«… e quante volte può un uomo volgere il capo
e fare finta di non vedere …
… e quante morti ci vorranno prima che lui sappia
che troppi sono morti…»
Bob Dylan
QUANTI DOVRANNO MORIRE ANCORA?
Le tragiche immagini di un bimbo profugo morto (non il solo, purtroppo) deposto dalle onde su una spiaggia libica, diffuse martedì 25 maggio 2021 da Oscar Camps, fondatore di Open Arms, la nave che salva i migranti, le accompagniamo con le parole di Blowin’ in the Wind di Bob Dylan che ha compiuto 80 anni il 24 maggio scorso.
La canzone è del 1962, ma è un grido immortale contro le guerre, le armi e l’indifferenza di fronte alle vittime innocenti.
Troppi, troppe persone e troppi governi continuano a far finta di non vedere la tragedia dei migranti che muoiono nel Mediterraneo o nell’Atlantico.
Quanti innocenti ancora dovranno morire prima che ci sia un sussulto di umanità?
Bob Dylan e Joan Baez in Blowin’ in the Wind
BLOWIN’ IN THE WIND
“How many roads must a man walk down
before you can call him a man
yes ‘n how many seas must a white dove sail
before she sleeps in the sand
yes and how many times must the cannonballs fly
before they’re forever banned
the answer my friend is blowing in the wind
the answer is blowing in the wind
Yes and how many years can a mountain exist
before it is washed to the sea
yes and how many years can some people exist
before they’re allowed to be free
yes and how many times can a man turn his head
and pretend that he just doesn’t see
the answer my friend is blowing in the wind
the answer is blowing in the wind
Yes and how many times must a man look up
before he can see the sky
yes and how many ears must one man have
before he can hear people cry
yes and how many deaths will it take till he knows
that too many people have died
the answer my friend is blowing in the wind
the answer is blowing in the wind”.
TRADUZIONE
Quante strade deve percorrere un uomo
prima di poterlo chiamare un uomo
e quanti mari deve navigare una bianca colomba
prima di dormire sulla sabbia
e quante volte debbono volare le palle di cannone
prima di essere proibite per sempre
la risposta amico soffia nel vento
la risposta soffia nel vento
E quanti anni può una montagna esistere
prima di essere spazzata verso il mare
e quanti anni possono gli uomini esistere
prima di essere lasciati liberi
e quante volte può un uomo volgere il capo
e fare finta di non vedere
la risposta amico soffia nel vento
la risposta soffia nel vento
E quante volte deve un uomo guardare in alto
prima di poter vedere il cielo
e quanti orecchi deve un uomo avere
prima di poter sentire gli altri che piangono
e quante morti ci vorranno prima che lui sappia
che troppi sono morti
la risposta amico soffia nel vento
la risposta soffia nel vento”.
(Traduzione a cura di Francesco Komd dal sito InfinitiTesti)
TESTO IN ITALIANO NELL’ADATTAMENTO DI MOGOL
Quante le strade che un uomo farà
e quando fermarsi potrà?
Quanti mari un gabbiano dovrà attraversar
per giungere e per riposar?
Quando tutta la gente del mondo riavrà
per sempre la sua libertà?
Risposta non c’è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.
Quando dal mare un’onda verrà
che i monti lavare potrà?
Quante volte un uomo dovrà litigar
sapendo che è inutile odiar?
E poi quante persone dovranno morir
perché siamo in troppi a morir?
Risposta non c’è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.
Quanti cannoni dovranno sparar
e quando la pace verrà?
Quanti bimbi innocenti dovranno morir
e senza sapere il perché?
Quanto giovane sangue versato sarà
finché un’alba nuova verrà?
Risposta non c’è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.
Blowin’ in the Wind alla fiaccolata con le donne migranti nella Valle del Vanoi (Trentino).