Anna Politkovskaja e Garri Kasparov dissero: Noi denunciamo i crimini di Putin, ma i leader occidentali – Berlusconi, Blair, Schröder, Chirac e Bush junior – lo osannano

Anna Politkovskaja (1958 – 2006)

Mentre l’esercito di Putin bombarda le città ucraine e distrugge case, università, ospedali, ammazza civili, costringe alla fuga centinaia di migliaia di profughi, in Occidente scoprono ipocritamente la natura dittatoriale e criminale del personaggio e dimenticano che a legittimarlo e a renderlo sempre più forte sono state non solo le responsabilità della Russia, ma anche quelle dei leader occidentali liberali, democratici, socialdemocratici. Come dissero Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006, e Garri Kasparov, ex campione di scacchi e oppositore di Putin. E lo scrittore tedesco Peter Schneider racconta di Putin arrivato con tre aerei al compleanno del cancelliere tedesco Schröder.

 

 

Anna Politkovskaja: “Per Putin un coro di osanna dal suo paladino Berlusconi, e da Blair, Schröder, Chirac, Bush”

 

La grande e coraggiosa giornalista russa Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006, scriveva nel suo ultimo libro, La Russia di Putin, uscito nel 2004 (pubblicato in Italia da Adelphi nel 2006):

«Il revanscismo [nazionalismo che cerca la rivincita] sovietico seguito all’ascesa e al consolidamento del potere di Putin è lampante. A renderlo possibile però – e va detto – non sono state solo la nostra negligenza, l’apatia e la stanchezza seguite a tante – troppe – rivoluzioni. Il processo è stato accompagnato da un coro di Osanna in Occidente. In primo luogo da Silvio Berlusconi, che di Putin si è invaghito e che è il suo paladino in Europa. Ma anche da Blair, Schröder e Chirac, senza dimenticare Bush junior oltreoceano.»

 

Garri Kasparov, ex campione del mondo di scacchi, ora tra i maggiori leader dell’opposizione a Putin, intervistato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, Rai Tre, 24 febbraio 2008, disse (cfr. Andrea Ricassi, Anna è viva. Storia di Anna Politkovskaja. una giornalista non rieducabile, Sonda, Casale Monferrato (Al) 2009, p. 55):

«I leader occidentali Bush, Berlusconi, Schröder, Chirac, hanno dato a Putin questa sorta di identità democratica, un’identità che viene usata contro di noi. Noi sosteniamo che in Russia vige un regime poliziesco, che in Russia vengono arrestati i rappresentanti dell’opposizione, mentre il Cremlino cosa ci fa vedere? Ci fa vedere Putin con i leader occidentali, tutti suoi amici che lo accolgono: quindi vuol dire che Putin è un democratico.»

 

IL GRANDE SCRITTORE TEDESCO PETER SCHNEIDER: HO ROTTO CON IL CANCELLIERE SCHRÖDER QUANDO AL SUO 60° COMPLEANNO ARRIVO’ PUTIN CON TRE AEREI

 

Mentre Anna Politovskaja e altri coraggiosi giornalisti e oppositori politici denunciavano i crimini di guerra del regime di Putin, le sparizioni di persone, le inaudite violazioni dei diritti umani, le persecuzioni e minacce a danno dell’opposizione politica e dell’informazione libera, il cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder invitava Putin al suo 60° compleanno, il 7 aprile 2004.

Anna Politkovaskaja sarà assassinata due anni dopo. Schröder due anni dopo sarà ai vertici di Gazprom, la potentissima azienda russa di gas naturale. 

Ecco cosa ha detto il grande scrittore tedesco Peter Schneider, ex socialdemocratico, intervistato da Letizia Tortello del quotidiano  “La Stampa” (2 marzo 2022):

«Schröder ha fatto cose importanti per la Germania – per esempio si è astenuto dalla guerra in Iraq – ma poi ha venduto l’anima a Putin con il Nord Stream 1 e 2. Una questione personale è diventata una rovina politica per il Paese. Io lo conoscevo bene. Ho deciso di interrompere l’amicizia quando mi ha invitato al suo 60° compleanno ad Hannover e ho capito che arrivava anche Putin con tre aerei e il balletto del Bolshoi. L’ammirazione di Schrõder per Putin riguarda il suo potere totalitario. Le convinzioni democratiche dell’ex cancelliere non sono molto profonde, evidentemente.»

Noi abbiamo Berlusconi, ex capo del governo e campione dei valori liberali dell’Occidente, che va ai compleanni di Putin, i tedeschi hanno Schrõder, pure ex capo del governo, e campione dei valori socialdemocratici dell’Occidente, che invitava Putin al suo compleanno.

Come chiamarla se non tragica bancarotta morale e politica dell’Occidente di fronte al despota?

E adesso tutti a riempirsi la bocca dei “valori” democratici dell’Occidente minacciati. Gli sporchi affari contavano di più.