La Lega e i neonazisti. “Lettera aperta all’assessore sui testimoni della Shoah” (di Vincenzo Passerini, pubblicata sul quotidiano “l’Adige” il 1° febbraio 2023)

«Egregio assessore Bisesti, in occasione del Giorno della Memoria lei ha chiesto ai giovani di essere loro i testimoni della Shoah una volta che i sopravvissuti allo sterminio non ci saranno più.

Forse i giovani avrebbero dovuto risponderle: perché non cominciate voi adulti a fare i testimoni? Perché chiedete a noi di fare quello che non fate voi? Noi la nostra parte la faremo – avrebbero potuto dirle i giovani -, ma voi adulti la state forse facendo? Voi politici la state facendo? Voi leghisti la state facendo?

Non so cosa avrebbe potuto rispondere loro, perché il suo partito, la Lega, è alleato con i partiti europei più vicini ai gruppi neonazisti, neofascisti, antisemiti, razzisti. È questo il modo di testimoniare la Shoah?

La Lega nel Parlamento Europeo ha formato un unico gruppo, il Gruppo Identità e Democrazia, con diversi partiti, tra i quali il partito di estrema destra della francese Marine Le Pen e l’Allianz für Deutschland (AfD), il partito tedesco che è il riferimento di molti movimenti neonazisti. Al punto che le autorità tedesche nel 2021 hanno posto questo partito sotto stretta sorveglianza perché “pericoloso per la democrazia”. Proprio per la sua contiguità coi gruppi neonazisti, neofascisti, razzisti responsabili di minacce, aggressioni, attentati.

In Germania nel 2021 ci sono stati 2738 episodi di antisemitismo di varia gravità. Sette al giorno.

Il cofondatore dell’Alianz für Deutschland, Alexander Gauland, disse nel 2018 che il nazismo fu “una cacca d’uccello nella storia millenaria della Germania”. È così, egregio assessore, che si fa memoria della Shoah?

E il leader dell’AfD della Turingia, Björn Höcke, ha infangato il memoriale dell’Olocausto di Berlino definendolo “monumento della vergogna”. Perché per l’Afd, partito alleato della Lega, è vergognoso non l’Olocausto, ma la memoria dell’Olocausto. Vuol dire questo fare i testimoni della Shoah? È questo che intendeva dire ai giovani, egregio assessore?

Non solo. In Italia la Lega è diventata in questi anni il riferimento per molti gruppi neofascisti e neonazisti. Gli episodi non si contano. Sono ampiamente documentati.

Basti leggere il libro di Paolo Berizzi, “Nazitalia. Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista”. Molte delle 424 pagine del libro sono dedicate ai rapporti tra la Lega e i nuovi nazifascisti. L’autore conosce meglio di chiunque altro l’estrema destra italiana, al punto da essere sotto scorta perché minacciato di morte.

È vero che ultimamente il partito di Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni si è ripreso un pezzo di questa estrema destra. È una gara. Sempre aperta. Vuol dire questo fare i testimoni della Shoah?

Il Giorno della memoria le scuole lo ricordano degnamente. Con molte e importanti iniziative. Ai miei tempi non si faceva nulla. I giovani di oggi sono mediamente più informati di noi alla loro età.

Il problema non è inventare chissà cosa di diverso per il Giorno della memoria. Il problema non sono i giovani. Ma gli adulti.

Il problema è la testimonianza degli adulti. Nella politica, in primo luogo. Perché fu la politica a pensare e pianificare quella mostruosità che fu lo sterminio di milioni di innocenti solo perché ebrei (ma anche di rom, oppositori politici, omosessuali).

È nella politica che ritornano gli eredi di quei carnefici e della loro disumana visione del mondo.

È nella politica, soprattutto, che bisogna tener viva la testimonianza dei sopravvissuti allo sterminio che presto non ci saranno più.

C’è molto da fare, egregio assessore. Soprattutto nel suo partito.»

Vincenzo Passerini

Lettera aperta pubblicata sul quotidiano “l’Adige” il 1° febbraio 2023.

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