Archivio del giorno: 24 Febbraio 2023

“Un minuto di silenzio per le vittime della guerra”. Il coraggioso, bellissimo discorso in tribunale dello studente russo Armen Aramjan

Ucraina, Mariupol: fosse comuni.

«Signor giudice, mi sono rimaste ormai pochissime occasioni per esprimermi liberamente su quello che accade in Russia oggi. Dunque vorrei approfittare di questa udienza pubblica per dire qualche parola. Un mese fa la Russia ha dato il via alla cosiddetta ‘operazione militare speciale’ in Ucraina. Le ostilità hanno provocato migliaia di morti tra la popolazione civile: secondo i primi dati, nella sola Mariupol’ sarebbero state uccise cinquemila persone. Perciò, prima di dare voce a questa mia ultima dichiarazione, ci terrei a osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della guerra. Credo anzi che ogni evento pubblico in Russia dovrebbe iniziare in modo analogo.» (Armen Aramjan, 24 anni, della rivista studentesca Doxa)

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“Le vittime dimenticate del Tigray”. La guerra più sanguinosa di questo secolo dopo quella del Congo (editoriale di Vincenzo Passerini su “Vita trentina”, 23 febbraio 2023)

«A un anno dall’inizio della barbara invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, le immani sofferenze subite dalla popolazione non conoscono fine. La pace sembra ancora lontana. In Etiopia, nella regione del Tigray (o Tigrè), la pace, per quanto fragile, è stata raggiunta nel novembre scorso dopo due anni di guerra. La guerra più sanguinosa di questo secolo dopo quella del Congo che papa Francesco ha denunciato con veementi parole nel suo recente viaggio nel martoriato paese. Le vittime nel Tigray sarebbero addirittura 800 mila, la maggior parte civili, secondo stime delle Nazioni Unite.» (Vincenzo Passerini)

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Nuova edizione del libro di Paolo Ghezzi “La Rosa Bianca. La resistenza al nazismo in nome della libertà”. Presentato a Trento il 22 febbraio nell’80° anniversario del martirio di Hans e Sophie Scholl

“Dalla occupazione della Polonia sono stati trucidati in quel paese nel modo più bestiale trecentomila ebrei. In questo noi vediamo il più orrendo delitto contro la dignità dell’uomo, un delitto di cui non se ne può trovare uno analogo in tutta la storia umana.”

(Dal quarto volantino della Rosa Bianca)

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“Nella logica del martirio”, di Rainald Becker (ricordando i giovani antinazisti della Rosa Bianca)

Da sinistra: Hans Scholl, Sophie Scholl, Christoph Probst del gruppo antinazista della Rosa Bianca di Monaco di Baviera che comprendeva anche Willi Graf, Alexander Schmorell e il professor Kurt Huber.

«I vari membri della Rosa Bianca erano una sorta di “cristiani rinati”; rappresentavano una comunità di convinzione su base ecumenica. Protestanti rinnovati, cattolici provenienti dal movimento giovanile, ma anche credenti di ritorno e convertiti alla Chiesa e perfino seguaci dell’ortodossia, come per esempio Alexander Schmorell, formavano una mentalità religiosa che rispondeva alle sfide poste dal regime e cresceva sotto di esse.» (Rainald Becker, “L’Osservatore Romano”, 23 febbraio 2023)

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