Archivio dell'area tematica: Politica

Il 23 agosto 1923 veniva assassinato don Giovanni Minzoni. Il durissimo attacco di Giuseppe Donati a Balbo e Mussolini. Una lezione per il nostro disgraziato presente

Il sacrificio di don Giovanni Minzoni e la coraggiosa testimonianza di Giuseppe Donati non possono essere solo dei nobili ricordi. Del loro intransigente antifascismo e del loro coraggio civile c’è bisogno anche oggi con gli eredi politici del fascismo al potere in Italia. I quali non hanno mai chiaramente rinnegato il fascismo che è all’origine del loro albero genealogico. E i loro gruppi giovanili continuano a crescere nel culto di quel nefasto regime. Non è possibile far finta di niente. Come fanno troppi, anche nel mondo cattolico. Anche tra i preti.  (Vincenzo Passerini)

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Andrea Purgatori e l’ideale funerale in Duomo

Pensiero del giorno

Andrea Purgatori (Roma, 1 febbraio 1953 – 19 luglio 2023).

L’Italia civile ricorda il giornalista Andrea Purgatori, scomparso nei giorni scorsi a 70 anni, con gratitudine e ammirazione, e celebra idealmente il suo solenne funerale in un Duomo gremito di tutti i vivi e di tutti i morti che hanno amato e amano l’Italia della verità e della giustizia, e per essa si sono battuti e continuano a battersi.

 

Vincenzo Passerini

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Complottismo

Pensiero del giorno

“Perdita di contatto con la realtà”

di Simone Weil

(1934)

 

«Si è ossessionati da ogni parte da una raffigurazione della vita sociale che, pur differendo sensibilmente da un ambiente all’altro, è sempre fatta di misteri, di qualità occulte, di miti, di idoli, di mostri; ciascuno crede che la potenza risieda misteriosamente in uno degli ambienti a cui non ha accesso, perché quasi nessuno comprende che essa non risiede da nessuna parte, cosicché ovunque il sentimento dominante è questa paura vertiginosa che produce sempre la perdita di contatto con la realtà. […]

In una situazione del genere, qualsiasi travicello può essere scambiato per un re e

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Santificazione di Berlusconi. Padre Alex Zanotelli: “La Chiesa deve essere critica: no alla benedizione in Duomo” (intervista a “Il Fatto Quotidiano”, 14 giugno 2023)

Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano.

«Davanti alla morte serve tanto silenzio, solo Dio ti giudicherà. Ma Berlusconi ha avuto un ruolo molto negativo nel nostro Paese. Ci si dimentica dei suoi rapporti con la mafia tramite Marcello Dell’Utri, del suo legame con la P2, della mercificazione del corpo delle donne. Resto esterrefatto davanti a tanti ecclesiastici che parlano di lui. Un uomo di una amoralità terribile, che lui ha eretto a etica del popolo italiano. Abbiamo una società amorale grazie a lui.» (p. Alex Zanotelli)

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Addio a Flavia Franzoni Prodi, anima gentile dell’Ulivo (di Marco Damilano, “Domani”)

Flavia Franzoni e Romano Prodi al Festival dell’economia di Trento il 26 maggio 2023.

«Era esperta di Welfare, impegnata nel Terzo Settore e nella cooperazione sociale da studiosa e esperta, nella fondazione Zancan a lungo presieduta da don Giovanni Nervo, un laboratorio di vero riformismo di questo Paese, e nell’Iress, proponeva un welfare «municipale e comunitario», si potrebbe dire personalista, attento alle persone: la sanità, la scuola, i servizi sociali, le famiglie, i bambini, «affezionata allo Stato»: «Negli anni in cui sembrava prevalere “il privato è bello” comunicavamo una aspettativa positiva nei confronti del pubblico». (Marco Damilano)

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Attenti agli sciacalli delle mafie. Troppi silenzi e complicità (editoriale su “Vita trentina”)

Una cava di porfido in Trentino (foto “Vita trentina”).

«Nel processo “Perfido” [la ‘ndrangheta nel settore del porfido trentino] sono coinvolti anche imprenditori e politici trentini. La mafia ha bisogno di sponde e le trova se non c’è un netto rifiuto della corruzione. Che non succeda in Trentino quello che è accaduto in Lombardia. Che conta, è scritto nella relazione della Dia, 25 locali (chiamiamole “sezioni”) della ‘ndrangehta (in Piemonte sono 16, in Veneto 3, in Valle d’Aosta 1, in Trentino 1, per quanto riguarda il Nord).

Le mafie si sono radicate grazie alla sottovalutazione del fenomeno e alla disponibilità di imprenditori e politici alla corruzione. Ma anche alla mancanza di reazione da parte della società. Si veda l’amara intervista ad “Avvenire” di Alessandra Dolci, coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia di Milano» (Vincenzo Passerini)

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Romano Prodi “Questo è autoritarismo” (intervista a “La Stampa”, 31 maggio 2023)

Romano Prodi

«L’Osservatorio di Pavia ci dice che nei tg lo spazio dedicato al governo è 4 volte superiore a quello dell’opposizione. Oggi, sommando Rai e Mediaset, stiamo marciando verso un’assoluta omogeneità dell’informazione televisiva. Già allora vi era un duopolio zoppo, oggi vi è un monopolio assoluto. Il pluralismo, se ci sarà, non potrà che essere confinato su reti con minore ascolto. Certo ci sono i nuovi media, ma il messaggio che più influisce sull’elettorato è quello televisivo» (Romano Prodi)

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«Cercasi un fine.» Don Lorenzo Milani, prete e maestro (Firenze, 27 maggio 1923 – 26 giugno 1967)

Pensiero del giorno

Don Lorenzo Milani e i ragazzi della scuola di Barbiana.

«Cercasi un fine. Bisogna che sia onesto. Grande. Che non presupponga nel ragazzo null’altro che d’essere uomo. Cioè che vada bene per credenti e atei.

Io lo conosco. Il priore me l’ha imposto fin da quando avevo 11 anni e ne ringrazio Dio. Ho risparmiato tanto tempo. Ho saputo minuto per minuto perché studiavo.

Il fine giusto è dedicarsi al prossimo.

E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola? Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte. Contro i classisti che siete voi, contro la fame, l’analfabetismo, il razzismo, le guerre coloniali.»

Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa,

Libreria Editrice Fiorentina, 1967, p. 94.

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A cento anni dalla nascita del priore di Barbiana: “L’orsa, Anatolie, l’ingiustizia e lo schiaffo di don Milani”.

Don Lorenzo Milani non invecchia mai. Nasceva a Firenze cento anni fa, il 27 maggio 1923. La sua testimonianza e la sua parola sono sempre vive, provocatorie, anticonformiste, anche rispetto al fronte cosiddetto progressista che l’ha fatto suo. Ma lui non è di nessuno, se non del Vangelo e del suo popolo. E ne ha per tutti. Riproponiamo questo articolo del 2014 e ricordiamo gli altri pubblicati in questo blog.

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Aldo Moro, allargare le basi sociali della democrazia (dal libro “Tracce nella nebbia”)

Aldo Moro, al centro, tra Giorgio La Pira, alla sua destra, e Giuseppe Dossetti, alla sua sinistra, all’ Assemblea Costituente (1947).

«Più passa il tempo e più la sua grandezza si impone, mentre più torbido si rivela l’intreccio di brigatismo e camaleontico golpismo che, probabilmente, ne decretò la fine. La loggia massonica P2 imperava, anche in cruciali istituzioni della Repubblica.»

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Peppino Impastato, il ragazzo che si ribellò alla mafia (dal libro “Tracce nella nebbia”)

Peppino Impastato (1948-1978)

«Peppino si schiera contro quel mondo che zittisce e uccide. Fonda il giornalino “L’idea socialista” e aderisce al Psiup, nuovo partito della sinistra.

Si impegna nelle lotte sociali, con gli edili, i contadini, contro la terza pista dell’aeroporto e il malaffare che su questo si concentra (l’aeroporto di Palermo è nel Comune di Cinisi).»

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Giovanni Bianconi, “Terrorismo italiano”: sintesi magistrale di un tragico capitolo della nostra storia

350 morti e più di 1000 feriti: è il bilancio delle vittime del terrorismo italiano. Rosso e nero.

Giovanni Bianconi, cronista e studioso di terrorismo, ne racconta in una sintesi magistrale la tragica storia.

Un piccolo e importante libro che si distingue per chiarezza, solidità e obiettività.

Utile a tutti, sia ai giovani che non hanno vissuto quegli anni terribili, determinanti per la storia d’Italia, sia agli adulti che li hanno vissuti ma che cercano ancora di capire come e perché è accaduto tutto questo.

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La lezione del Covid: difendere la sanità pubblica (editoriale su “Vita trentina”)

Bergamo: nella notte tra il 18 e il 19 marzo 2020 un convoglio  di camion militari porta in altre città le salme per la cremazione.

“Il Covid ci ha insegnato, semmai l’avessimo dimenticato, che solo un forte sistema sanitario pubblico è in grado di affrontare emergenze simili. Cure costosissime, spesso prolungate, sono state assicurate a chi ne aveva bisogno, non a chi aveva i soldi per pagarle come è accaduto e accade in tanti Paesi del mondo, ricchi e poveri. La sanità privata può integrare quella pubblica, non può sostituirla. Quindi non si può accettare che venga indebolito il pubblico per favorire il privato.” (Vincenzo Passerini)

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Il libro di Gianni Borsa “David Sassoli, la forza di un sogno” sarà presentato a Trento il 9 marzo

Il libro di Gianni Borsa.

“C’è un deficit insopportabile di sovranità europea che costituisce un danno umanitario. E anche una ferita politica. È evidente a tutti che le soluzioni possono essere trovate soltanto a livello europeo, mentre le politiche immigratorie restano di competenza degli stati nazionali […] sempre più riluttanti a concedere poteri all’Unione, a trasferire quote di sovranità…

Molti governi hanno ancora paura a mostrarsi generosi nei confronti di chi fugge dalla fame. Spesso sono gli stessi governi che hanno aperto le loro porte e i loro confini alla finanza globale e ai grandi gruppi oligarchi che hanno aumentato e aggravato le disuguaglianze.” (David Sassoli)

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“L’Italia tollera l’odio antisemita. E chi dovrebbe vigilare si gira dall’altra parte”. Intervista a Edith Bruck, testimone dell’Olocausto (di Emanuela Giampaoli, “la Repubblica”)

Edith Bruck (1931), ebrea, ungherese, sopravvissuta ad Auschwitz, naturalizzata italiana, scrittrice, vive a Roma.

“Abbiamo assistito inermi alle manifestazioni dichiaratamente fasciste, ai saluti romani, perfino ai funerali e ai politici con i simboli nazifascisti tatuati sulla pelle in Parlamento. Ci rendiamo conto?”

“C’è un clima di rilassamento spaventoso, un vuoto pericoloso”

“È un’Italia irriconoscibile”

Edith Bruck

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“Ricordando David Sassoli e il suo impegno nella Rosa Bianca e per i migranti.” Intervento all’incontro “L’archivio politico di Vincenzo Passerini: 40 anni di impegno civile e politico” (Biblioteca civica di Rovereto, 28 aprile 2022)

David Sassoli (1956 – 2022)

“Questo nostro incontro è inserito nella II Settimana Civica nazionale, intitolata “Protagonisti. Non spettatori”, e dedicata proprio a David Sassoli, Presidente del Parlamento europeoe“cittadino esemplare”, come recita il comunicato ufficiale della Settimana Civica, scomparso l’11 gennaio di quest’anno a 66 anni non ancora compiuti.” (V.Passerini, Presentazione dell’archivio politico, Biblioteca Civica di Rovereto, 28 aprile 2022)

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Presentazione dell’archivio politico di Vincenzo Passerini, a cura della Biblioteca Civica di Rovereto. Interventi di Giulia Robol, Rinaldo Filosi, Ornella Bolognese

L’archivio politico di Vincenzo Passerini, donato alla Biblioteca Civica di Rovereto e da questa ordinato e inventariato, è stato presentato presso la stessa Biblioteca il 28 aprile 2022 nell’ambito della II Settimana Civica. Dal 25 aprile al 1 maggio 2022 si è svolta, infatti, la II Settimana Civica, promossa a livello nazionale da movimenti, associazioni, enti locali con il motto “Protagonisti. Non spettatori” e dedicata a David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, cittadino esemplare” scomparso l’11 gennaio 2022.

Di seguito pubblichiamo gli interventi di Giulia Robol, vicesindaca di Rovereto, Rinaldo Filosi, della Biblioteca Civica, Ornella Bolognese, della Cooperativa Koiné che ha riordinato e inventariato l’archivio. Per l’intervento di Vincenzo Passerini vedi “Ricordando David Sassoli e il suo impegno nella Rosa Bianca e per i migranti”.

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«Europa, “progetto di speranza”. L’eredità viva di David Sassoli» (di Gianni Borsa, agenzia Sir)

Il libro raccoglie i discorsi di David Sassoli (1956-2022) presidente del Parlamento Europeo.

A un anno (11 gennaio 2022) dalla scomparsa di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, esce un libro che raccoglie i suoi discorsi più significativi: La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa, a cura di Claudio Sardo, prefazione di Sergio Mattarella (Feltrinelli, 2023, p. 336, euro 19).

Il libro sarà presentato a Roma il 9 gennaio alla presenza di Ursula von der Leyen, Romano Prodi, Enrico Letta, Paolo Rumiz coordinati da Lucia Annunziata.

L’avvenimeno cade in un momento drammatico per il Parlamento europeo, scosso da gravissimi scandali.

 

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Memoria/1: “Io, mio padre e Ordine Nuovo” di Eugenio Occorsio (da “la Repubblica”). Fare memoria, mentre l’estrema destra, che non ha sconfessato né il fascismo né il neofascismo, è andata al potere

Il giudice Vittorio Occorsio (1929-1976) assassinato dai neofascisti.

“A beneficio della memoria collettiva, è bene ricordare – in un clima di surreali celebrazioni di Rauti, Almirante, l’Msi e tutto il paraphernalia neofascista – che lo Stato italiano non processa ideologie, processa fatti. Pestaggi, aggressioni, attentati – intercalati da seminari sulle “tecniche di guerra rivoluzionaria” – erano la pratica corrente di Ordine Nuovo, fondato nel 1956 da Pino Rauti che porta la responsabilità politica di tutti gli atti del gruppo.

Nel 1973 il pm Vittorio Occorsio, mio padre, mise 43 dirigenti di On sotto processo per violenza e apologia, ottenendo la condanna di trenta di essi…» (Eugenio Occorsio, giornalista di “Repubblica”, figlio del giudice  Vittorio Occorsio assassinato dai neofascisti nel 1976).

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Libri da leggere e da regalare/3 – “Proteggi le mie parole”. Raccolti in un libro i discorsi pronunciati dagli imputati politici sotto il regime di Putin

“Proteggi le mie parole”, edizioni e/0, 2022, pag. 178, euro 16,50.

Lo storico Marcello Flores intervista Giulia De Florio e Sergej Bondarenko, esponenti dell’associazione Memorial che ha vinto il premio Nobel per la Pace 2022, insieme al Centro per le libertà civili dell’Ucraina e al dissidente bielorusso Ales Bialiatski, che sarà consegnato il 10 dicembre.

Hanno curato il libro, “Proteggi le mie parole”, che raccoglie i discorsi pronunciati dagli imputati politici sotto il regime di Putin.

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Libri da leggere e da regalare/1: Gaël Giraud, Andrea Graziosi, Guido Formigoni

Leggere e regalare buoni libri è un atto culturale, civile, politico indispensabile. Siamo sommersi da troppa cattiva informazione. Dobbiamo tornare ai libri seri. Questa è la prima puntata di proposte: transizione ecologica, Ucraina, storia dell’Italia contemporanea.

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Austria: Van der Bellen accogliente e vincente

Il confermato presidente austriaco Alexander Van der Bellen, 78 anni.

Figlio di profughi, padre russo e madre estone, Alexander Van der Bellen ha vinto nuovamente le elezioni presidenziali in Austria. Fermamente accogliente rispetto ai migranti e progressista in materia di  diritti civili, ha battuto ancora una volta l’estrema destra, ma anche l’ambigua politica del governo (Popolari-Verdi) che guarda ancora ai sovranisti malgrado l’impietosa uscita di scena del giovane leader dei Popolari Sebastian Kurz e il ruolo più aperto dei Verdi dai quali lo stesso Van der Bellen, indipendente, proviene. Ecco un’analisi di Francesco Bascone su Affarinternazionali.

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Il discorso di Liliana Segre in Senato in apertura della XIX Legislatura: una luce nell’ora più nera della Repubblica, a cento anni dalla marcia fascista su Roma

13 ottobre 2022: la senatrice a vita Liliana Segre presiede la prima assemblea dei senatori dopo le elezioni del 25 settembre. (Agf)

«Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la Presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica.

Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente, perché – vedete – ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre ed è impossibile, per me, non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco della scuola elementare» (Liliana Segre)

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 “Donna, vita e libertà”: le proteste in Iran (un articolo di Shirin Zakeri sulla rivista Il Mulino)

L’uccisione da parte della polizia iraniana di Mahsa Amini, studentessa di 22 anni (a sinistra), perché portava male il velo ha scatenato le proteste di molte donne e di molti giovani, represse nel sangue dal regime di Teheran.

«Lo slogan principale – “Donna, vita e libertà” – ha dato un’atmosfera vigorosa e nuova rispetto alle proteste precedenti: è uno slogan che sfida un sistema patriarcale e che va contro alcune leggi discriminatorie della Repubblica islamica, soprattutto in merito alle disuguaglianze di genere e ai pari diritti. La centralità del discorso femminile e la sensibilità del popolo iraniano verso l’immagine della donna, nonché la consapevolezza sui regolamenti non più tollerabili nella società iraniana, hanno dato un maggior peso critico contro l’intero sistema socio-politico.» (Shirin Zakeri)

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Non è la vittoria del centrodestra, ma degli eredi del fascismo. Una disfatta morale per l’Italia

Pensiero del giorno

La disfatta morale dell’Italia

Che gli eredi politici del fascismo vincano le elezioni politiche del 2022 è la disfatta morale dell’Italia. Gli stranieri la colgono con doverosa indignazione. Troppi italiani, invece, fanno finta di non vedere. Non è vero che gli elettori hanno sempre ragione. Gli elettori fanno anche errori sciagurati, come li fanno le élite. Nessuno può essere esentato da un giudizio morale. Nemmeno i popoli, nemmeno le loro maggioranze politiche. Una vittoria non trasforma il male in bene. Può essere legittima, ma nondimeno moralmente inaccettabile. Legittimo non vuol dire giusto. Né buono. Che la maggioranza degli elettori italiani consideri l’essere eredi del fascismo, mai nei fatti ripudiato e condannato, un qualcosa di secondaria importanza, questo è indice di disfatta morale. Quel regime ha tolto per vent’anni la libertà al Paese, ha ucciso, imprigionato, esiliato gli oppositori, ha invaso con le armi Paesi stranieri e ha massacrato i loro popoli, ha praticato il razzismo più volgare, ha perseguitato con leggi ripugnanti gli ebrei e ha partecipato al loro sterminio nei lager, è stato alleato del nazismo in una guerra che ha causato 60 milioni di morti, decine di milioni di profughi, distruzioni immani, conseguenze irreparabili su persone, popoli, Paesi. Il fascismo lo giudichiamo e condanniamo per queste colpe vergognose. Non per la politica economica, sociale o ambientale. Lo stesso vale per il post-fascismo. Se “Fratelli d’Italia” e la sua leader Giorgia Meloni non condannano e ripudiano nei fatti, e non con giochi di parole, quel regime oppressore e violento ne saranno sempre moralmente corresponsabili. Per questo la loro vittoria è una vergogna per l’Italia.

Vincenzo Passerini

26 settembre 2022

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“Ciao amico mio, portatore di pace”. Michail Gorbacev nel ricordo di Dmitry Muratov, premio Nobel per la pace 2021

Il premio Nobel per la pace 2021 Dmitry Muratov, direttore della “Novaja Gazeta”, il giornale, sul quale scriveva anche Anna Politkovskaja, costretto a chiudere da Putin poco dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, ha reso omaggio alla salma di Michail Gorbacev, insieme a migliaia di persone che hanno sfidato l’aperta ostilità del regime, portando un ritratto del grande statista.

“Lui disprezzava la guerra. Lui disprezzava la real politik. Era convinto che il tempo in cui l’ordine mondiale poteva venire dettato dalla forza fosse finito. Credeva nelle scelte dei popoli. Aveva liberato i detenuti politici. Aveva fermato la guerra in Afghanistan e la corsa al riarmo nucleare.

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“Carlo Maria Martini e gli Anni di piombo”, un importante libro di Silvia Meroni

Carlo Maria Martini ci ha lasciato 10 anni fa, il 31 agosto 2012.

L’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini aprì con coraggio, saggezza e autorevolezza il dialogo con i terroristi perché rinnegassero la strada della violenza, ponendo al cuore della sua azione la memoria delle vittime e il dolore dei familiari.

Il 13 giugno 1984 i terroristi dei “Comitati dei Comunisti Rivoluzionari”, legati alle Brigate Rosse, consegnarono in Arcivescovado un vero e proprio arsenale. Una resa, di fatto, non solo simbolica.

Su questa pagina di storia, così cruciale nella vicenda del terrorismo italiano, c’è un importante libro di Silvia Meroni.

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“Quei conti mai fatti di Meloni con il fascismo” (un’altra puntata dell’inchiesta di Paolo Berizzi per “la Repubblica”)

La rivista fascista “La difesa della razza”, fondata da Telesio Interlandi nel 1938 per sostenere le imminenti e famigerate leggi razziali antiebraiche di Mussolini.

Giorgio Almirante? Uno degli uomini più straordinari che abbiano solcato la storia dell’Italia repubblicana”, dice Giorgia Meloni che si candida a presiedere il prossimo governo.

Diceva di sé Almirante, fondatore del Msi, partito erede del fascismo: «Sono stato, nel ’38, uno dei pochi giornalisti italiani che abbiano aderito alle tesi razziste enunziate dal regime… In qualità di segretario di redazione della rivista La Difesa della Razza ho scritto articoli intonati alla rivista».

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Addio a David Trimble, politico protestante, uno degli artefici dello storico Accordo di pace del 1998 in Irlanda del Nord

David Trimble (15 ottobre 1944 – 25 luglio 2022)

David Trimble, politico protestante nordirlandese, morto a 77 anni lunedì 25 luglio, fu premiato, insieme al leader cattolico socialdemocratico John Hume, con il Nobel per la pace nel 1998, lo stesso anno dell’Accordo di pace che, grazie soprattutto a loro, aveva messo fine a decenni di terrore e a secoli di ingiustizie e repressioni in Irlanda del Nord. Riconoscimento meritatissimo, perché i due leader nordirlandesi, insieme al premier britannico Tony Blair e al presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, riuscirono in un’impresa difficilissima, superando enormi ostacoli e tenendo a bada i moltissimi nemici dell’accordo di pace.

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John Hume, il tessitore della pace in Irlanda del Nord (da “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”)

John Hume (18 gennaio 1937 – 3 agosto 2020)

Pubblichiamo il ritratto di John Hume, tratto dal nostro libro “Tracce nella nebbia”, politico cattolico nordirlandese, scomparso il 3 agosto 2020, protagonista con David Trimble, politico protestante scomparso lunedì 25 luglio (vedi il relativo articolo su questo blog), dello storico Accordo di pace del Venerdì Santo del 1998 in Irlanda del Nord.

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“Il passato che non passa. Quell’ombra nera mai fugata da Meloni”. Un reportage su “Repubblica” dell’esperto di neofascismo Paolo Berizzi (da anni sotto scorta perché minacciato di morte)

La marcia su Roma di Mussolini e delle sue bande armate.

A 100 anni dalla marcia su Roma di Mussolini e le sue bande armate (28 ottobre 1922) che segnò la presa del potere da parte del fascismo, anche grazie alla pavidità dello Stato e del Re, le imminenti elezioni politiche (25 settembre 2022) rischiano di consegnare il Paese agli eredi di quella nefasta stagione. Occorre parlare chiaro, evitare la frammentazione dello schieramento democratico, proporre ai cittadini programmi e persone credibili per scongiurare tale sciagura. Parlare chiaro, innanzitutto, come fa Paolo Berizzi (sotto scorta perché minacciato di morte) che da anni racconta su “la Repubblica” il neofascismo italiano, i suoi legami col neonazismo, i loro stretti rapporti con Fratelli d’Italia.

Da leggere e da diffondere.

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“Se la gioventù le negherà il consenso”: il libro si presenta a Palermo lunedì 18 luglio (questo il link per seguire la diretta)

Sarà possibile partecipare in modalità videoconferenza accedendo al link zoom

https://us06web.zoom.us/j/86369306235?pwd=NHR6MVFNcjhhRGRDSmlJanJzMVdoUT09

ID riunione: 863 6930 6235
Passcode: 987111

L’incontro sarà trasmesso (dalle ore 17.15 circa) anche sul canale Youtube  @associazione la rosa bianca

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