Peter Gatrell, “L’inquietudine dell’Europa. Come la migrazione ha rimodellato un continente”. Il più importante libro sulle migrazioni in Europa dopo la Seconda guerra mondiale

“Il mio libro parla delle domande che la migrazione ha posto all’Europa e delle richieste che i migranti hanno rivolto all’Europa stessa.

Le risposte offerte formano una parte integrante della storia europea.

Una lettura dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale che non mettesse tra i suoi elementi centrali la migrazione e i migranti, sarebbe necessariamente incompleta.

In effetti tutti i principali sviluppi nell’Europa del dopoguerra sono legati alla migrazione.”

Peter Gatrell

 

 

Un libro da regalare ad elettori e candidati in vista delle imminenti elezioni del Parlamento Europeo. Per ricordare cosa è l’Europa

Peter Gatrell

L’inquietudine dell’Europa

Come la migrazione ha rimodellato un continente

 Einaudi, 2020, p. 607, euro 36

Emigranti italiani: verso il Nord Europa.

“Si sente spesso dire, da chi è avverso alla migrazione, che ‘L’Europa è piena’, quasi che un continente o una nazione fossero una fragile barchetta che rischia di capovolgersi sotto il peso dei migranti. La metafora è potente, ma può essere rovesciata: i migranti hanno portato all’Europa contributi di ogni genere. Anzi, hanno collaborato a costruire la barca.”

(Peter Gatrell)

Il libro di Gatrell è un formidabile contributo alla conoscenza dell’Europa contemporanea che la migrazione ha contribuito in maniera decisiva a modellare. La migrazione è un fenomeno costitutivo dell’Europa contemporanea, non uno marginale. “Tutti i principali sviluppi nell’Europa del dopoguerra sono legati alla migrazione”, scrive Gatrell, riassumendo il contenuto del libro.

Un libro avvincente, documentato, ricco di testimonianze, di fatti, di dati, di analisi storiche che illuminano come nessun altro il volto dell’Europa frutto di tante migrazioni.

L’autore, Peter Gatrell, storico dell’Università di Manchester, è uno dei massimi esperti di migrazioni e di esodi forzati, temi ai quali ha dedicato molti libri.

L’ignoranza o la sottovalutazione di questa centralità della migrazione nella formazione dell’Europa sta alla base di tante politiche miopi, difensive, xenofobe che si continuano ad adottare, sia da parte di singoli Stati sia da parte dell’Europa stessa.

Profughi tedeschi dopo la Seconda guerra mondiale: a milioni furono erspulsi dai territori dell’Europa orientale.

“In fuga da guerre o povertà, in cerca di una vita migliore, i migranti sono sempre stati al centro degli eventi dell’Europa contemporanea. (…)

L’autore considera sia i movimenti di milioni di persone (come le epiche ondate della migrazione tedesca, dei turchi e degli italiani), sia quelli di gruppi molto più esigui, come i careliani, gli armeni, i molucchesi o gli ‘asiatici ugandesi’.

Un saggio che fa rivivere i numerosi e incredibili viaggi intrapresi da tantissime persone alla ricerca di lavoro, sicurezza e dignità, in ogni tempo.” (dal risvolto di copertina del libro)