Più che emozionati, sono incantati. Per quei bambini il primo giorno di scuola è un sogno che si realizza. Sanno che non tutti possono andarci. Sentono di essere dei privilegiati e ce la mettono tutta. Lo si vede dai loro gesti, dalla voglia di apprendere, dalla disciplina, dal rispetto reciproco e dalla gratitudine nei confronti degli insegnanti, degli adulti e degli anziani. La noia non esiste.

Sergio Matteotti, appassionato e anticonformista animatore del circolo “L’Allergia” di Ravina, racconta  così l’inizio dell’anno scolastico in una delle 32 scuole fondate da padre Lanfranco Tabarelli nel distretto di Bemaha in Madagascar.

 

Il Trentino della solidarietà tradito dagli egoisti al potere

Un pezzo di quel meraviglioso Trentino della solidarietà oggi rinnegato e tradito dagli egoisti al potere in piazza Dante. Ma le cavallette di passaggio non possono distruggere le radici profonde del bene. Continueranno a dare frutti meravigliosi.

Padre Tabarelli morì improvvisamente nel 2010 a 67 anni non ancora compiuti. Era originario di Faver, in Val di Cembra. Aveva fatto dell’istruzione la sua missione. Un “frate francescano da manuale”, lo definisce Matteotti. Perché ha annunciato e praticato il Vangelo con “quella miscela di capacità, semplicità e modestia che solo i Grandi hanno e sanno alimentare”.

Matteotti gli aveva promesso che non l’avrebbe mai dimenticato. E il modo migliore per ricordarlo era darsi da fare perché le scuole da lui fondate continuassero a vivere. E così è stato.

 

 

Meraviglioso, povero, sfruttato Madagascar

Oggi il circolo “L’Allergia” continua, con l’aiuto di tanti trentini, persone, gruppi, enti, a pagare lo stipendio agli insegnanti delle 32 scuole fondate da padre Tabarelli. Continua a sostenere un centro educativo per ragazzi disabili e ad aiutare le suore Figlie di Maria Ausiliatrice che danno accoglienza e istruzione agli orfani della capitale Antananarivo.

Paese povero, il Madagascar, le sue meravigliose foreste saccheggiate dall’avidità dei potenti. Guardando una cartina del Paese, si vede l’ampia striscia verde della foresta che percorre tutto il lato occidentale e meridionale della grande isola.

Lì da anni si compie uno degli scempi ambientali più disastrosi al mondo.

 

 

Salvare l’uomo e salvare il creato

Papa Francesco è appena tornato da un viaggio in quel Paese, che lo ha portato anche in Mozambico (altra terra cara alla solidarietà dei trentini) e alle isole Mauritius. E ha continuato a ricordare che la giustizia sociale e la salvaguardia dell’ambiente vanno insieme. La rapacità irresponsabile di pochi si abbatte sui poveri e sull’ambiente.

Salvare l’uomo e salvare il creato, riconoscere la dignità di ogni persona e difendere il pianeta dalla distruzione sono aspetti della stessa questione. Drammatica e urgente, da affrontare globalmente e localmente. Cambiando il modo di guardare gli altri esseri umani e la natura. Cambiando comportamenti personali e politici.

Nelle scuole fondate da padre Tabarelli i ragazzi imparano anche a conoscere e a rispettare gli incredibili tesori del loro ambiente. Crescono in consapevolezza e responsabilità. Le scuole cattoliche in Madagscar sono le vere scuole pubbliche, perché i poveri vi hanno accesso gratuito. Nelle scuole pubbliche si paga.

 

 

L'”Allergia” paga lo stipendio agli insegnanti

L’impegno di pagare lo stipendio (modesto) agli insegnanti, che “L’Allergia” di Matteotti persegue con ammirevole costanza, riduce al minimo i costi di gestione della scuola, così i bambini poveri possono accedervi, in un Paese dove solo 6 bambini su 10 hanno il privilegio di andare a scuola. Ma le scuole fondate da padre Tabarelli sono anche qualitativamente migliori, come confermano i risultati accertati da commissioni esterne.

Giusto tre settimane fa, giovedì 22 agosto, “L’Allergia” ha promosso a Lavarone, dove tiene i suoi campi estivi, un bell’incontro pubblico presso la biblioteca su “Madacascar: immagini e storie”. Dove si è parlato  di ambiente e giustizia sociale e dove Sergio Matteotti e la presidente Flavia Comai hanno raccontato l’impegno dell’”Allergia” in quella povera e bellissima terra.

Un pezzo del Trentino della solidarietà e dell’apertura al  mondo che è parte fondamentale dell’identità di questa terra.

 

Pubblicato sul quotidiano “Trentino” il 12 settembre 2019