Spaventosa strage nel Mediterraneo: 700 migranti annegati, tra cui 100 bambini. Nessun soccorso, come a Cutro. Ma la Propaganda nasconde la verità

Il barcone della strage.

Quasi 700 migranti annegati in mare, tra cui 100 bambini. Ancora non ne siamo certi, ma tutto lascia pensare che sarà purtroppo così. Sul peschereccio egiziano partito dalla Libia e naufragato al largo di Pylos, regione greca del Peloponneso, tra il 13 e il 14 giugno, c’erano probabilmente 750 persone. I salvati sono 104, i corpi finora recuperati 78, i dispersi probabilmente 600.

E ancora una volta, come a Cutro, si parla di strage, non di tragedia. Non si è fatto quello che si doveva fare per soccorrere quell’imbarcazione che da ore le autorità marittime sapevano essere alla deriva. E, come a Cutro, la propaganda del governo, in questo caso greco, cerca di nascondere la verità.

Nel caso di Cutro fu mandata la guardia di finanza invece dei soccorsi. E ci furono, il 25 febbraio scorso, 94 migranti morti. Quasi tutti profughi afghani in fuga da quell’inferno.

L’ennesima morte della nostra civiltà. L’ennesimo assassinio dei valori umani e cristiani.

In ambedue i casi la propaganda governativa depista e nasconde la verità.

Si dice che ci sia stato un tentativo tardivo e malaccorto di soccorso. In ogni caso non si è fatto quello che si doveva fare.

L’ammiraglio della guardia costiera greca in pensione Nikos Spanos è stato chiaro: «La nave era un cimitero galleggiante, una barca molto vecchia. Di solito donne e bambini in tali viaggi li mettono sul fondo. Li bloccano in modo che non possano muoversi. Il ministero della navigazione è stato informato tramite Frontex. L’Italia ci ha “affidato” l’incidente poiché si stava svolgendo nella nostra zona. La nave era in difficoltà. In un caso del genere, lo stato greco doveva agire immediatamente. Far partire il piano operativo, le barche di soccorso dovevano precipitarsi nell’area». (“Corriere della sera”, 16 giugno 2023).

Il problema, ormai, non è più salvare i naufraghi, principio sacro della nostra civiltà, ma come nascondere la verità sul perché non sono stati salvati.

Ormai la Propaganda vince sulla Pietà. Come in guerra. La Propaganda vince sul Dolore. Vince sulla Morte. La propaganda c’è sempre stata, ma ora è diventata Propaganda. Sistema. Si fa il possibile per non soccorrere i migranti alla deriva, ma lo si vuole nascondere. Nella realtà si disprezza la loro vita, anche con leggi.

L’abbiamo visto non solo con i famigerati decreti “sicurezza” del governo Conte-Salvini, ma anche con i recenti provvedimenti del governo Meloni contro le navi delle Ong che salvano i naufraghi. Screditate, punite, incriminate. Sfoderando rosari e valori cristiani. Tradendo il Vangelo nel modo più vergognoso.