Come si vive nel centro per i migranti a Lampedusa? La relazione degli esperti dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI)

L’hotspot per i migranti di Lampedusa in una immagine di fine luglio 2022 (foto ASGI)

«A partire dalla visita effettuata da una delegazione di ASGI il 15 marzo 2022, dall’attività di monitoraggio e dai dati raccolti attraverso gli accessi civici svolti dall’associazione nell’ambito del progetto InLimine, questo report intende restituire una testimonianza di cosa sia il centro hotspot di Lampedusa e di come esso operi e abbia operato nel corso del tempo, e quindi di aggiungere un ulteriore tassello ai fini della messa in discussione di tale sistema.» (dall’Introduzione al report)

 

Report sulla visita al Centro hotspot di Lampedusa

Agosto 2022

A cura del Progetto InLimine

dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione.

 

Immagine tratta dal Report di ASGI.

 

Introduzione

Lampedusa è sempre stata terreno di sperimentazione di pratiche di confinamento dei cittadini stranieri in arrivo in Italia via mare.

Sito in Contrada Imbriacola, il centro di Lampedusa opera come hotspot a partire dalla fine del 2015, e costituisce uno dei luoghi dove si svolgono le procedure di identificazione e determinazione della condizione giuridica immediatamente successive all’arrivo dei cittadini stranieri, luogo di fondamentale importanza nelle politiche di contenimento dei flussi migratori attuate dalle autorità italiane.

ASGI, nel corso degli ultimi anni, ha osservato e analizzato quanto avviene nei centri cosiddetti hotspot: le zone di frontiera, infatti, sono attraversate da significative violazioni dei diritti, le quali, lungi dall’essere episodiche, sono sistematicamente utilizzate nella gestione della frontiera.

A Lampedusa infatti, così come in altre zone di frontiera, la detenzione, l’isolamento e le restrizioni all’accesso all’informazione e al diritto di difesa sono strumenti pratici utilizzati per operare, di fatto, un controllo e una selezione informale degli arrivi.

Le criticità del centro di Lampedusa riguardano anche le condizioni di trattenimento: nei periodi di sovraffollamento, che si ripetono ciclicamente ogni anno al di là della falsa retorica dell’emergenza, il centro ha ospitato fino a quasi 2000 persone costrette a giacere in terra, all’esterno, in assenza di attrezzature per dormire, con un insufficiente approvvigionamento di cibo ed un’insufficiente assistenza sanitaria, in condizioni di promiscuità e in condizioni igienico sanitarie degradanti compromettendo la tutela della salute individuale e collettiva.

A partire dalla visita effettuata da una delegazione di ASGI il 15 marzo 2022, dall’attività di monitoraggio e dai dati raccolti attraverso gli accessi civici svolti dall’associazione nell’ambito del progetto InLimine, questo report intende restiutire una testimonianza di cosa sia il centro hotspot di Lampedusa e di come esso operi e abbia operato nel corso del tempo, e quindi di aggiungere un ulteriore tassello ai fini della messa in discussione di tale sistema.

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