Archivio del mese Febbraio 2021

Vent’anni fa (26 febbraio – 2 marzo 2001) nei luoghi dove è stato ucciso Luca Attanasio ci fu “Anch’io a Bukavu”, azione internazionale nonviolenta di pace

Due ali di folla accolgono i pacifisti italiani a Butembo. Poi la folla si riversa dalla gioia su di loro. (Foto Beati i costruttori di pace)

Fu impressionante. Era tale la stanchezza di guerra, di morti, di distruzioni e la speranza di pace che l’intera città di Butembo, nella provincia del Nord Kivu, là dove è stato ucciso l’ambasciatore Attanasio, ci accolse con una gioia immensa, ci sommerse di abbracci e di strette di mano, di canti, di suoni e di danze.

100 mila persone ad accogliere 300 pacifisti italiani, impolverati e sfiniti dal lungo viaggio. Indescrivibile.

Leggi…

Luca Attanasio, ambasciatore di uno Stato amico dell’umanità

L’ambasciatore Luca Attanasio

L’uccisione in una imboscata avvenuta lunedì 22 febbraio nella Repubblica Democratica del Congo dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, di 43 anni, del carabiniere Vittorio Iacovacci, di 30 anni, che lo proteggeva, e del loro autista Mustapha Milambo ci addolora profondamente.

Leggi…

«Non dire: “Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?”, perché una domanda simile non è ispirata a saggezza» (Qoèlet 7, 10)

Dopo l’edizione digitale dell’Abecedario della buona battaglia, ecco quella dell’Abecedario biblico della buona battaglia, a cura di Rosa Bianca e itlodeo.info.

Rispetto alla prima edizione del 2003, questa edizione è stata completamente aggiornata e rivista alla luce della versione Cei del 2008.

Presto la trilogia sarà completata con l’edizione digitale del Terzo Abecedario della buona battaglia.

Leggi…

Ricordando Hans Scholl, Sophie Scholl e Christoph Probst del gruppo antinazista della Rosa Bianca uccisi il 22 febbraio 1943

Da sinistra: Hans Scholl, Sophie Scholl, Christoph Probst

Dal 3° volantino della Rosa Bianca

“Ma se un uomo non ha più la forza di reclamare i propri diritti, allora sì che egli deve inevitabilmente perire. Meriteremmo di essere dispersi per il mondo, come polvere al vento, se non ci sollevassimo in questa ultima ora, ritrovando finalmente il coraggio che ci è mancato fino a oggi. Non nascondete la vostra viltà sotto il velo della prudenza. Ogni giorno in cui indugiate a opporvi a questo mostro infernale, aumenta sempre più, come una curva parabolica, la vostra colpa.”

 

Il 22 febbraio 1943 il Tribunale nazista di Monaco di Baviera condanna a morte i fratelli Hans (25 anni) e Sophie Scholl (22),  e il loro amico Christoph Probst (24), appartenenti

Leggi…

Una struttura di accoglienza per i profughi dei Balcani. Sosteniamo la raccolta fondi di Acli e Caritas!

Cominciata la costruzione del centro accoglienza profughi di Ipsia-Acli e Caritas a Lipa, in Bosnia (Foto Ipsia-Acli).

Dopo la raccolta di vestiti e di cibo, ora per i profughi di Lipa, in Bosnia, costretti a sopravvivere in condizioni disumane in questo gelido inverno, è stata avviata la costruzione di alcune strutture di accoglienza e un refettorio.

Leggi…

Dante Alighieri, l’ineguagliata creazione poetica di un rifugiato

Un anno con D&D

Ravenna, tomba di Dante.

Dante Alighieri (1265-1321) trascorse in esilio, come rifugiato politico, 21 dei 56 anni della sua vita. In esilio scrisse le sue opere, in esilio morì. Sempre cercando accoglienza, in una città o nell’altra. Sempre in povertà. Forse, più che ostacolarlo, questa condizione, tra le più estreme che possano capitare in una vita, gli consentì di comprendere più a fondo il bene e il male che c’è negli esseri umani e nella storia, e di reagire con una creazione poetica senza pari.   

Leggi…

I profughi istriani e noi

I profughi istriani e dalmati che tra il 1943 e la metà degli anni ’50 furono costretti ad andarsene, e a lasciare tutto, non trovarono una buona accoglienza in Italia. Nemmeno in Trentino. Anna Maria Marcozzi Keller, finita a Rovereto con la sua famiglia, ricorda  che “l’indifferenza ostile fu totale”. In città, a scuola, sui posti di lavoro.

(Articolo di Vincenzo Passerini pubblicato in questo blog il 19 febbraio 2021)

Leggi…

Crimini contro i profughi sulla rotta balcanica. La storia di un giovane pakistano e una sentenza del Tribunale di Roma che condanna l’Italia

Il campo di Lipa. Foto tratta dal reportage di Nello Scavo per “Avvenire”.

Migranti picchiati e torturati, respinti alle frontiere, costretti a vivere in condizioni disumane. Accade lungo la rotta balcanica.

La storia di M.Z., giovane pakistano di 27 anni che ha vinto un ricorso presso il Tribunale di Roma, ci aiuta a capire le responsabilità di questa barbarie.

L’Italia ha rimandato indietro i profughi sapendo che andavano incontro a violenze e torture.

Leggi…

La solidarietà è marchiata a fuoco nella Costituzione (Primo editoriale sul settimanale diocesano “Vita Trentina”, giovedì 4 febbraio 2021)

L’ex macello di Mori Stazione, vicino a Rovereto, dove è morto Maati. (Foto di Gianni Zotta per “Vita Trentina”)

“Non può passare lo schema per cui le istituzioni pubbliche buttano in strada le persone, o ve le lasciano, e che ci pensino la Chiesa o i volontari e le loro associazioni, che per fortuna ci sono e si danno seriamente da fare.

La solidarietà è un dovere vincolante per le istituzioni, non un optional. E solidarietà verso tutti gli esseri umani, senza distinzione.”

Leggi…

“Altruismo, dono, volontariato.” Il testo della relazione al corso delle Acli, 26 gennaio 2021

“Mai come adesso abbiamo sentito il bisogno di comunità buone, fondate su valori forti: di amicizia, di solidarietà, di attenzione verso i più deboli, chiunque essi siano.

Mai come adesso abbiamo sentito quanto sia dannoso l’egoismo, quanto sia pericoloso l’odio, quanto sia disumana l’indifferenza verso chi soffre, chiunque esso sia.”

 

VAI ALLA PAGINA SPECIALE COL TESTO INTEGRALE DELLA RELAZIONE

 

Leggi…

“La morte di Maati, una tragedia annunciata”. Pubblica denuncia e appello alle istituzioni di un gruppo di persone

Dal giornale “l’Adige”: un angolo dell’ex macello di Mori Stazione (Trento).

“La tragedia era annunciata, si sapeva che i posti letto per le persone indigenti in Trentino sono inadeguati per chi ha necessità di sostare d’inverno al caldo durante le ore diurne o dove stare per dormire.”

Leggi…