Archivio della parola chiave: Trentino

In nome di Abdoulaye

In una bellissima intervista pubblicata su «l’Adige» del 20 novembre scorso, Roberta Boccardi ha raccolto, con grande umanità, da una coppia di genitori cinquantenni dell’Alta Valsugana la storia di Abdoulaye, profugo senegalese di ventidue anni che loro avevano accolto in famiglia e che era morto poco giorni prima, dopo aver lottato invano con una grave malattia.
Una storia difficile da dimenticare, per diversi motivi.

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L’attentato

Nelle stesse ore in cui dei barbari appiccavano il fuoco al portone della casa delle suore Elisabettine di Lavarone, rinomato centro turistico trentino, destinata ad accogliere ventiquattro donne profughe provenienti dalla Nigeria, le Nazioni Unite diffondevano un drammatico appello alla comunità internazionale per salvare la vita di 75 mila bambini che nei prossimi mesi rischiano di morire di fame proprio in Nigeria.

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Briciole che salvano l’umanità

L’altra sera si discuteva a Canova di Gardolo su “quale convivenza costruire nella nostra comunità”. Canova è uno dei quartieri periferici di Trento più popolosi, più giovani e a più alta concentrazione di immigrati. Tema che crea discussioni, ma anche azioni. Esemplari.

L’incontro avveniva nel centro La Casetta dove, in uno stanzino, c’è anche un forno, il “forno sociale” del pane, gestito dall’associazione Carpe Diem in collaborazione con la cooperativa Arianna. Le donne, di storica residenza o immigrate, si trovano insieme per fare il pane.

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Quante orecchie, quanti morti?

«Quante orecchie deve avere un uomo prima di poter sentire la gente piangere? E quanti morti ci vorranno prima che egli sappia che troppi sono morti? E quante volte può voltare la testa fingendo di non vedere?».

Si canta Blowin’ in the Wind di Bob Dylan alla partenza della fiaccolata della pace che inaugura l’anno nuovo a Canal San Bovo, tra i monti della bella Valle del Vanoi.

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Giovanni Gozzer a 100 anni dalla nascita. Testimonianza di uno studente

Ringrazio gli organizzatori di questo convegno per aver voluto ricordare Giovanni Gozzer, un personaggio così rilevante nella storia della scuola trentina e della scuola nazionale, e per aver voluto avviare un percorso di ricerca che possa pienamente documentarne la complessa figura e la vastissima opera.

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Forse sarai straniero anche tu

I mesi da gennaio a maggio 2015 durante i quali si è svolta questa ricerca del Forum trentino per la pace sono stati terribili per i profughi in rotta verso le nostre coste, fuggiaschi da guerre e persecuzioni: 300 morti in un naufragio vicino alle coste libiche nei primi giorni di febbraio; altri 250 morti in un naufragio all’inizio di aprile; poi il 19 aprile la tragedia più orrenda, forse 900 annegati. Altri 120 morti due giorni dopo.

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Corano e Bibbia insieme sull’altare

Il Corano viene portato sull’altare a fare compagnia alla Bibbia durante la messa. Mentre migranti musulmani fanno compagnia a migranti cristiani e al popolo locale dei credenti che affolla la navata. È accaduto domenica 18 gennaio 2015 nella chiesa arcipretale di Mori alla festa dei migranti e dei profughi voluta dalla diocesi trentina e da tutta la chiesa cattolica.

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Walter Micheli, costruttore di comunità

Il Trentino gli resta debitore di alcune delle migliori leggi in materia ambientale che abbia mai avuto.

Ma ricordare Walter Micheli a dieci anni dalla morte che lo tolse improvvisamente alla sua famiglia e ai suoi amici la domenica del primo giugno 2008, vuol dire ricordare non solo l’assessore provinciale all’ambiente, ma anche un leader socialista e un uomo di grande statura morale e politica.

Un uomo che credeva negli ideali di giustizia sociale e di democrazia partecipata e popolare.

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Aldo Gorfer, una vita a raccontare il Trentino

Aldo Gorfer (Foto Vita Trentina)

Aldo Gorfer: una vita a raccontare il Trentino, una vita a “l’Adige”.

Se n’è andato dieci anni fa, ma i suoi libri – spesso con le bellissime foto dell’amico Flavio Faganello, scomparso lo scorso anno – ce lo conservano più vivo che mai con la freschezza di una scrittura moderna, secca, nervosa.

Con immancabili lampi di passione.

E una vena di nostalgia, sempre controllata.

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