Presentazione dell’archivio politico di Vincenzo Passerini, a cura della Biblioteca Civica di Rovereto. Interventi di Giulia Robol, Rinaldo Filosi, Ornella Bolognese

L’archivio politico di Vincenzo Passerini, donato alla Biblioteca Civica di Rovereto e da questa ordinato e inventariato, è stato presentato presso la stessa Biblioteca il 28 aprile 2022 nell’ambito della II Settimana Civica. Dal 25 aprile al 1 maggio 2022 si è svolta, infatti, la II Settimana Civica, promossa a livello nazionale da movimenti, associazioni, enti locali con il motto “Protagonisti. Non spettatori” e dedicata a David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, cittadino esemplare” scomparso l’11 gennaio 2022.

Di seguito pubblichiamo gli interventi di Giulia Robol, vicesindaca di Rovereto, Rinaldo Filosi, della Biblioteca Civica, Ornella Bolognese, della Cooperativa Koiné che ha riordinato e inventariato l’archivio. Per l’intervento di Vincenzo Passerini vedi “Ricordando David Sassoli e il suo impegno nella Rosa Bianca e per i migranti”.

 

Presentazione dell’archivio politico di Vincenzo Passerini

Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, Rovereto (TN), 28 aprile 2022

 

 

Intervento di Giulia Robol

Vicesindaca – assessora all’Educazione e alla Città universitaria del Comune di Rovereto

Benvenuti.

Mi fa molto piacere proseguire con uno degli appuntamenti, direi anche più mportanti per quel che riguarda il coinvolgimento della Biblioteca Civica Tartarotti, e che sta all’interno, come ha detto bene Marco Perinelli, della Settimana Civica 2022, che quest’Amministrazione ha organizzato, in collaborazione anche con l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato all’Istruzione, per promuovere proprio il tema dell’educazione civica e dell’educazione alla cittadinanza nella comunità, con una sezione che riguarda ciò che le scuole, grazie agli insegnanti che lo hanno ritenuto, hanno sviluppato nel corso dell’anno rispetto a questa tematica, per avere poi una vetrina sulla città e un confronto tra istituzioni diverse.

Da questo contesto derivano dibattiti estremamente interessanti, sia a livello di comunità e di coinvolgimento della cittadinanza, sia con le generazioni più giovani, e questa mi pare una ripartenza molto importante.

Dentro questa ripartenza si inserisce naturalmente un dialogo con Vincenzo Passerini, che noi siamo molto contenti di ospitare in questa sede, in modo da poterci confrontare con lui, anche perché questo rapporto nasce da una sua donazione molto particolare, che la Biblioteca Civica è solita comunque accogliere quando alcuni cittadini manifestano il desiderio e la volontà di lasciare una serie di documenti, come testimonianza di pensiero, di studio, di attività.

E sapete che la biblioteca cittadina è un po’ un orgoglio, l’identità, la storia di Rovereto, e quindi per noi è molto importante.

Questa sera parliamo quindi anche dell’archivio politico di Vincenzo Passerini, ovvero di documenti e di scritti che riguardano un’attività politica a tutto tondo – e quando parlo di attività politica non mi riferisco solo a quella dal punto di vista istituzionale, che pur naturalmente è importante.

Vincenzo Passerini ha avuto un’attività come consigliere regionale per dieci anni, e questo è un aspetto fondamentale, naturalmente, perché la pratica nelle istituzioni non è sempre semplice, ma comunque è necessaria affinché certe politiche vengano attuate secondo ideali che riteniamo giusti e validi.

Al tempo stesso molto importante è poi l’impegno politico associativo di costruzione, di discussione e di confronto su alcune tematiche che sono tematiche fondamentali e non da tutti condivise.

Riuscire a fare di questi ragionamenti un patrimonio generale di confronto della collettività è a mio avviso molto significativo.

La professionalità di partenza, che è quella di bibliotecario, ci aiuta – questo non lo darei come un fatto scontato –. Il fatto di essere di Brentonico e quindi della Vallagarina è altrettanto un motivo di orgoglio.

Quello che per me è soprattutto importante è l’impegno in alcune associazioni culturali e politiche molto significative, come ad esempio la Rosa Bianca, oppure all’interno del movimento politico della Rete, e qui voglio ricordare Leoluca Orlando e Nando Dalla Chiesa, solo due esempi per far comprendere di cosa stiamo parlando.

Parliamo della storia del nostro Paese, del dibattito che è avvenuto non solo all’interno del Trentino e di un filone di pensiero a mio avviso molto significativo, volto alla partecipazione, al contributo della comunità rispetto a principi e valori di uguaglianza, nel tentativo di abbattere disuguaglianze che sono sempre molto presenti nella nostra società e attualmente con una forbice che si è maggiormente acuita.

Quindi tematiche alle volte scomode, a partire dalle quali trovare politiche che siano poi attive e concrete e in grado di combattere queste tendenze, non è sempre semplice.

Credo che questi punti di riferimento siano molto significativi, come anche il passo successivo di Vincenzo Passerini, cioè la scelta, dopo dieci anni di attività all’interno del Consiglio regionale, di abbandonare come stabilito.

Voi sapete che spesso è un dibattito, che un po’ attanaglia ed è motivo anche di conflitto interno per chi fa politica attiva all’interno delle istituzioni, dire a un certo punto basta, ho dato in qualche modo il mio contributo, ma continuo comunque a portare avanti queste istanze e questi valori al di fuori delle istituzioni, senza fermarsi nel confronto, che è sempre importante attivare nella comunità.

Voglio ricordare anche la partecipazione di Vincenzo Passerini alla fondazione di realtà molto attive come la casa editrice il Margine, che sappiamo aver elaborato, prodotto e curato tantissimi testi e tantissimi libri. Da questo punto di vista ricordo la figura di Piergiorgio Cattani, anche se non è l’anniversario.

Venendo io dalla fondazione di un partito che ha fatto discutere nella storia del paese, ovvero il Partito democratico, comunque ricordo un’attività di pensiero e di confronto, che al di là delle singole individualità, ha portato ad un’elaborazione collettiva, ad uno sforzo di partecipazione e a una volontà di rimettere in sesto la politica rispetto a certi percorsi ideali molto importanti, che poi non ho più rivisto nel percorso – seppur non così lungo – della mia esperienza.

Lo dico perché credo che la politica abbia bisogno di grandi processi di partecipazione e, in questo momento molto specifico, della riapertura di un confronto molto aperto, non solo all’interno dei partiti politici, ma anche delle nostre comunità.

C’è bisogno di ripensare alcune categorie e i relativi momenti di confronto, e ciò può avvenire anche attraverso dibattiti su determinati temi, in modo da promuoverli a livello associativo organizzato.

Ovviamente anche i partiti politici sono delle associazioni culturali. L’impegno sugli aspetti culturali a mio avviso è ciò che ha caratterizzato tantissimo l’attività di Vincenzo Passerini in passato, e la caratterizza tuttora.

Uno dei temi, che a mio avviso è molto sensibile, importante e attuale anche adesso rispetto a quello che stiamo vedendo, ovvero il dramma di una guerra che è scoppiata all’interno dell’Europa, – è la questione dei migranti, delle diseguaglianze tra ricchi e poveri, quindi la lotta alle diseguaglianze sociali, la voglia di collaborazione e di dialogo tra popoli e culture diverse.

Il diritto dell’individuo e della persona, che attraversa tutti i percorsi storici dalla nascita dell’uomo ad oggi, a muoversi e a spostarsi per la propria sopravvivenza, è un diritto che dovrebbe essere considerato assolutamente primario e riconosciuto.

Vediamo che invece porta ancor oggi ad uno scontro che mette in luce piuttosto la diversità. Invece che essere ricchezza, diventa sostanzialmente un problema.

Questi sono temi che spesso vengono considerati scomodi, ma sono temi di cui invece bisogna parlare, su cui bisogna continuare a confrontarsi, per il semplice motivo che ciò che noi abbiamo vissuto e viviamo su questa terra è quello che in fondo nella storia è stato vissuto in tanti altri luoghi del mondo.

Ciò sta succedendo anche adesso, nello scontro e nell’odio sociale che deriverà da questo scontro tra russi e ucraini.

Questi sono temi che fanno parte da sempre dell’attività di Vincenzo Passerini – non ne ripercorro qui il curriculum lunghissimo.

Sono temi importanti e racchiusi nelle vicende di periodi storico-politici, non solo italiani, molto diversi, ma che in fondo hanno una matrice di temi e di valori che è sempre la stessa.

Per me questa è la ricchezza dell’archivio politico di Vincenzo Passerini e della documentazione che ci è stata preziosamente donata e di cui chiaramente sono assolutamente grata.

 

 Intervento di Rinaldo Filosi

Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto

È un momento importante e una soddisfazione poter partecipare alla presentazione del riordino e inventariazione dell’archivio politico di Vincenzo Passerini.

Nella Biblioteca Civica mi occupo di archivi e in particolare di archivi di persona.

Voglio esprimere brevemente alcuni ringraziamenti.

Innanzitutto a Vincenzo Passerini che ha accettato il nostro invito e che ha donato alla Biblioteca la sua documentazione d’archivio, offrendo così la possibilità a tutti i cittadini, di comprendere, approfondire e comunque di avvalersi di tanti anni di attività e di impegno civile.

Anni di battaglie, di pensieri, riflessioni e azioni che Vincenzo Passerini ha portato avanti – lui stesso ci tiene a sottolinearlo e ciò emerge dall’archivio stesso – non da solo, ma insieme ad altri compagni e compagne di viaggio, cercando sempre il confronto con gruppi, movimenti, comunità.

L’ordinamento e inventariazione dell’archivio consegnano un bene alla comunità, testimoniando una modalità di farsi carico dei diritti di tutti, con un pensiero costante a chi non è in grado da solo di potersi difendere o di poter vedere riconosciuti i propri diritti.

La Biblioteca Civica di Rovereto ha ritenuto quindi che fosse una grande occasione quella di investire in questo lavoro valorizzando la testimonianza di Vincenzo Passerini.

Un ringraziamento al precedente direttore Gianmario Baldi che ha accompagnato questa collaborazione e promosso la donazione dell’archivio.

Per gli archivi di persona nella Biblioteca civica di Rovereto c’è da tempo un’attenzione particolare perché sono occasioni per conoscere e approfondire la storia delle comunità attraverso le competenze, le esperienze, le passioni dei cittadini.

Un ringraziamento inoltre alla Cooperativa Koinè di Trento e in particolare a Chiara Bruni, Ornella Bolognese e Francesca Tecilla, che hanno realizzato l’ordinamento e inventariazione dell’archivio su incarico e con il coordinamento della Biblioteca Civica.

Un ringraziamento alla Caritro (Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) che nell’ottica della valorizzazione ha messo a disposizione un contributo per la realizzazione del lavoro.

In particolare è stato elaborato dalla Biblioteca Civica di Rovereto un Progetto dedicato agli archivi con valenza politica o comunque nei quali sono ravvisabili i temi della difesa dei diritti civili, nel caso particolare l’archivio di Vincenzo Passerini e, in un lavoro distinto, l’archivio professionale dell’avvocato Sandro Canestrini, che sarà oggetto di un successivo momento di presentazione.

Si vuole in tal modo promuovere la conoscenza di fonti di particolare importanza per la storia della difesa dei diritti civili, nonché per la storia dei movimenti e dei partiti politici dell’ultimo cinquantennio, con rilevanza regionale e nazionale.

Presso la Biblioteca Civica sono conservati anche altri archivi con valenza “politica”: cito solo come esempio l’archivio di Remo Albertini, che è stato presidente della Provincia autonoma di Trento (1952-1956) e Presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige (1956-1958, 1960-1962). Il suo archivio comprende anche documentazione relativa alla sua attività politica.

Si pensi poi al particolare valore come fonte storica, che hanno particolari tipi di documentazione come le raccolte di volantini, manifesti e ciclostilati dei movimenti studenteschi del Sessantotto e degli anni Settanta, conservati in un discreto numero di esemplari anche presso la Biblioteca Civica di Rovereto.

Do ora la parola a Ornella Bolognese della Cooperativa Koinè che parlerà del lavoro di inventariazione sull’archivio Passerini.

 

Intervento di Ornella Bolognese

Presidente della Coop. Koinè di Trento

Prima di esporre le diverse fasi del lavoro di ordinamento e inventariazione effettuato sull’archivio di Vincenzo Passerini è doveroso fare una premessa.

L’approccio ad un archivio privato richiede prima di tutto un grande rispetto, prima ancora del rispetto di ogni regola che la scienza archivistica richiede. Ogni archivio è unico, perché uniche sono le persone che lo creano.

L’archivio privato è come uno scrigno che conserva tanti tesori ed è compito dell’archivista farli emergere in modo tale da offrire ad altri la possibilità di ammirarli.

Vediamo allora quali sono state le fasi più importanti dell’intervento sull’archivio, intervento curato prevalentemente dalla nostra collaboratrice, l’archivista Chiara Bruni.

1) Studio di carattere storico/biografico del soggetto produttore: fase fondamentale al fine di collocare il materiale documentario nel corretto contesto storico;

2) Schedatura delle unità archivistiche originali (parliamo di buste, ovvero di scatole d’archivio): la documentazione, di contenuto prevalentemente omogeneo, raccolta nelle scatole (recanti un titolo specifico o la generale dicitura “Vari”), era generalmente suddivisa all’interno dei contenitori in sottofascicoli titolati secondo il loro contenuto. La tipologia documentale in gran parte presente in tutte le unità è costituita da corrispondenza, appunti manoscritti, documentazione a stampa (ritagli di articoli da quotidiani e riviste in prevalenza locali, opuscoli, cataloghi), documentazione di lavoro (bozze di testi , ricerche), schede di presentazione di libri.

Tutte le unità sono state descritte in modo dettagliato: ogni ‘scheda unità’riporta infatti dati relativi alla denominazione (il titolo), agli estremi cronologici dei documenti in essa contenuti, alla consistenza (computo delle carte), alla tipologia dell’unità (se si tratta di busta, fascicolo o scatola) e informazioni relative al contenuto, queste rese a livello analitico.

3) La fase successiva ha riguardato la ripartizione e l’ordinamento delle diverse unità archivistiche all’interno del fondo (sette serie più un subfondo relativo alla documentazione lasciata dall’ing. Riccardo Maroni); nel caso dell’archivio Passerini si è tenuto conto della ripartizione già a grandi linee fornita nella descrizione dell’archivio consegnato alla Biblioteca civica nel maggio 2020.

La struttura così ottenuta ripercorre cronologicamente, in sette serie, i campi di attività di Vincenzo Passerini:

  1. Partecipazione ad attività culturali e sociali;
  2. Attività Lega Nazionale Democratica-Associazione nazionale Rosa Bianca-Rivista Il Margine;
  3. Attività nel Movimento per la Democrazia La Rete;
  4. Attività di consigliere provinciale della Provincia Autonoma di Trento;
  5. Attività di consigliere regionale della regione Trentino-Alto Adige;
  6. Attività di assessore all’Istruzione e formazione professionale della Provincia Autonoma di Trento;
  7. Attività di direttore editoriale della casa editrice “Il Margine”;

In un subfondo è invece raccolta (articolata in cinque serie) la documentazione che Riccardo Maroni lasciò all’amico Passerini con il quale collaborò dalla fine degli anni ’70 fino alla morte sopraggiunta nel 1993. Si tratta di materiale legato alla sua attività e alla propria vita, lasciato con l’intento di un utilizzo da parte di Passerini per una biografia. Questa documentazione è stata inventariata ricalcando nella struttura un precedente lavoro di riordino relativo al primo versamento dell’archivio Maroni alla Biblioteca civica.

Ogni serie dell’inventario riporta una breve introduzione; una scheda biografica e indici di persona e istituzioni corredano l’inventario.

Tornando all’immagine iniziale, lo scrigno è quindi stato aperto e il nostro lavoro permetterà, a chi vorrà, di scegliere la “gemma” che più interessa.

Lo scopo è raggiunto: l’archivio adesso è vivo.

Grazie per la vostra attenzione.