John Hume, il tessitore della pace in Irlanda del Nord (da “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”)

John Hume (18 gennaio 1937 – 3 agosto 2020)

Pubblichiamo il ritratto di John Hume, tratto dal nostro libro “Tracce nella nebbia”, politico cattolico nordirlandese, scomparso il 3 agosto 2020, protagonista con David Trimble, politico protestante scomparso lunedì 25 luglio (vedi il relativo articolo su questo blog), dello storico Accordo di pace del Venerdì Santo del 1998 in Irlanda del Nord.

John Hume
Il tessitore della pace in Irlanda del Nord

di Vincenzo Passerini

dal libro “Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni”, 2021

 

Tanti sono stati i protagonisti dell’accordo di pace del 1998 che ha posto fine a cinque secoli di guerra civile tra cattolici e protestanti in Irlanda del Nord.

Ma uno su tutti: John Hume.

Discepolo di Gandhi e Martin Luther King, praticò la lotta nonviolenta con ostinata coerenza.

Fu un politico finissimo, con una visione ampia e di lungo periodo e la capacità di costruire, con infinita pazienza, i passi quotidiani per raggiungere l’obiettivo.

Nato il 18 gennaio 1937 nel quartiere popolare di Bogside, cuore cattolico di Derry, in Irlanda del Nord, primo di sette figli di Sam, operaio a lungo disoccupato, e Annie Doherty, che faceva lavori a domicilio per una fabbrica di camicie, studiò tre anni in seminario, poi si laureò in francese e storia.

Divenne insegnante e nel 1960 sposò una collega, Pat Hone. Ebbero cinque figli.

Derry era il simbolo delle secolari ingiustizie subite dai cattolici. Per due terzi cattolica, aveva un consiglio comunale per due terzi protestante, grazie al truffaldino sistema elettorale. Ne derivavano pesanti discriminazioni in fatto di alloggi, lavoro, scuola. John ispira la sua azione alla concretezza.

Fonda con altri volontari, nel 1960, la prima banca cooperativa cattolica del Paese, seguita dalla prima cooperativa edilizia. Non ci aiutano? Ci aiutiamo. Hanno successo.

Alla fine degli anni ’60, ispirandosi a Martin Luther King, di fronte alle repressioni e alle ingiustizie guida la lotta nonviolenta per i diritti dei cattolici, a partire da “una testa, un voto”, mentre altri cattolici scelgono la lotta armata dell’Ira (Irish Republican Army) e del suo braccio politico, il partito del Sinn Féin di Gerry Adams e Martin McGuinness.

Hume fonda con Gerry Fitt e altri, nel 1970, il Partito socialdemocratico (Sdlp) di cui sarà leader e che rappresenterà nelle istituzioni nazionali e poi al Parlamento europeo dal 1979 al 2004.

La carneficina del terrorismo, protestante e cattolico, è impressionante: 3.630 morti tra il 1966 e il 1998.

Hume cita M. L. King: “La vecchia legge dell’‘occhio per occhio’ lascia ciascuno cieco”.

Cambino o no i confini politici, dice, il popolo irlandese è diviso da confini mentali e siccome vivremo sempre insieme dobbiamo riconoscere che abbiamo alcune diversità tra di noi, ma che possiamo vivere insieme.

Apre per primo, sulla fiducia, il dialogo con Gerry Adams e favorisce l’incontro tra nemici, anche con la collaborazione di Stati Uniti ed Europa.

Intesa dopo intesa si arriva all’Accordo del Venerdì Santo del 1998 che sigla la pace in Irlanda del Nord.

Senza l’Europa che aveva abbattuto i confini, l’accordo non sarebbe stato possibile. Lo rovinerà la Brexit?

Hume morì il 3 agosto 2020. “Ci sono persone vive oggi”, disse ai funerali padre Paul Farren, “che non sarebbero vive senza la visione e il lavoro di John”.

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Vedi anche:

Addio a David Trimble

Tracce nella nebbia. Cento storie di testimoni

Una parata a Belfast

L’Ira chiude

Sunday Bloody Sunday. La domenica di sangue di padre Edward Daly