Archivio dell'area tematica: Migranti

Con Romano Prodi, Lorenzo Prezzi, Maurizio Ambrosini: tre incontri di Città dell’uomo sull’invasione dell’Ucraina

L’associazione Città dell’uomo, fondata da Giuseppe Lazzati, organizza tre incontri (8 e 22 aprile, 9 maggio) sulla guerra in Ucraina con tre personalità di rilievo: Romano Prodi, già presidente del Consiglio e della Commissione UE, padre Lorenzo Prezzi, direttore del giornale online settimananews.it e già direttore de “Il Regno”, e Maurizio Ambrosini, tra i maggiori studiosi delle migrazioni. Ecco il programma e il link per seguire online i tre incontri.

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Daphne Caruana Galizia: “Ci sono corrotti ovunque” (da “Tracce nella nebbia”)

Daphne Caruana Galizia (1964-2017)

Papa Francesco va a Malta (2-3 aprile 2022), prigione per i migranti, paradiso fiscale nell’Unione Europea, crocevia di traffici mafiosi con l’Italia e dove regna il potere corrotto del Partito laburista in un “clima di impunità”.

La grande e coraggiosa giornalista Daphne Caruana Galizia denunciò tutto questo e fu assassinata. Gli sviluppi dell’inchiesta sulla sua morte. Le sue denunce riprese da altri giornalisti (minacciati).

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Nel Mediterraneo si continua a morire: altri 17 morti (23.500 dal 2014: una immensa strage)

Venerdì 18 marzo 2022, la Guardia costiera tunisina ha trovato in mare 12 corpi di profughi, in gran parte siriani, altri 5 sono stati trovati sabato 19 marzo. Erano su un barcone diretto verso le coste italiane.

Negli ultimi 15 giorni i morti nel Mediterraneo sono stati 70 secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim).

Dal 2014, una immensa strage nel Mediterraneo:  23.500 morti.

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Dopo la demagogia razzista: il bisogno drammatico di lavoratori fa raddoppiare gli ingressi consentiti agli stranieri

Immagine tratta da globalist.it.

Il nuovo decreto flussi del 21 dicembre 2021 rappresenta una netta svolta: il bisogno drammatico di manodopera straniera vince sulla demagogia e la xenofobia e il numero di lavoratori stranieri non comunitari che potranno entrare in Italia nel 2022 è più che raddoppiato rispetto agli ultimi sei anni: 69.700 lavoratori. Del tutto insufficiente, comunque. E manca ancora una politica migratoria. Si va avanti con procedure complicate e inadeguate che sono tra le cause dell’immigrazione irregolare.

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Basta finanziare i crimini contro l’umanità! L’accordo con la Libia va radicalmente cambiato

Libia, centro di detenzione governativo per i profughi (foto Medici senza frontiere- da “Avvenire”)

Il 2 febbraio è scaduto l’accordo (tecnicamente “memorandum”) tra Italia e Libia, sottoscritto il 2 febbraio 2017 dal governo di centrosinistra Gentiloni, sotto la regia del ministro Minniti, in base al quale noi finanziamo non solo la famigerata Guardia costiera libica (che abbiamo visto bastonare i profughi e cercare di speronare le loro barche perché affondino), ma finanziamo anche i disumani centri di detenzione per i profughi, meglio definiti lager. Perché lì si tortura, si ricatta , si violenta, si uccide.

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David Sassoli – 2/ “Continuiamo insieme la battaglia per salvare i profughi”

David Sassoli (1956-2022)

L’impegno sul fronte dei profughi da parte del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso il 10 gennaio per una grave malattia, era autentico e continuo. Ricordo la sua telefonata (eravamo amici dagli anni del comune impegno nell’associazione Rosa Bianca) dopo l’appello che con Laura Rozza Giuntella e un folto gruppo di personalità dell’associazionismo cattolico gli avevamo rivolto dalle pagine di “Avvenire” il 18 gennaio di un anno fa perché l’Europa salvasse i bambini profughi sull’isola di Lesbo che vivevano in condizioni disperate.

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Gurnah: “Scrivere serve anche a mostrare quello che può essere fatto diversamente”

Abdulrazak Gurnah

“Scrivere non riguarda un unico aspetto, non si concentra su questo o quel problema, su questo o quel timore, e siccome abbraccia la vita umana in un modo o in un altro, prima o poi la ferocia, l’amore e la debolezza diventano i suoi argomenti.

Sono convinto che scrivere serva inoltre a mostrare quello che può essere fatto diversamente, quello che sfugge al duro e cieco occhio del dominatore, quello che rende le persone, per quanto piccole di statura, sicure di sé stesse e immuni al disprezzo altrui.” (A. Gurnah)

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L’Italia accoglie 85.000 polacchi. Perché la Polonia non ha accolto neanche 100 profughi arrivati in Italia…?

Profughi colpiti da gas lacrimogeni e getti violenti di acqua gelida in pieno novembre – La Polonia li ferma così sul confine con la Bielorussia – Disumanità e barbarie indegne di un Paese europeo e cattolico  – Che esporta ovunque emigranti, ma che non vuole immigrati – Che riceve milioni di euro dall’Unione Europea, ma che fa il sovranista anti-Europa.

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Mimmo Lucano, condanna assurda

Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace.

“Siamo nella Locride, nel regno della ‘ndrangheta. Se a Lucano – che non ha intascato un euro per ammissione generale – danno 13 anni, ai mafiosi che rubano, corrompono e ammazzano quanti anni danno? Diecimila? Centomila? Ma questa assurda condanna non reggerà.”

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I cimiteri di Zarzis, tombe senza nome

Chamseddine Marzoug nel “Cimitero degli sconosciuti” da lui creato e curato (foto kapitalis.com).

Vive nella città di Zarzis, sulla costa tunisina nei pressi del confine libico, un uomo, Chamseddine Marzoug, che da dieci anni seppellisce i migranti morti nei naufragi e restituiti dal mare alla terra.

Prima che la pietà lo vincesse, i corpi finivano in fosse comuni.

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Il popolo profugo dei Rohingya perde il suo grande leader progressista

Mohib Ullah

“Le minacce di morte erano diventate parte della sua vita”, ha scritto Hanna Beech sul “New York Times” del 2 ottobre scorso.

Mohib Hullah, 46 anni, fondatore e leader dell’Arakan Rohingya Society for Peace and Human Rights, è stato ucciso il 29 settembre nel campo profughi di Katupalong, in Bangladesh, il più grande del mondo, che accoglie 600 mila profughi Rohingya dei 900 mila accolti nel distretto di Cox’s Bazar.

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Afghanistan: il fallimento da tempo annunciato di una guerra che non si doveva fare

 

Kabul, bombardamento (foto repubblica.it)

Solo i disinformati si sorpendono di quanto sta accadendo in Afghanistan, della vittoria dei talebani e del fallimento della guerra. Un fallimento da anni sotto gli occhi di tutti e di cui gli americani da tempo hanno preso atto aprendo le trattavive con i talebani e lasciando il paese.

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Valori umani, non solo medaglie d’oro

Eseosa Fausto Desalù (foto repubblica.it)

“Mia madre mi ha insegnato a rispettare  le regole. Si vive con le leggi che ci sono, servono a tenere viva una società e io non mi metto a giudicarle, però posso dire che per un bimbo italiano, nato qui, cresciuto qui è doloroso essere messo in pausa. Io aspettavo i 18 anni come il primo dei miei tanti traguardi, altri possono vivere quel limite come una esclusione”.

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“Vicini lontani. Otto racconti di anime in viaggio” (incontro con Angela Tognolini, 14 agosto 2021)

Angela Tognolini

“In questi quattro anni ho ascoltato le storie di circa trecento migranti: storie vere, lunghe, brevi, terribili, divertenti, piene di disperazione e piene di speranza, storie a volte inventate per nascondere storie ancora più tremende …  

In questi quattro anni di racconti, dialoghi, pianti, risate e litigi, le persone a cui appartenevano quelle storie sono diventate in qualche modo la mia gente. Ci lavoravo di giorno, li sognavo di notte …” (Angela Tognolini)

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Voghera, la fine della giustizia (editoriale su “l’Adige”, sabato 24 luglio 2021)

Youns El Boussettaoui

Le lacrime e il grido “Dov’è la giustizia?” di Bahuja, la sorella di Youns El Boussettaoui, la persona senza dimora ammazzata a Voghera con un colpo di pistola al cuore, durante una lite, dall’assessore leghista Massimo Adriatici, cadono in un vile clima di minimizzazioni in cui è finito un Paese senza più dignità.

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Nell’anno della pandemia, 82,4 milioni di sfollati e profughi

“Nonostante la pandemia, nel 2020 il numero di persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni dei diritti umani è salito a quasi 82,4 milioni, secondo l’ultimo rapporto annuale Global Trends dell’Unhcr pubblicato oggi a Ginevra. Si tratta di un aumento del quattro per cento rispetto alla cifra record di 79,5 milioni di persone in fuga toccata alla fine del 2019.” (20 giugno 2021, Comunicato stampa dell’Unhcr)

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Così si lavora nei campi di Gioia Tauro

redattore sociale.it

«Mi chiamo Mohamed, sono nato in Senegal e non vedo mia moglie da 7 anni. Ho un contratto di lavoro per 2 mesi all’anno, il resto dei mesi lavoro in nero e non posso farci nulla. Ho chiesto insistentemente ai miei datori di lavoro di farmi un regolare contratto per permettermi di dimostrare che posso convertire il mio documento di soggiorno. Ma continuano a dire che, anche se lavoro bene, fare un contratto gli costa troppo. Non posso tornare in Africa, non posso far venire mia moglie in Italia.» (da “Avvenire”, 17 giugno 2021)

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“Schiuma della terra” (Hannah Arendt)

Hannah Arendt

“La disgrazia degli individui senza status giuridico non consiste nell’essere privati della vita, della libertà, del perseguimento della felicità, dell’eguaglianza di fronte alla legge e della libertà di opinione (formule intese a risolvere i problemi nell’ambito di determinate comunità), ma nel non appartenere più ad alcuna comunità di sorta…”.

Hannah Arendt

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Corridoi umanitari dall’isola di Lesbo e dall’Etiopia

Foto: Comunità di Sant’Egidio.

Ogni tanto qualche buona notizia sul fronte profughi. Grazie ai corridoi umanitari, il 17 maggio scorso sono sbarcati a Fiumicino 40 profughi provenienti dall’isola greca di Lesbo. Il 28 maggio ne sono sbarcati 70 provenienti dall’Etiopia.

Saranno accolti in Italia senza spese per lo Stato. E 106 sono arrivati il 3 marzo in Germania da Lesbo.

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Alidad laureato

Un giorno d’agosto del 2005 un tir, diretto a nord, sosta in un autogrill vicino a Bressanone. Da sotto esce un ragazzino. È tramortito, sporco.

S’era legato di nascosto all’asse delle ruote posteriori prima che il tir partisse, dentro la nave, dalla Grecia. Poi Venezia, l’autostrada, quattro ore d’inferno. Altri erano morti così.

È affidato al Kinderhof  di Merano.

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1 maggio 2021, “la Repubblica”, articolo e video: “Migranti picchiati dalla guardia costiera libica nel Mediterraneo e costretti a rientrare”

Da “la Repubblica”, 1 maggio 2021.

“Inseguiti da un gommone e da una motovedetta della guardia costiera libica, picchiati con un bastone e costretti a tornare nell’inferno della Libia. È solo uno dei cosiddetti soccorsi operati dalla guardia costiera di Tripoli, questa volta documentato dall’equipaggio della Sea Watch 4 che ha pubblicato il video su Twitter.” (di Alessandra Ziniti)

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“Ancora un’altra strage annunciata” (editoriale su “l’Adige”, sabato 24 aprile 2021)

Centotrenta profughi sono morti in mare in una nuova strage che poteva essere evitata.

Da due giorni tutti sapevano che c’erano 3 barconi nel Canale di Sicilia in pericolo di affondare per il mare mosso. Hanno lanciato messaggi, ma né i libici né gli italiani né i maltesi sono intervenuti. E così quei poveri profughi sono morti.

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Basta silenzi! 130 profughi muoiono in mare in una nuova strage che poteva essere evitata

Foto del quotidiano “Avvenire”.

Un’altra orrenda strage che poteva essere evitata. Doveva essere evitata. Doveva!

Da due giorni tutti sapevano che c’erano 3 barconi nel Canale di Sicilia in pericolo di affondare per il mare mosso. Hanno lanciato messaggi, ma né i libici né gli italiani né i maltesi sono intervenuti. E così 130 poveri profughi sono morti.

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