Petrolio e gas libici sono insanguinati, presidente Draghi. La Guardia costiera libica non è la Croce Rossa!

Sconcertante: il capo del governo Draghi ringrazia la Libia per i salvataggi in mare dei migranti.

Il Segretario delle Nazioni Unite, Guterres,  afferma invece che in Libia “migranti e rifugiati rimangono sistematicamente soggetti a detenzioni arbitrarie e torture in luoghi di detenzione ufficiali e non ufficiali.”

 

Dichiarazioni sconcertanti

Dopo anni di denunce da parte delle Nazioni Unite e di numerose organizzazioni per la difesa dei diritti umani, il capo del governo Draghi, in visita ieri in Libia ha espresso soddisfazione per quello che la Libia fa nei salvataggi dei migranti.

Il Segretario dell’Onu, Antonio Guterres,  nel suo rapporto del 15 gennaio 2020 sulla situazione in Libia ha invece scritto:

“Migranti e rifugiati rimangono sistematicamente soggetti a detenzioni arbitrarie e torture in luoghi di detenzione ufficiali e non ufficiali.

Violenza sessuale, sequestro per riscatto, estorsione, lavoro forzato e uccisioni illegali sono pure diffusi. Gli esecutori delle violazioni comprendono funzionari governativi, membri di gruppi armati, contrabbandieri, trafficanti e membri di bande criminali.”

E poi lo stesso Segretario dell’Onu accusa la Guardia costiera libica di portare i migranti in questi centri di detenzione ufficiali e non ufficiali:

Vi sono serie preoccupazioni riguardo al trasferimento di migranti intercettati in mare dalla Guardia costiera  libica in centri di detenzione ufficiali e non ufficiali.

La Guardia costiera libica non salva i migranti, presidente Draghi, li porta nei lager, dove sono ricattati, torturati, uccisi. Parola del segretario dell’Onu!

 

Dove vive il presidente Draghi?

Dove prende le informazioni?

Contano qualcosa per il nostro governo le vite di questi esseri umani innocenti imprigionati, torturati, uccisi?

Petrolio e gas libici sono insanguinati.

 

Da anni i rapporti delle Nazioni Unite denunciano la medesima disumana, vergognosa situazione dei migranti detenuti e riportati in Libia. Ne segnaliamo alcuni dei più importanti.

È del 20 dicembre 2018, Desperate and dangerous, rapporto sulla situazione dei diritti umani dei rifugiati e dei migranti in Libia[1].

Il 12 febbraio 2018 c’era stato un rapporto del Consiglio di Sicurezza sulla Missione Onu in Libia[2].

Il 18 dicembre 2017 un rapporto sulla tortura[3].

Il 13 dicembre 2016 il rapporto Detained and Dehumanised sulle violazioni dei diritti umani contro i migranti in Libia[4].

 

Link di questi rapporti delle Nazioni Unite:

[1] Desperate and Dangerous: Report on the Human Rights Situation of Migrants and Refugees in Libya, United Nations Support Mission in Lybia, Office of the High Commissioner for Human Rights, 20 December 2018https://reliefweb.int/report/libya/desperate-and-dangerous-report-human-rights-situation-migrants-and-refugees-libya;

[2] Report of the Secretary-General on the United Nations Support Mission in Libya, United Nations, Security Council, 12 February 2018;

[3] Report on the Special Rapporteur on Torture and other Cruel, Inhuman, Degrading Treatment or Punishment, United Nations, Human Rigths Council, 26 Februray 2018;-REPORT

[4] Detained and Dehumanised: Report on Human Rights Abuses Against Migrants in Libya, United Nations Support Mission in Lybia, Office of the High Commissioner for Human Rights, 13 December 2016.

 

In questo blog:

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