“Auguri di buon compleanno, Sophie. Herzlichen Glückwünsche zum Geburtstag, Sophie” (Viaggio nei luoghi di Sophie Scholl)

Ritratto di Sophie

Fotoritratto di Sophie (Mostra e archivio permanente a Forchtenberg)

“Sophie Scholl compirebbe 100 anni il 9 maggio 2021. Questo è un ricordo per immagini dei luoghi dalla sua nascita e della sua prima giovinezza trascorsa nell’amato paese natale di Forchtenberg, in Baden Württemberg, Germania.” (Eliseo Antonini)

 

Auguri di buon compleanno, Sophie.

Herzlichen Glückwünsche zum Geburtstag, Sophie.

Viaggio nei luoghi di Sophie Scholl

di Eliseo Antonini

 

 

 

Forchtenberg (2012), paese natale di Sophie Scholl, nella valle del fiume Kocher e attorniato dalle colline della Svevia, si trova a circa 100 km a nord di Stoccarda, capoluogo della regione Baden Württemberg. Ancora oggi è una zona agricola dedita all’allevamento del bestiame per la produzione di latte.

 

 

Il municipio di Forchtenberg, casa natale di Sophie Scholl.

 

Il papà di Sophie e Hans, Robert Scholl, dal 1920 al 1930 fu sindaco del piccolo e isolato paese svevo (contava circa 850 abitanti all’epoca), a nord di Stoccarda, capoluogo della regione. L’appartamento dove abitavano era nel municipio. La famiglia Scholl si trasferì poi a Ludwigsburg (1930) e quindi a Ulm (1932).

 

Targa Casa Natale

“Municipio. Casa natale di Sophie Scholl. In questa casa i fratelli Scholl trascorsero la loro giovinezza. Morirono nella resistenza contro l’ingiustizia e la violenza.”

 

Genitori

Robert Scholl (1891-1973) e Magdalena Lina Müller (1881-1958) si sposarono nel 1916, lui 25 anni e lei 35. Si conobbero durante la Prima guerra mondiale, nella primavera del 1915, a Ludwigsburg, entrambi aiutanti nel locale lazzaretto.

 

Il padre Robert fu per Sophie una figura decisiva per la sua formazione “politica”.

Scrive Barbara Beuys nella sua biografia di Sophie Scholl (Sophie Scholl. Biografie, Insel taschenbuch, 2011):

«Robert Scholl proveniva da una famiglia di piccoli agricoltori [Geißelhardt] e poté studiare soltanto  grazie alle lezioni giornaliere e gratuite del parroco del suo paese. Conseguì in forma privata nel 1909, presso il ginnasio di Stoccarda (Eberhardt-Ludwig), la maturità.

Successivamente intraprese la carriera di funzionario amministrativo all’interno dell’amministrazione pubblica locale.
Seguiva con attenzione la politica e gli avvenimenti sia nazionali sia mondiali. Lo testimonia una lettera alla moglie Lina del 1917 in cui scrive:

Hai letto il discorso di Wilson? Questo è per me vangelo politico … io mi riconosco nel suo punto di vista passaggio per passaggio, poiché come si vede e come capisco bene in guerra si è molto soli e ciascuno deve sempre sottoporsi a un esame di coscienza, per valutare se non si aderisca a ideali sciocchi e impossibili.

Nel paese di Forchtenberg sia il medico sia il parroco non condividevano affatto le idee politiche di Robert Scholl.

Il parroco, in visita a casa Scholl, disse: “Lei legge queste cose qui?”. Si riferiva al giornale “Die Menschheit”, “L’Umanità”. Chi era abbonato a questo giornale era presto catalogabile come democratico e difensore della Repubblica di Weimar e oppositore delle politiche militaresche e nazionalistiche».

 

La scuola di Sophie

La scuola di Forchtenberg che Sophie frequentò fino ai nove anni.

 

«Al suo quarto anno di scuola, il 14 gennaio 1932, Sophie ha potuto inaugurare l’album delle poesie della sua cara amica Irene Benz. Sulla prima pagina scrisse, con grafia curata e in perfetto tedesco:

Non lasciarti mai derubare il Tuo gioioso coraggio. Rimani fedele al Tuo credo. Sia nei giorni belli sia in quelli brutti. Il peso da portare sarà per Te più leggero. Un solido sostegno è la fiducia infantile verso Dio. Ricordo della Tua Sophie Scholl.

Con mano sicura e tratto preciso disegnò un ramo d’albero sul bordo sinistro per decorare la sua dedica.» (Barbara Beuys, Sophie Scholl. Biografie, Insel taschenbuch, 2011).

 

Giardino

Non lontano dal municipio, sulla via in salita che porta alle rovine del castello, si trovava la casa con giardino del parroco del paese. Fu questo un luogo molto amato da Sophie e anche da Hans.

 

Castello Ruine

Le mura del castello di Forchtenberg dove spesso i fratelli Scholl e gli amici del paese si ritrovavano a giocare.

 

Veduta Paese

Il paese di Forchtenberg e la valle del Kocher visti dalle rovine del castello che sta sulla sommità della collina.

 

Fiume

Nel fondovalle scorre il fiume Kocher, che attraversa Forchtenberg. Anche questo fu un luogo molto frequentato per i giochi con gli amici e dove Hans e Sophie impararono a nuotare.

 

Bagno al fiume

In riva al fiume Kocher a Forchtenberg: la famiglia Scholl. Sophie è la seconda da sinistra. Manca Hans.

 

Sedia

La sedia che papà Robert aveva comprato a Sophie per il taglio dei capelli. È  ancora esposta in un salone per signore a Forchtenberg.

 

 

Residenza

Robert Scholl alla Residenza di Ludwigsburg (ca. 1931) con  cinque figli: Inge, Hans, Elisabeth, Sophie e Werner. Mancano mamma Magdalena e Tilde, la più piccola. Ludwigsburg era al tempo una cittadina di circa 30.000 abitanti e fu per la famiglia Scholl un periodo non felice e di passaggio verso Ulm dove il padre trovò un nuovo lavoro e una nuova casa con giardino che somigliava a quella di Forchtenberg.

 

Questi sono i luoghi della giovinezza di questa gioiosa ragazza resistente e coraggiosa che incontrò nella sua breve esistenza un tempo molto difficile e tragico.

Anche la sua azione ispirò un passaggio importante dell’attuale Costituzione tedesca sul diritto alla resistenza: «Gegen jeden, der es unternimmt, diese Ordnung zu beseitigen, haben alle Deutschen das Recht zum Widerstand, wenn andere Abhilfe nicht möglich ist». «Contro chiunque tenti di sovvertire questo ordinamento, tutti i tedeschi hanno il diritto di opporre resistenza, quando altri rimedi non siano possibili». (Art. 20 c.4 – Diritto alla Resistenza)

Auguri e grazie, Sophie. Glückwünsche und Danke, Sophie.

Eliseo Antonini

Germania, 6 maggio 2021

 

Foto storiche: Arbeitskreis für Landeskunde/Landesgeschichte RP Stuttgart

Le altre foto sono dell’autore.