1945)

Hans Scholl, Sophie Scholl e Christoph Probst della Weisse Rose (Rosa Bianca).

“Testimoni di verità e giustizia dalla Rosa Bianca e Josef Mayr-Nusser ai giorni nostri” il 24 febbraio a Bolzano.

L’evento rientra nell’insieme delle iniziative di “Bolzano città della Memoria 2022”. Organizza il Centro Pace in collaborazione con il Comune di Bolzano e il Circolo Franca “Anita” Turra Hans Egarter.

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Venerdì 18 febbraio ore 21 serata online di letture contro il razzismo e l’antisemitismo con la Rosa Bianca (il programma e il link)


Un poliziotto prende le impronte digitali a Rosa Parks, tra i “Testimoni” di “Tracce nella nebbia”.

Venerdì 18 febbraio alle ore 21, anniversario dell’arresto di Sophie e Hans Scholl, l’associazione Rosa Bianca propone un incontro online con letture antirazziste e storie di testimoni tratte dal libro “Tracce nella nebbia”.

Parteciperanno, tra gli altri, studentesse e studenti dell’Istituto Massimo di Roma e dell’Istituto comprensivo Rapisardi-Garibaldi di Palermo.

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Dove nascono le rose bianche per David Sassoli

«Essere di “sinistra” oggi» e «Questione meridionale e rivoluzione dei comportamenti»: sono i titoli (che potrebbero essere riproposti pari pari oggi) delle due scuole di formazione politica organizzate nell’estate del 1983 in Trentino e in Sicilia dalla Lega democratica e dalla Rosa Bianca, anime del cattolicesimo democratico. Ad Acireale (Catania) si aprì con Sergio Mattarella,  a Brentonico (Trento) con  Achille Ardigò. Presiedette in entrambe le situazioni Paolo Giuntella.

La cultura politica di David Sassoli ha qui le sue radici. Qui nascone le rose bianche che hanno accompagnato il suo commiato, a Roma e a Strasburgo.

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“Auguri di buon compleanno, Sophie. Herzlichen Glückwünsche zum Geburtstag, Sophie” (Viaggio nei luoghi di Sophie Scholl)

Ritratto di Sophie

Fotoritratto di Sophie (Mostra e archivio permanente a Forchtenberg)

“Sophie Scholl compirebbe 100 anni il 9 maggio 2021. Questo è un ricordo per immagini dei luoghi dalla sua nascita e della sua prima giovinezza trascorsa nell’amato paese natale di Forchtenberg, in Baden Württemberg, Germania.” (Eliseo Antonini)

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“Piccole ‘Rose bianche’ nell’abisso. Sophie Scholl e i suoi fratelli”

Sophie Scholl col fratello Hans (a sinistra) e Christoph Probst.

Ricordare Sophie Scholl nel centesimo anniversario della nascita (9 maggio 1921), e il gruppo resistente della Weiße Rose (Rosa Bianca) di cui fece parte, vuol dire, per noi, ricordare anche Paolo Giuntella (1946-2008) che fondò l’associazione Rosa Bianca ispirandosi ai giovani resistenti tedeschi la cui storia fece conoscere a tantissimi giovani italiani.

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Ricordando Hans Scholl, Sophie Scholl e Christoph Probst del gruppo antinazista della Rosa Bianca uccisi il 22 febbraio 1943

Da sinistra: Hans Scholl, Sophie Scholl, Christoph Probst

Dal 3° volantino della Rosa Bianca

“Ma se un uomo non ha più la forza di reclamare i propri diritti, allora sì che egli deve inevitabilmente perire. Meriteremmo di essere dispersi per il mondo, come polvere al vento, se non ci sollevassimo in questa ultima ora, ritrovando finalmente il coraggio che ci è mancato fino a oggi. Non nascondete la vostra viltà sotto il velo della prudenza. Ogni giorno in cui indugiate a opporvi a questo mostro infernale, aumenta sempre più, come una curva parabolica, la vostra colpa.”

 

Il 22 febbraio 1943 il Tribunale nazista di Monaco di Baviera condanna a morte i fratelli Hans (25 anni) e Sophie Scholl (22),  e il loro amico Christoph Probst (24), appartenenti

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“L’angelo della libertà”. Presentazione del libro “La Rosa Bianca non vi darà pace. Abbecedario della giovane resistenza”, di Paolo Ghezzi

 

Da sinistra: Hans e Sophie Scholl con Christoph Probst

“C’è la giovinezza, l’amicizia, l’amore; c’è la fede e c’è la politica; c’è la guerra; c’è la verità, e c’è il coraggio di dirla al mondo; ci sono pensieri grandi, parole grandi, e grandi azioni; c’è la preghiera e c’è la lotta; c’è la battaglia e c’è la nonviolenza; c’è il duello, impari, con il drago; c’è la sconfitta, inevitabile; c’è la morte.”

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Noi cosa dobbiamo fare? Ricordando Paolo Giuntella

Paolo Giuntella, amico e fratello maggiore di tanti di noi, ci ha lasciato il 22 maggio 2008 dopo alcuni anni di resistenza “in piedi” alla malattia. Era nato a Roma nel 1946.

Dieci giorni prima di morire faceva ancora il suo ultimo servizio per il Tg1 dalla Presidenza della Repubblica e partecipava, pur con immensa fatica ma con il senso di un gioioso dovere da compiere, ad un incontro in ricordo di Pietro Scoppola.

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