Archivio dell'autore: Vincenzo Passerini

Testimoni / Vittorio Arrigoni: “Restiamo umani”

«Visse l’utopia della fraternità come la missione della sua vita. E la volle concretizzare spendendosi totalmente nel volontariato internazionale. Accanto agli oppressi, ai deboli, alle vittime. (…)

È del 2002 il primo viaggio in Palestina, a Gaza, con i movimenti pacifisti che si proponevano di svolgere azione di interposizione nonviolenta tra l’esercito israeliano e i palestinesi. Le sofferenze e l’oppressione subite dal popolo palestinese lo angosciano. Ma critica l’estremismo di Hamas e la corruzione di Al-Fatah. (…)

Inventa lo slogan “Restiamo umani” con cui chiude i suoi servizi.»

Vincenzo Passerini

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Testimoni/ Germaine Tillion: “Cercando il vero e il giusto”

Germaine Tillion (1907 – 2008).

“La nostra patria ci è cara solo a condizione di non doverle sacrificare la verità … La nostra mente deve restare vigile e chiara, pronta a giudicare contro noi stessi se è necessario.”

“Verità e Giustizia esigono che affrontiamo anche il nostro prossimo, i nostri compagni, i nostri amici…”

Germaine Tillion

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«La speranza che muove il mondo. Umanità migrante», il nuovo libro di V. Passerini

Nella foto di copertina un profugo siriano colto dall’obiettivo di Stefano Calzà a Bihac, in Bosnia Erzegovina, lungo la rotta balcanica, nel 2022.

È uscito il nuovo libro di Vincenzo Passerini, La speranza che muove il mondo. Umanità migrante (ViTrenD, Trento, pp. 206, euro 16).

“Un’indistruttibile speranza spinge da sempre i migranti ad affrontare i pericoli. L’ignoto. Il salto nel buio. Per lasciarsi alle spalle guerre, persecuzioni, miserie, mancanza di futuro. E cercare vita e futuro altrove.

È questa indistruttibile speranza che muove il mondo. E che lo salva. Sì. Le nostre società che salvano e accolgono i profughi e che si aprono ai migranti saranno salvate da loro.”

In questa pagina speciale:

L’Indice del libro e il Prologo “L’ALBA DELLA SPERANZA”

 

Vedi anche La speranza che muove il mondo

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Addio a suor Cecilia Impera, donna della pace

Suor Cecilia Impera (Foto Bernardinatti, Trento, 2001)

«Viene da pensare, in questi tragici giorni di guerra, che le avranno risparmiato di sapere dello spaventoso scempio di vite umane a cui stiamo assistendo in Israele e a Gaza, tra orrendi massacri di civili ebrei, anche bambini, da parte di Hamas e terribili ritorsioni da parte israeliana che non hanno risparmiato i civili di Gaza, tra cui anche i bambini.

Le avranno risparmiato questa indicibile sofferenza, a lei, che aveva vissuto, come peraltro Dossetti, molti anni a Gerico e Betania, e poi in altri villaggi palestinesi, come ponti di spiritualità e fraternità tra cristiani ed ebrei, tra palestinesi ed israeliani, tra musulmani, cristiani ed ebrei, tutti figli dello stesso padre spirituale Abramo.»

Vincenzo Passerini

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2,4 milioni i lavoratori immigrati in Italia e producono 154 miliardi di PIL (9%). Lo Stato incassa dagli immigrati 1,8 miliardi di euro in più di quelli che spende per loro (dal Rapporto della Fondazione Moressa)

«Dopo la pandemia, torna a crescere il numero di contribuenti immigrati. Si tratta di 4,3 milioni di contribuenti (10,4% del totale), che nel 2022 hanno dichiarato redditi per 64 miliardi di euro e versato 9,6 miliardi di Irpef.

Rimane positivo il saldo tra il gettito fiscale e contributivo (entrate, 29,2 miliardi) e la spesa pubblica per i servizi di welfare (uscite, 27,4 miliardi), con +1,8 miliardi di euro in attivo.» (dal Rapporto 2023 della Fondazione Moressa)

Lo Stato italiano incassa dagli immigrati molto più di quanto spende per loro.

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“Cercando Casa”. La Settimana dell’accoglienza in Trentino-Alto Adige dal 29 settembre al 7 ottobre 2023

“Più di 70 eventi, 11 esposizioni, 9 giorni di iniziative: la 9. Settimana dell’Accoglienza del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza Trentino Alto Adige arriva a coinvolgere quasi un centinaio di realtà trentine e altoatesine dai gruppi informali alle cooperative, dalle Comunità di Valle alle fondazioni di ricerca.” (Cnca del Trentino Alto Adige)

 

QUI IL PROGRAMMA

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Il 23 agosto 1923 veniva assassinato don Giovanni Minzoni. Il durissimo attacco di Giuseppe Donati a Balbo e Mussolini. Una lezione per il nostro disgraziato presente

Il sacrificio di don Giovanni Minzoni e la coraggiosa testimonianza di Giuseppe Donati non possono essere solo dei nobili ricordi. Del loro intransigente antifascismo e del loro coraggio civile c’è bisogno anche oggi con gli eredi politici del fascismo al potere in Italia. I quali non hanno mai chiaramente rinnegato il fascismo che è all’origine del loro albero genealogico. E i loro gruppi giovanili continuano a crescere nel culto di quel nefasto regime. Non è possibile far finta di niente. Come fanno troppi, anche nel mondo cattolico. Anche tra i preti.  (Vincenzo Passerini)

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Don Giovanni Minzoni al Segretario del Fascio: “Siete coscienze ammalate”

Pensiero del giorno

 

Dalla lettera al Segretario del Fascio di Argenta scritta da don Minzoni poche settimane prima della morte.

 

“Ieri sistemi ciechi e tiranni osteggiavano la libertà di fede e di religione nella sua forma vera e pratica. In nome di un materialismo che era logicamente in antitesi con ogni concezione spiritualistica della vita e logicamente si muoveva la persecuzione religiosa, alla quale il sacerdote resisteva persuaso che la dura dottrina di Nostro Signor Gesù Cristo non sarebbe rimasta soccombente.

Oggi sono i cavalieri della libertà, i paladini dell’ordine, i moralisti della disciplina che professandosi, ostentandosi (…) per dei cattolici combattono, osteggiano, minacciano l’opera dei parroci o meglio del Papa. Sarebbe una farsa se non ci fosse di mezzo la vita di tante coscienze. E con questi mezzi e con simili ammalate coscienze si vuole rifare il paese di Argenta!”

 

(da Scritti di Don Minzoni, a cura di Nicola Palumbi, Diabasis, Reggio Emilia, 2011, pp. 114-116)

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Don Giovanni Minzoni, il parroco controcorrente ucciso cento anni fa dai fascisti

Don Giovanni Minzoni, Ravenna, 29 giugno 1885 – Argenta (Ferrara), 23 agosto 1923.

«Oggi, a cento anni dal martirio, con l’antifascismo messo sulla difensiva dai nuovi padroni della scena politica e della comunicazione pubblica, il ricordo di don Minzoni è più necessario che mai. Anche perché l’oblio ha colpito con lui, e non da adesso, le altre due grandi figure dell’antifascismo cattolico: Francesco Luigi Ferrari e Giuseppe Donati, entrambi morti quarantenni in esilio. Un trio formidabile che ha sempre molto da insegnare su cosa vuol dire testimoniare il valore della libertà.» (Vincenzo Passerini)

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Andrea Purgatori e l’ideale funerale in Duomo

Pensiero del giorno

Andrea Purgatori (Roma, 1 febbraio 1953 – 19 luglio 2023).

L’Italia civile ricorda il giornalista Andrea Purgatori, scomparso nei giorni scorsi a 70 anni, con gratitudine e ammirazione, e celebra idealmente il suo solenne funerale in un Duomo gremito di tutti i vivi e di tutti i morti che hanno amato e amano l’Italia della verità e della giustizia, e per essa si sono battuti e continuano a battersi.

 

Vincenzo Passerini

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Parte finalmente su larga scala in Africa la vaccinazione contro la malaria che uccide un bambino ogni minuto

«La malaria uccide un bambino ogni minuto… In Africa si verificano il 95% dei casi mondiali di malaria e il 96% dei morti. Il programma di distribuzione del vaccino parte dai 12 Paesi africani più colpiti e privilegerà le aree dove il rischio per i bambini è più alto.

Nei prossimi anni coinvolgerà altri 16 Paesi africani (…)

Nel 2019, prima del virus si erano registrati 232 milioni di casi di malattia e 568 mila morti. Nel 2021, anno culminante del Covid, i casi di malaria sono saliti a 247 milioni, e i morti, addirittura, a 619 mila (…) I paesi ricchi sono stati privilegiati non solo nella somministrazione del vaccino anti Covid, ma anche nella profilassi e cura delle altre malattie. I più poveri sono stati accantonati negli anni del Covid.»

(Vincenzo Passerini)

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Presentato a Trento “Quale umanità?”, il libro di Montalcini sulla strage di Cutro. E il Vescovo ne acquista 300 copie per i giovani

Trento, auditorium del Vigilianum, 7 luglio 2023: l’autore Vincenzo Montalcini al centro, Diego Andreatta, direttore di “Vita trentina”, alla sua destra, Vincenzo Passerini alla sua sinistra.

Davanti a un folto pubblico è stato presentato a Trento il 7 luglio scorso l’instant book di Vincenzo Montalcini, direttore di Crotonenews, sulla strage di Cutro. Con l’autore hanno dialogato il direttore del settimanale diocesano “Vita trentina”, organizzatore dell’incontro insieme all’Area testimonianza e impegno sociale della diocesi, e Vincenzo Passerini.

Si è parlato anche della terribile strage di Philos in Grecia dove sono morte 600 persone che potevano essere salvate.

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Abbandonati: “Il peschereccio di Pylos, i volti dispersi” (“Vita trentina”, 29 giugno 2023)

Il peschereccio stracarico di migranti, avvistato alle 9 di mattina è naufragato a Pylos, con mare calmo, alle 2 di notte. Nessun intervento di soccorso. 600 morti. Un crimine contro l’umanità.

«A Kobane, nella città curda al confine con la Turchia, che ricordiamo per l’eroica resistenza contro l’Isis in uno dei più sanguinosi assedi durante la guerra civile, Mohammed Mohammed, di 48 anni, gommista, aspetta invano notizie di suo figlio Diyar di 15 anni. Voleva andare in Germania, con 4 amici, pure dispersi, dove vive lo zio, il fratello di Mohammed. “Qui la situazione è terribile”, dice alla France Presse. Ogni tanto la Turchia bombarda. C’erano 35 siriani curdi, provenienti da quella zona del Nord del Paese, sul peschereccio naufragato. “Le persone stavano scappando dalla morte, ma hanno trovato la morte” dice Mohammed. Potevano essere salvate. E invece sono state abbandonate.» (Vincenzo Passerini)

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“Quale umanità?” L’instant book di Vincenzo Montalcini sulla strage di Cutro sarà presentato a Trento il 7 luglio

La copertina dell’instant book di Montalcini sulla strage di Cutro pubblicato da Idemedia (foto della copertina di Giuseppe Pipita).

«Sono passati pochi mesi dal naufragio di Cutro, che tra il 25 e il 26 febbraio 2023 ha spazzato via quasi cento vite che viaggiavano a bordo della “Summer Love”.

Venerdì 7 luglio alle 20.45, a Trento, nell’aula magna del Polo culturale diocesano Vigilianum, in via Endrici 14, si svolgerà la presentazione di “Quale umanità?”, l’instant book del giornalista Vincenzo Montalcini, direttore della testata online CrotoneNews.com, scritto ad appena due settimane dalla tragedia di Steccato di Cutro.

L’autore dialogherà con Diego Andreatta, direttore di Vita Trentina, e con Vincenzo Passerini. Il tema dell’incontro, aperto a tutti, è “Quale umanità? Cutro, Philo e le altre stragi nel Mediterraneo“.» (dal sito internet di “Vita Trentina”)

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Blaise Pascal – 4/ Il Papa: grandezza e miseria dell’uomo, il paradosso del pensiero di Pascal (di Alessandro Di Bussolo)

«“Infaticabile ricercatore del vero”, “pensatore geniale”, “attento ai bisogni materiali di tutti”, “innamorato di Cristo”, “cristiano di razionalità eccezionale” e di “intelligenza immensa e inquieta”. Sono alcune delle definizioni del filosofo e teologo francese Blaise Pascal che Papa Francesco utilizza nella Lettera apostolica Sublimitas et miseria hominis, scritta per il quarto centenario della nascita dell’uomo che è stato anche matematico e fisico, e pubblicata oggi, giorno dell’anniversario.» (Alessandro Di Bussolo)

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Blaise Pascal – 2 / Chateaubriand: “Un genio portentoso”

Pensiero del giorno

Blaise Pascal (1623-1662)

“Ci fu un uomo che a dodici anni, con aste e cerchi, creò la matematica; che a sedici anni stese il più dotto trattato sulle coniche dall’antichità in poi; che a diciannove anni condensò in una macchina una scienza che è interamente dell’intelletto; che a ventitré anni dimostrò i fenomeni del peso dell’aria ed eliminò uno dei grandi errori della fisica antica; che all’età in cui altri iniziano appena a vivere,

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Blaise Pascal a 400 anni dalla nascita – 1/ Fragilità e dignità dell’uomo

Pensiero del giorno

Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662)

“L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quando anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di ciò che lo uccide, dal momento che egli sa di morire e il vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero. È in virtù di esso che dobbiamo elevarci, e non nello spazio e nella durata che non sapremmo riempire. Lavoriamo dunque a ben pensare: ecco il principio della morale.”

Blaise Pascal

 

da Pensieri, traduzione di Adriano Bausola e Remo Tapella, Bompiani, 2009, p. 153.

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Spaventosa strage nel Mediterraneo: 700 migranti annegati, tra cui 100 bambini. Nessun soccorso, come a Cutro. Ma la Propaganda nasconde la verità

Il barcone della strage.

Quasi 700 migranti annegati in mare, tra cui 100 bambini. Ancora non ne siamo certi, ma tutto lascia pensare che sarà purtroppo così. Sul peschereccio egiziano partito dalla Libia e naufragato al largo di Pylos, regione greca del Peloponneso, tra il 13 e il 14 giugno, c’erano probabilmente 750 persone. I salvati sono 104, i corpi finora recuperati 78, i dispersi probabilmente 600.

E ancora una volta, come a Cutro, si parla di strage, non di tragedia. Non si è fatto quello che si doveva fare per soccorrere quell’imbarcazione che da ore le autorità marittime sapevano essere alla deriva. E, come a Cutro, la propaganda del governo, in questo caso greco, cerca di nascondere la verità.

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Santificazione di Berlusconi. Padre Alex Zanotelli: “La Chiesa deve essere critica: no alla benedizione in Duomo” (intervista a “Il Fatto Quotidiano”, 14 giugno 2023)

Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano.

«Davanti alla morte serve tanto silenzio, solo Dio ti giudicherà. Ma Berlusconi ha avuto un ruolo molto negativo nel nostro Paese. Ci si dimentica dei suoi rapporti con la mafia tramite Marcello Dell’Utri, del suo legame con la P2, della mercificazione del corpo delle donne. Resto esterrefatto davanti a tanti ecclesiastici che parlano di lui. Un uomo di una amoralità terribile, che lui ha eretto a etica del popolo italiano. Abbiamo una società amorale grazie a lui.» (p. Alex Zanotelli)

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Migranti: realtà e propaganda (editoriale su “Vita trentina”, 15 giugno 2023)

Mancava solo la portaerei per sventare un inesistente dirottamento ad opera di inesistenti migranti terroristi… In realtà due profughi con un taglierino…

“Sui migranti si nascondono grandi verità e si esagerano episodi secondari. Come l’incidente accaduto il 9 giugno scorso su una nave turca al largo di Napoli, venduto all’opinione pubblica, con aperture drammatiche dei notiziari radiotelevisivi, come un tentativo di dirottamento ad opera di terroristi travestiti da profughi. Sventato dai nostri reparti speciali. Il tutto si è però sgonfiato rapidamente. Nessun dirottamento, nessun terrorista. Hanno mobilitato due elicotteri militari e il battaglione San Marco contro …due migranti con dei taglierini. Penoso e ridicolo. Ma i cittadini, almeno i più, non l’hanno saputo.” (Vincenzo Passerini)

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Addio a Flavia Franzoni Prodi, anima gentile dell’Ulivo (di Marco Damilano, “Domani”)

Flavia Franzoni e Romano Prodi al Festival dell’economia di Trento il 26 maggio 2023.

«Era esperta di Welfare, impegnata nel Terzo Settore e nella cooperazione sociale da studiosa e esperta, nella fondazione Zancan a lungo presieduta da don Giovanni Nervo, un laboratorio di vero riformismo di questo Paese, e nell’Iress, proponeva un welfare «municipale e comunitario», si potrebbe dire personalista, attento alle persone: la sanità, la scuola, i servizi sociali, le famiglie, i bambini, «affezionata allo Stato»: «Negli anni in cui sembrava prevalere “il privato è bello” comunicavamo una aspettativa positiva nei confronti del pubblico». (Marco Damilano)

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CRIMINI RUSSI CONTRO I BAMBINI UCRAINI / 2 – Darya Kasyanova di SOS Children’s Villages ha riportato a casa ottantaquattro minori ucraini (da “Avvenire”)

Nonna Vera riabbraccia sua nipote Veronica, 14 anni, trattenuta per oltre un anno in Russia (da “Avvenire”)

«Darya Kasyanova di SOS Children’s Villages è riuscita a riportare a casa ottantaquattro minori ucraini. Sono 371 quelli ricondotti nel Paese da altre organizzazioni. Un ristretto gruppo, se paragonato ai 19.500 che il governo di Kiev considera ufficialmente deportati, anche se le stime sono vertiginosamente più elevate, con Mosca che ammette l’«evacuazione» per «sicurezza» di 744mila bambini.» (Francesca Ghirardelli, “Avvenire”)

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CRIMINI RUSSI CONTRO I BAMBINI UCRAINI / 3 – Tetyana è riuscita a riportare a casa il figlio Sasha (da “La Stampa”)

Tetyana col figlio Sasha.

«Per quasi due mesi Tetyana non ha saputo più nulla di lui, e quando l’ha ritrovato, grazie alle indagini e alla mobilitazione dei volontari, all’orfanotrofio di Perevalsk, nella parte del Donbass occupata dai russi, era già stato spostato altre due volte. I 13 ragazzini rapiti da Kupyansk erano stati costretti a parlare russo, a indossare uniformi con la Z simbolo della guerra in Ucraina, e a ripetere la propaganda del Cremlino: nei video pubblicati dall’orfanotrofio sul suo sito si vedono i bambini ucraini partecipare alle celebrazioni per l’anniversario dell’invasione del loro Paese e ascoltare proclami di «gratitudine e rispetto» per i soldati russi.»

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Attenti agli sciacalli delle mafie. Troppi silenzi e complicità (editoriale su “Vita trentina”)

Una cava di porfido in Trentino (foto “Vita trentina”).

«Nel processo “Perfido” [la ‘ndrangheta nel settore del porfido trentino] sono coinvolti anche imprenditori e politici trentini. La mafia ha bisogno di sponde e le trova se non c’è un netto rifiuto della corruzione. Che non succeda in Trentino quello che è accaduto in Lombardia. Che conta, è scritto nella relazione della Dia, 25 locali (chiamiamole “sezioni”) della ‘ndrangehta (in Piemonte sono 16, in Veneto 3, in Valle d’Aosta 1, in Trentino 1, per quanto riguarda il Nord).

Le mafie si sono radicate grazie alla sottovalutazione del fenomeno e alla disponibilità di imprenditori e politici alla corruzione. Ma anche alla mancanza di reazione da parte della società. Si veda l’amara intervista ad “Avvenire” di Alessandra Dolci, coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia di Milano» (Vincenzo Passerini)

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Romano Prodi “Questo è autoritarismo” (intervista a “La Stampa”, 31 maggio 2023)

Romano Prodi

«L’Osservatorio di Pavia ci dice che nei tg lo spazio dedicato al governo è 4 volte superiore a quello dell’opposizione. Oggi, sommando Rai e Mediaset, stiamo marciando verso un’assoluta omogeneità dell’informazione televisiva. Già allora vi era un duopolio zoppo, oggi vi è un monopolio assoluto. Il pluralismo, se ci sarà, non potrà che essere confinato su reti con minore ascolto. Certo ci sono i nuovi media, ma il messaggio che più influisce sull’elettorato è quello televisivo» (Romano Prodi)

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«MIO FIGLIO DON MILANI». La splendida intervista rilasciata da Alice Milani Weiss a p. Nazzareno Fabbretti (“Il Resto del Carlino”, 8 luglio 1970)

Don Lorenzo Milani (Firenze 1923-1967) con la madre Alice Weiss Milani (Trieste 1895-Firenze 1978).

«No, non credo in Dio. Sono ebrea, ma non credente e praticante. Anche se la Chiesa cattolica ha sempre avuto su di me una grande attrazione, vivo, religiosamente, come tanti altri, sulla “terra di nessuno”. Per quanto il caso di mio figlio mi abbia colpito profondamente, non gli ho mai detto, né allora né dopo, una sola parola che lo potesse condizionare nella sua libertà. Io ho sempre rispettato la sua libertà e lui la mia.» (Alice Weiss Milani)

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“Don Lorenzo Milani e la scuola di Barbiana”. Il numero speciale del “Margine” con gli interventi al convegno del 1983

Nel febbraio del 1983 la rivista mensile “Il Margine”, pubblicata dall’associazione Oscar A. Romero, organizzava a Trento una serie di tre incontri dedicati al priore di Barbiana. Relatori: gli ex allievi di don Milani, Guido Carotti, Nello Baglioni e Mileno Fabbiani;  don Cesare Mazzoni, parroco, e Gian Paolo Meucci, presidente del Tribunale dei minori di Firenze, amici del priore; e poi don Marcello Farina, Fabrizio Mattevi, Vincenzo Passerini dell’associazione Oscar A. Romero. Gli interventi furono pubblicati in un numero speciale del mensile che potete leggere qui.

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