Quali libri per i più giovani? Risponde Dostoevskij

“Dirò in linea di massima: prendete e dategli soltanto ciò che produce impressioni bellissime e genera pensieri importanti.”

 

Un anno con D&D

(Un anno con Dante e Dostoevskij)

 

In un lettera a un certo Nikolaj Aleksandrovic del 19 dicembre 1880, Fedor M. Dostoevskij, poco più di un mese prima che morisse (28 gennaio 1881, per il calendario giuliano, 9 febbraio 1881 per il nostro calendario), risponde a un lettore che gli chiede quali libri dovrebbe proporre a suo figlio. Il grande scrittore scrive:

Non avete indicato l’età di vostro figlio. Dirò in linea di massima: prendete e dategli soltanto ciò che produce impressioni bellissime e genera pensieri importanti. Se ha già compiuto sedici anni, si legga pure Zukovskij, Puskin, Lermontov.

Se ama la poesie, si legga Schiller, Goethe, Shakespeare;

Turgenev, Ostrovskij, Lev Tolstoj sono da leggere assolutamente, soprattutto Lev Tolstoj (bisogna dargli tutto Gogol, senza dubbio). In breve: tutti i classici russi.

Sarebbe un gran bene se gli piacesse la storia…

Infine, può leggere le traduzioni di Walter Scott e Dickens…si possono dare già a ragazzini di 13 anni.

Prima di tutto, ovviamente, il Vangelo e il Nuovo Testamento.

Il Vangelo e gli Atti degli Apostoli: sine qua non [non è possibile che manchino, è una condizione imprescindibile. Nota VP].

 

Da Fedor Dostoevskij, Lettere, a cura di Alice Farina, traduzione di Giulia De Florio, Alice Farina e Elena Freda Piredda, Il Saggiatore, Milano 2020, pp. 1353-1354).