“Il libro che proponiamo a chi nel nostro paese ritiene che la questione religiosa non sia di scarso rilievo né nella vita individuale di ciascuno, né in quella collettiva di una società o di un popolo, intende offrire un’apologia della fede cristiana… stupisce dover constatare quanto poco e male il Dio che parla e agisce nella Bibbia sia conosciuto dai suoi critici (forse anche dai suoi fedeli…)”. (Paolo Ricca, dall’Introduzione)
Paolo Ricca, Dio. Apologia, Claudiana, Torino 2022, p. 411, euro 24,50.
Paolo Ricca (1936) è un teologo e pastore protestante (della Chiesa valdese) apprezzato anche da molti cattolici. Ha insegnato Storia del cristianesimo presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma ed è autore di molti libri. Per la casa editrice Claudiana dirige la collana “Opere scelte – M. Lutero” di cui ha curato vari volumi.
Con questo suo nuovo, importante libro affronta una sfida (una grande e bella sfida) oggi poco di moda: una difesa del Dio biblico. Non del Dio che hanno in mente molti, credenti e non, ma del Dio che emerge dalle pagine della Bibbia.
Questo Dio biblico è poco conosciuto, dice Ricca, sia dai suoi critici sia da molti suoi fedeli: “non abbiamo, infatti, sul tema “Dio”, altra sapienza da offrire che quella che proviene dalla storia di Israele, di Gesù e degli apostoli.”
Il libro si divide in quattro parti.
Nella prima “si propone anzitutto di affrontare e brevemente discutere le maggiori obiezioni che nella modernità specialmente europea sono state e continuano a essere mosse alla fede in Dio e alla sua stessa esistenza” (p. 14).
Nella seconda parte l’autore affronta il cuore della questione: “Dio nella Bibbia”, limitando il discorso ai “tratti salienti e distintivi”.
La terza parte “sarà una sorta di confessione personale della fede, in cui l’autore dirà ciò che, del Credo cristiano, più gli sta a cuore, più determina e anima la sua fede”.
Nella quarta parte, “dato che viviamo in ua società sempre più interreligiosa, si tenterà di esporre molto sommariamente l’idea di Dio delle principali e più diffuse religioni del mondo: l’induismo, il buddhismo, l’ebraismo e l’islam”.
“C’è dunque, nella Bibbia, ed è frequente, l’esortazione a cercare Dio. Ma la storia di Dio con l’uomo, e quindi dell’uomo con Dio, non comincia con la ricerca di Dio da parte dell’uomo, bensì con la ricerca dell’uomo da parte di Dio. Nella Bibbia, all’inizio, non è l’uomo che cerca Dio, è Dio che cerca l’uomo. La prima domanda che Dio rivolge all’uomo è: ‘Dove sei?’ (Genesi 3,9), perché l’uomo si era nascosto, come per fuggire dalla sua presenza.” (Paolo Ricca, Dio. Apologia, p. 156).