Col gas finanziamo le armi di Putin. Altri orrendi crimini del suo esercito
“Perché sono vissuta per vedere questo?”. Nello straziante lamento di una donna di Bucha, testimone delle atrocità dell’esercito russo che per un mese ha occupato con metodi nazisti il sobborgo di Kiev prima di ritirarsi, c’è la disperazione di un popolo seviziato e massacrato oltre l’indicibile dagli invasori. Atrocità che sono già viste a Irpin, a Mariupol, nel Sud Est del Paese… È ora di sabotare il gas dei russi. Basta armarlo con i nostri soldi!” (Editoriale di V. Passerini su “Vita trentina”)