La premier Meloni in Etiopia. Dimenticata la più sanguinosa guerra contemporanea dopo quella del Congo
Pensiero del giorno
SEMPRE PIÙ DIMENTICATE LE 800 MILA VITTIME DEL TIGRAY

Etiopia, Tigray, sfollati (Ansa)
Il capo del governo italiano è in visita in Etiopia. Restituisce la visita a Roma del febbraio scorso di Abiy Ahmed, premier etiope. Ma chi ricorda che in Etiopia, anche per gravissime responsabilità di Abiy Ahmed, c’è stata in questi due anni e mezzo, e non è del tutto finita malgrado gli accordi di pace, una spaventosa guerra civile che ha fatto 800 mila morti, in gran parte civili? La più sanguinosa guerra del nostro tempo dopo quella del Congo. Con crimini contro l’umanità denunciati da molte organizzazioni internazionali alle quali il premier etiope ha sempre vietato l’ingresso in Tigray.
Si veda il nostro editoriale su “Vita trentina” del 23 febbraio 2023 “Le vittime dimenticate del Tigray”.
Vittime sempre più dimenticate.
«A un anno dall’inizio della barbara invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, le immani sofferenze subite dalla popolazione non conoscono fine. La pace sembra ancora lontana. In Etiopia, nella regione del Tigray (o Tigrè), la pace, per quanto fragile, è stata raggiunta nel novembre scorso dopo due anni di guerra. La guerra più sanguinosa di questo secolo dopo quella del Congo che papa Francesco ha denunciato con veementi parole nel suo recente viaggio nel martoriato paese. Le vittime nel Tigray sarebbero addirittura 800 mila, la maggior parte civili, secondo stime delle Nazioni Unite.» (Vincenzo Passerini)
