Scongiurare un’altra guerra in Ucraina. Un incontro con Paolo Bergamaschi il 9 febbraio

Paolo Bergamaschi (a sinistra) e David Sassoli, presidente del Parlamento europeo recentemente scomparso.

Mercoledì 9 febbraio 2022 alle 20.30 presso la sala Caritro di piazza Rosmini a Rovereto si svolgerà un incontro sul tema “La crisi in Ucraina tra venti di guerra e diplomazie”. Relatore sarà Paolo Bergamaschi. Introdurranno Beatrice Taddei Saltini e Vincenzo Passerini. Organizzano varie associazioni e gruppi. Un importante momento di informazione e confronto su questa drammatica e pericolosissima crisi con un grande esperto d’Europa e attivista del movimento eco-pacifista.

 

 

 

Paolo Bergamaschi  è nato e risiede a Viadana (MN) e ha lavorato a lungo a Bruxelles e Strasburgo alla Commissione Esteri del Parlamento Europeo. Da tempo impegnato nel movimento eco-pacifista, collabora con riviste d’area e quotidiani occupandosi, in particolare, di risoluzione e prevenzione dei conflitti. È uno dei principali promotori del progetto di un Corpo Civile di pace Europeo. Di formazione è medico veterinario, professione esercitata fino a pochi mesi or sono. È anche musicista e cantautore con tre CD all’attivo: Profondo Nord, Uomini Senza Terra e In Europa.

È un esperto di Paesi dell’Europa dell’Est, tema sul quale ha scritto diversi libri. L’ultimo è Terre di nessuno. Viaggio nell’Europa in bilico tra secessione e indipendenza (prefazione di Massimo Cirri e Sara Zambotti, Infinito Edizioni, 2020).  Ecco la scheda editoriale del libro:

«C’è una parte d’Europa sconosciuta ai più, quella degli Stati fantasma: territori che hanno dichiarato l’indipendenza senza essere riconosciuti come tali a livello internazionale. Sono entità che vivono in un limbo diplomatico, nate quasi tutte negli anni Novanta. Abchazia, Ossezia del Sud, Transnistria, Gagauzia e Nagorno-Karabakh sono luoghi ai più sconosciuti dove scoppiano conflitti locali spesso ignorati in Occidente, che hanno lasciato sul campo una scia di vittime, di relazioni spezzate e di separazioni violente. A esserne colpite sono Moldavia, Georgia e Azerbaigian, tutte ex repubbliche dell’Unione Sovietica. A cui va aggiunta, più di recente, la guerra in Ucraina per il Donbass. Ad appiccare il fuoco, con l’eccezione del Nagorno-Karabakh, è sempre la stessa mano, quella russa. E nelle terre di nessuno non esiste lo stato di diritto o, quando c’è, è estremamente precario.»

L’incontro con Paolo Bergamaschi sarà un importante momento di dialogo e confronto sulle cause più profonde e controverse della questione.