“Rinunciare ai vitalizi si può”. L’ex consigliere Passerini ospite a ‘L’Arena di Giletti'(dal quotidiano “Trentino”, 7 maggio 2017)”

«Ospite della trasmissione di Rai 1 (domenica 7 maggio 2017) l’ex politico è stato apprezzato da tutti per le sue parole: “Non sono ricco, ho una pensione di 1.300 euro al mese ma credo sia un privilegio averne due. Non sono servo dei soldi e ho destinato tutto in beneficenza”. Chi vuole rinunciare a questo può farlo senza nascondersi dietro alla legge” »

Dal quotidiano “Trentino”, 8 maggio 2017

TRENTO. La domenica, su Rai 1, va in onda “L’Arena” di Massimo Giletti. E succede che anche qualche trentino venga invitato e ‘sparato’ sui maxischermi in collegamento. In passato si è visto Ugo Rossi, ma anche Eva Klotz. Il tema sempre quello dei vitalizi: Rossi annunciava la battaglia per il loro recupero, mentre la pasionaria sudtirolese difendeva i tanti soldi che le entrano in saccoccia con una forza che è rimasta impressa a molti.

Ieri, sugli stessi schermi, sempre in tema di vitalizi, è stato ospite Vincenzo Passerini, l’ex consigliere provinciale eletto per due legislature, la prima volta nel 1993 con il Movimento la Rete e nel 1998 – fino al 2003 – con i Ds. Ora Passerini è presidente nazionale del Coordinamento delle Comunità di Accoglienza.

Con la politica oggi ha chiuso, rinunciando anche al vitalizio. Ma a tutto, anche ai contributi versati che non ha voluto per sé ma ha donato in beneficenza.

Massimo Giletti, dopo una puntata che ha fatto le pulci ai politici che intascano più di una pensione, a quelli che il vitalizio se lo tengono ben stretto, ha intervistato Vincenzo Passrini, chiedendogli se sia così difficile rinunciare ai soldi. “Forse lei è già ricco di suo e di questi soldi non ha proprio bisogno?”.

Passerini sorride: “No, non sono ricco, prendo 1.300 euro al mese, la pensione di bibliotecario. Sono una persona normale – afferma, suscitando gli applausi – quello che invece non è normale è proprio il vitalizio”. Passerini continua: “Oggi sembra che si possa rinunciare a tutto ma non ai soldi, e siccome io non volgio essere servo dei soldi – spiega – decido di rinunciare a questi privilegi. Ma per questo – commenta – non sono né una persona migliore di altre, né un martire e men che meno un eroe”.

“Semplicemente – dice con tranquillità – non ritengo giusto prendere due pensioni quando ci sono persone che non ne hanno nemmeno una, non hanno il lavoro e nemmeno un reddito. Io non solo rinuncio al vitalizio di circa 2 mila euro al mese, ma anche ai circa 200 mila euro di contributi versati”.

“La rinuncia al vitalizio – afferma – dev’essere anche la rinuncia al tesoretto, ai contributi versati, altrimenti è una finta rinuncia. Si deve rinunciare a tutto”. E annuncia agli ascoltatori e agli ospiti del conduttore che ha già dato mandato al presidente dell’Assemblea Regionale di devolvere l’importo a 5 organizzazioni, “che si occupano di poveri, di anziani, di disoccupati e di richiedenti asilo”.

Giletti chiede all’ex consigliere se si riuscirà mai a fare una legge equilibrata in tema di vitalizi, e Passerini risponde che indipendentemente dalla legge ciascuno può rinunciare. “Parlamentari e consiglieri regionali si sono fatti una legge. Bene – osserva – se non riescono a cambiarla ognuno può rinunciare. Perché se tu sei convinto che non sia giusto, che questo sia un privilegio, puoi rinunciare come e quando vuoi”.

“Grazie per le sue parole – afferma Giletti sovrastando gli applausi – le sue parole possono riconciliare i cittadini con la politica. Complimenti ancora, e rimanga in politica, mi raccomando”.

Passerini però in politica non c’è più: “No, no – sorride – la politica l’ho già lasciata”. E Giletti: “Mi dispiace, abbiamo perso una persona seria”.